Eima International 2022 sta per iniziare e tra pochissimo scopriremo le tante sorprese riservate agli appassionati di innovazione in agricoltura. Oltre alle macchine agricole e alle soluzioni per l'irrigazione, fanno capolino al salone Eima Digital nel padiglione 37 innovativi sistemi digitali e robot.

 

La transizione digitale e le potenzialità delle nuove tecnologie sono le tematiche con cui chiudiamo il percorso nel backstage di Eima con FederUnacoma e a parlarcene è Carlo Linetti, vice presidente di Cobo Group e presidente di Agridigital, nuovo soggetto associativo della Federazione.

 

Carlo Linetti parla della nuova associazione Agridigital e del salone Eima Digital

Carlo Linetti parla della nuova associazione Agridigital e del salone Eima Digital
(Fonte foto: FederUnacoma)

 

Eima International a tutto digitale

Agridigital rappresenta un ambito nuovo all'interno di FederUnacoma. Quali le istanze che va a coprire e quali gli obiettivi principali nel breve medio periodo?

"La nuova realtà si propone di contribuire alla divulgazione e all'implementazione delle tecnologie e dei sistemi digitali in agricoltura. Il primo obiettivo è quello di stabilire un linguaggio comune e comprensibile a tutti che permetta di comunicare le informazioni in modo condiviso, poiché spesso oggi si associano alla medesima definizione dei concetti diversi.

Nel medio lungo periodo occorre creare un'unità di intenti in modo da identificare i vari interventi, anche governativi, utili alla divulgazione del digitale, fondamentale per i produttori di mezzi e componenti che devono prepararsi al mercato del futuro. Bisogna anche fare i conti con un ostacolo di tipo culturale: modificare concetti e abitudini adottati da tempo dagli agricoltori richiede una comunicazione attenta e non fuorviante".

 

Qual è l'identikit degli associati di AgriDigital e quale la consistenza in termini numerici attuali?

"Attualmente l'Associazione conta 24 aziende aderenti, molte delle quali fanno parte anche di Comacomp. Si tratta di imprese che producono componenti o sviluppano sistemi digitali per l'agricoltura di precisione o il controllo delle flotte di macchine".

 

Molte nuove tecnologie vengono sviluppate da start up. In che modo Agridigital intende sostenere queste realtà emergenti?

"Abbiamo un'attenzione particolare verso le start up e probabilmente potremo avviare collaborazioni importanti. Tuttavia è un aspetto che affronteremo strada facendo in caso di opportunità concrete".

 

Come si inserisce Agridigital nel tessuto di Eima International 2022? Sarà fonte di nuove idee e proposte?

"Eima include il salone dedicato ai sistemi digitali Eima Digital, che funge da vetrina ad alcune tra le più innovative tecnologie per l'agricoltura. Lo spazio è nato per permettere agli utenti finali - in altre parole gli agricoltori - di capire e toccare con mano i benefici derivanti dalla diffusione del digitale, ma anche per favorire un salto culturale molto importante per l'evoluzione del settore".

 

Quali novità dobbiamo aspettarci dal salone Eima Digital 2022 e dallo spazio Eima Robot? Perché saranno imperdibili per i visitatori?

"I visitatori possono verificare come la diffusione delle tecnologie digitali porti un grande valore aggiunto in termini di qualità e tempo di lavoro come pure di costi delle operazioni. A tal proposito, il limite principale all'affermazione dei robot è il costo molto elevato che tuttavia è destinato a scendere con la loro progressiva diffusione sul mercato.

Trasmettere efficacemente le potenzialità dei robot o dei sistemi digitali e il concetto che rappresentano un'opportunità e non una minaccia, è l'obiettivo che puntiamo a raggiungere anche con Eima".

 

Le soluzioni di agricoltura 4.0 sono aumentate negli ultimi anni anche grazie alla spinta degli incentivi. È solo questo o stiamo assistendo a un vero cambiamento del settore e degli agricoltori? Il Pnrr contribuirà a una maggiore diffusione delle tecnologie?

"Il credito d'imposta 4.0 è stato un grande stimolo perché ha permesso lo sviluppo di molti progetti innovativi e il superamento dell'indecisione sull'avvio o meno di investimenti in nuove tecnologie. Sarebbe opportuno che anche il Pnrr avesse una parte riferita alle soluzioni 4.0 per l'agricoltura.
In ogni caso, gli agricoltori dovranno comunque investire nella digitalizzazione per mantenere la competitività della loro attività. Per convincerli e supportarli, c'è bisogno di una forte spinta divulgativa riguardante i benefici delle nuove tecnologie".

 

Dovendo descrivere le tecnologie digitali in agricoltura tra 10 anni, cosa immagina? Quali saranno i principali ostacoli da affrontare?

"Con l'evoluzione rapida della tecnologia e i cambi di scenario che riserva la geopolitica internazionale è difficile fare previsioni. Tuttavia alcuni macro fenomeni, quali l'aumento della popolazione mondiale, l'attenzione alla sostenibilità e la diffusione della trazione elettrica, hanno e avranno effetti diretti sullo sviluppo del digitale. Senza dubbio, l'aumento dell'efficienza dei veicoli e dei processi è imprescindibile dalla diffusione delle nuove tecnologie.

A frenare la digitalizzazione potrebbero essere ostacoli politici, economici e culturali, perché i costi di molte soluzioni sono ancora troppo alti e molti tendono a vedere in una macchina che sostituisce l'uomo un nemico. Il punto è proprio questo: attraverso le nuove tecnologie le macchine potranno essere di grande aiuto aumentando l'efficienza ma non potranno e non dovranno mai sostituire l'uomo".

 

Se dovesse davvero essere adottato in Europa il documento Oms “European framework for action on alcohol 2022-2025” andrebbe ad assestare un colpo non da poco alla produzione vitivinicola nazionale. La robotica - molto viva in questo settore - potrebbe risentirne con riflessi anche in termini generali?

"Le coltivazioni vitivinicole, tra le colture più remunerative, permettono notevoli investimenti in innovazione. Tuttavia, come già accennato, i robot presentano ancora un costo elevato, destinato a scendere solo con l'aumento della loro diffusione. Quindi penalizzare il settore vitivinicolo avrebbe sicuramente un'influenza negativa sugli investimenti in robotica.

In ogni caso, l'Unione europea non ha ancora preso la decisione definitiva e altri paesi hanno sollevato questioni sul documento dell'Oms. Vedremo quale sarà l'evoluzione ma, se il documento fosse implementato, le ripercussioni in termini economici potrebbero essere consistenti".

 

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