Marche
Contro gli Ogm arrivano 30 milioni di chili di mangime marchigiano

Trenta milioni di chili di mangime no Ogm prodotto direttamente dagli allevatori per aumentare la qualità della carne, contrastare lo strapotere delle multinazionali e combattere il boom dei costi (+11 per cento).

Nasce a Monterado (An) il primo esperimento di filiera 'dal campo alla stalla alla tavola', presentato dalla cooperativa Fima (Filiera mangimistica adriatica, cui partecipa anche Bovinmarche) in collaborazione con Coldiretti Marche, nel corso di un workshop nella sede dello stabilimento Girasole.

"Un progetto che non solo può restituire valore al lavoro degli allevatori e degli agricoltori, ma anche allo stesso cibo " ha spiegato Mauro Tonello, coordinatore nazionale di Coop Coldiretti.

Secondo i dati riportati nel corso dell'incontro, nelle Marche si producono circa un milione di chili di mangime direttamente negli allevamenti, a fronte di 310 milioni di chili di provenienza industriale. L'obiettivo di Fima, secondo quanto illustrato dal presidente Adriano Berrè, è aumentare di almeno trenta volte la produzione locale. In questo modo si garantirà mangime, rigorosamente senza organismi geneticamente modificati, coinvolgendo direttamente i consorzi agrari sul territorio e gli agricoltori, marchigiani e non solo, che fanno cereali, rilanciando così l'economia locale. Oltre a ciò, la filiera corta garantirà la tutela dell'ambiente, con gli spostamenti del prodotto ridotti al minimo, e un abbattimento dei costi per gli allevatori, che nel corso dell'ultimo anno sono aumentati dell'11%, secondo un'analisi di Coldiretti su dati Ismea.

Fonte: Coldiretti Marche

 

Lombardia
Otto milioni per i pagamenti agroambientali

Nuovo stanziamento a favore dell'agricoltura lombarda nell'ambito del Piano di sviluppo rurale per la misura (214), che va sotto il nome di 'Pagamenti agroambientali'. Il finanziamento è pari a 8.975.383,36 euro.

Con il bando 2011 di questa misura (5° bando di presentazione delle domande), oltre alla possibilità di accesso a tutte le azioni già previste, sono state introdotte tre nuove azioni:

• l'azione B - mais e riso, che promuove l'adozione di tecniche di agricoltura integrata per le colture del mais e del riso;

• l'azione L, che promuove la conservazione della biodiversità delle praterie ad alto valore naturalistico (prati e pascoli di montagna);

• l'azione M, che incentiva l'introduzione di tecniche di agricoltura conservativa (semina su sodo o "agricoltura blu" e minima lavorazione).

La risposta al bando è stata molto buona, sia per le nuove azioni, sia per quelle che già erano previste nei bandi precedenti. Sono poi arrivate 435 nuove domande complessive sulle azioni I (conservazione della biodiversità delle risaie) e M (agricoltura conservativa), che fanno riferimento alle specifiche risorse Health check del Psr e che saranno tutte finanziate. Per le altre azioni, che vengono finanziate con risorse ordinarie, è stato necessario procedere a una selezione in base a graduatorie provinciali, dal momento che le richieste superano la disponibilità finanziaria.

Fonte: Regione Lombardia

 

Puglia
Taranto, allarme criminalità nelle campagne

La Cia di Taranto ha chiesto al prefetto Carmela Pagano la convocazione urgente del tavolo per l'ordine e la sicurezza in agricoltura. Le motivazioni dietro questa richiesta, ha fatto sapere l'organizzazione, sono da ricercarsi nel "verificarsi di fenomeni delinquenziali nei confronti delle aziende agricole, in particolare nella zona occidentale della nostra provincia".

La Cia porta ad esempio tagli di tendoni e furti di mezzi di proprietà delle aziende agricole nell'agro di Castellaneta; inoltre nei mesi scorsi vi sono stati furti di cavi elettrici a servizio delle pompe di irrigazione.

La Cia di Taranto si dichiara "fortemente preoccupata" per la recrudescenza di tali fenomeni, che si innestano in uno scenario di crisi diffusa del comparto, determinando quindi un comprensibile crescendo di sfiducia e sconforto nelle aziende agricole colpite che, tra l'altro, si trovano in difficoltà nello svolgere le operazioni lavorative quotidiane.

Nel 2009 l'organizzazione pugliese ha redatto a livello nazionale un rapporto criminalità sui reati in agricoltura; peraltro nei mesi scorsi la Cia aveva anche lanciato l'allarme nella provincia di Taranto, relativo alla possibilità di infiltrazioni della malavita organizzata nelle vendite giudiziarie dei terreni agricoli.

