Oltre 1 miliardo di euro di deficit della bilancia commerciale cerealicola italiana nel primo quadrimestre 2025 rispetto allo stesso periodo 2024, grazie al trend consolidato di un aumento dell'import in quantità e valori e a un contestuale export che, seppure aumenta in volumi, cala in valore.
Approfondendo nei dettagli del report di Anacer, l'import nel periodo gennaio-aprile 2025 è cresciuto di 307mila tonnellate (+3,6%) e in valore di 111,2 milioni di euro (+3,7%) rispetto allo stesso periodo. Crescono gli arrivi dall'estero dei cereali in granella (+410mila tonnellate, +7%), in particolare su mais (+145mila tonnellate) e grano duro (+225mila tonnellate). In aumento anche grano tenero (+44mila tonnellate) e riso (+11mila tonnellate). In rialzo anche gli arrivi di farine proteiche vegetali (+39mila tonnellate) mentre crolla l'import di semi e frutti oleosi (-119mila tonnellate).
Sul fronte dell'export, risultano in aumento le quantità vendute (+37.700 tonnellate, +2,2%) anche se in calo sul fronte dei valori (-35,5 milioni di euro, -1,7%). Il maggiore traino è dato dai prodotti trasformati (+20.500 tonnellate) anche se il controvalore è in diminuzione dello 0,9%, e dalle farine di grano tenero (+10.700 tonnellate), oltre che da semola di grano duro (+5.800 tonnellate) e pasta (+8.800 tonnellate). Calo considerevole del riso (-7%, -19mila tonnellate).
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti
Autore: Lorenzo Pelliconi