Fonte: Cia Puglia

 

Toscana
Sansa di oliva: da costo a risorsa per l'olivicoltura

"La sansa di oliva vergine non è più un rifiuto ma un sottoprodotto dell'attività agricola". Soddisfazione da parte di Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana, per il riconoscimento da parte del ministero delle Politiche agricole e del ministero dell'Ambiente che hanno risposto positivamente alla richiesta di chiarimento degli assessori regionali Salvadori (Agricoltura) e Bramerini (Ambiente).

Le sanse di oliva vergini, quindi, possono essere considerate, a tutti gli effetti, come 'sottoprodotti' in tutte le fasi di trattamento che permettano il loro utilizzo di mercato. Non solo, considerarle anche a tutti gli effetti tra le biomasse combustibili nel caso in cui vengano destinate ad uso energetico. Il Mipaaf li definisce "sottoprodotti in quanto rispondono a tutti i requisiti descritti dalla normativa, poiché subiscono un semplice trattamento meccanico, ovvero il denocciolamento della sansa vergine rientrando nella normale pratica industriale per l'utilizzo della produzione di energia elettrica".

"Un risultato importante – ha detto Pascucci - che può trasformare il tema degli scarti di lavorazione dei frantoi da un problema e un costo, che ricade poi sugli olivicoltori, ad una risorsa che invece può contribuire al rilancio della filiera olivicola, purché vengano abbassati fin da questa campagna olearia i costi di molitura".

Fonte: Agenzia Impress

 

Sardegna
Macchine agricole, Sardegna esempio di sostegno ai contoterzisti

"Un plauso all'assessorato all'Agricoltura della Regione Sardegna, per aver previsto un contributo in conto interessi per l'acquisto o il leasing di nuove macchine agricole utensili o di produzione, rivolto sia alle piccole medie industrie del settore agroalimentare che agli agromeccanici. Finalmente c'è chi si ricorda delle imprese di meccanizzazione agricola e comprende quali sono le leve da muovere per la crescita del comparto".

Così Leonardo Bolis, presidente di Confai, sulla decisione della Regione Sardegna di riconoscere anche agli agromeccanici l'accesso a finanziamenti agevolati nell'acquisto di macchine agricole. Il presidente ritiene, infatti, la decisione dell'assessore all'Agricoltura della Sardegna, Oscar Cherchi lungimirante perché rivolta alla modernizzazione del comparto agroalimentare.

"Ci auguriamo che possa essere un esempio per le altre Regioni, che spesso si dimenticano del terziario in agricoltura, con una sistematicità preoccupante - continua Bolis -. Come sindacato delle imprese di meccanizzazione e degli agricoltori, teniamo a ribadire che la quasi totalità delle operazioni di raccolta e più del 70% delle lavorazioni in campo è svolta dai contoterzisti. Siamo un sistema di imprese che da sempre investe cifre importanti nella meccanizzazione, ma è gravemente minacciato da concorrenza sleale e pagamenti procrastinati di molti mesi. Riconoscere l'attenzione che le nostre imprese meritano, come ha fatto la Sardegna, è per noi un segno di civiltà politica ed economica".

Fonte: Confai

 

Molise
Caimol propone le 'cambiali agrarie' a sostegno degli agricoltori

Il Consorzio agrario interprovinciale di Campobasso ed Isernia (Caimol) ha avviato una nuova campagna di supporto alle attività di semina dei cereali che gli imprenditori agricoli avvieranno a breve. Nello specifico, ha spiegato il consorzio, gli agricoltori che acquisteranno prodotti per la semina, dalle sementi ai fertilizzanti agli agrofarmaci, oltre a tutto ciò che attiene la produzione dei cereali, potranno essere agevolati nell'acquisto mediante 'cambiali agrarie'.

"Questo sistema - ha fatto notare il Caimol - consentirà il pagamento dei prodotti a fine raccolto e senza alcun interesse aggiuntivo".

Fonte: Agrapress

 

Friuli Venezia Giulia
'Necessario un organismo pagatore regionale'

"L'organismo pagatore regionale è un opzione non più eludibile". A dirlo nuovamente è l'assessore regionale alle risorse agricole, Claudio Violino, a margine di un incontro con un gruppo di agricoltori di montagna. Agli agricoltori e allevatori presenti, che rivendicavano i mancati pagamenti, sono stati esposti i dati in possesso della Regione, che "rimarcano il fatto che i ritardi sono dovuti per la maggior parte a problemi legati ai sistemi informatici di Agea".

Fonte: Agrapress