Ora, sempre per Edagricole, è uscito il nuovo volume 'Malattie delle api e salute degli alveari' scritto a quattro mani con Giovanni Formato, medico veterinario dell'Unità di apicoltura dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana.
E noi Contessi lo abbiamo intervistato per parlarci di questo nuovo libro.
Alberto Contessi, intanto perché un nuovo libro specifico sulle patologie apistiche, che pure sono ben affrontate anche nel suo manuale?
"Sì, è vero, nel mio libro sulle api affronto diffusamente il tema dei nemici e delle malattie delle api, tuttavia la materia si evolve molto rapidamente e nonostante nell'ultima edizione, risalente al 2016, la quarta, abbia rivisto totalmente l'intera materia, difficilmente chi possiede una delle precedenti edizioni riacquista il volume. Inoltre, chi si interessa di questa problematica (apicoltori, veterinari, studenti ecc.) potrebbe spaventarsi difronte ad un volume di più di 600 pagine, che tratta anche di biologia, conduzione degli alveari e prodotti delle api.
Tuttavia, prima di affrontare le malattie delle api abbiamo ritenuto opportuno inserire un capitolo sulla biologia e sull'organizzazione sociale delle api, in quanto abbiamo ritenuto che senza tali conoscenze di base non sia possibile affrontare adeguatamente le avversità a cui purtroppo sono esposte le api. Naturalmente molti lettori avranno già sufficienti conoscenze di base, tuttavia abbiamo ritenuto utile far sì che potessero avere tutto a portata di mano, senza ricorrere ad altri testi".
Alberto Contessi e la copertina del suo nuovo libro 'Malattie delle api e salute degli alveari'
(Fonte foto: Alberto Contessi)
Il libro fa una panoramica completa dei patogeni, parassiti e predatori che possono interessare le api, ma quale è la situazione e lo stato di salute degli alveari in Italia?
"La situazione non è drammatica, tuttavia esistono alcune problematiche che se non affrontate correttamente possono pregiudicare la sopravvivenza degli alveari. Generalmente, in ambito apistico, le malattie delle api vengono suddivise in malattie delle api adulte e in malattie della covata, oppure secondo la natura della malattia (parassitarie, batteriche, virali ecc.). In questo volume abbiamo preferito suddividerle, per fini didattici, in tre categorie, indipendentemente dall'organismo che le causa o dello stadio di sviluppo dell'ape che viene colpito: malattie attualmente più importanti, malattie attualmente meno importanti e problematiche emergenti.
Naturalmente una simile suddivisione è soggettiva, ma abbiamo ritenuto sia quella più utile per il lettore che si trova a dover affrontare questi argomenti per la prima volta.
Fra le malattie attualmente più importanti abbiamo contemplato la varroatosi, la aethinosi, la nosemiasi, la peste americana, la peste europea e le virosi.
Per quanto riguarda la varroa (Varroa destructor) che se non controllata porta alla perdita delle famiglie, a differenza di qualche anno fa, oggi disponiamo di molti prodotti veterinari per combatterla, tuttavia, per poterla contrastare efficacemente, occorre conoscere il nemico che dobbiamo combattere e verificare costantemente il grado di infestazione delle famiglie, per stabilire quando intervenire, con quale prodotto e metodica, in funzione del tipo di conduzione degli alveari. Non esistono infatti ricette precostituite, valide nel tempo ed in ogni circostanza, ogni apicoltore deve individuare le più idonee per la sua azienda e il testo cerca di fornire le informazioni necessarie per effettuare queste scelte.
Varroatosi a parte, vi sono altre malattie da tener in grande considerazione, quali la nosemiasi, in particolare la forma più subdola e di recente diffusione causata da Nosema ceranae, le pesti, in particolare la peste americana causata dal batterio Paenibacillus larvae e le virosi".
Quali sono le novità, in termini di ultime problematiche, che il libro presenta e affronta?
"Naturalmente il libro non poteva trascurare le ultime emergenze sanitarie dell'apicoltura, mi riferisco in particolare a Aethina tumida, il piccolo coleottero degli alveari, arrivato in Calabria dal Sud Africa e Vespa velutina, il calabrone asiatico, arrivato in Liguria dalla Francia ed originario della Cina. Fra le potenziali nuove malattie abbiamo affrontato la tropilaelapsosi causata da Tropilaelaps clareae, a rischio di nuova introduzione, e la apicystosi, causata da Apicystis bombi, un protozoo patogeno dei bombi che rischia di trasferirsi alle api.
Abbiamo anche affrontato lo scottante tema della 'Sindrome dello spopolamento degli alveari' o Ccd (Colony collapse disorder) che ha coinvolto ed appassionato non solo il mondo apistico e scientifico, ma vasti strati della popolazione attraverso articoli e servizi apparsi su tutti i media.
Inoltre, abbiamo inserito un capitolo sulle piante tossiche nei confronti delle api, tema finora spesso affrontato troppo superficialmente. Non poteva poi mancare un approfondito capitolo sulle intossicazioni e gli avvelenamenti delle api da agrofarmaci, un problema purtroppo sempre di attualità, nonostante gli sforzi compiuti per limitarne le conseguenze".
Un libro scritto a quattro mani con un medico veterinario pubblico, specializzato in apicoltura, una scelta che non può essere casuale.
"No, non si è trattato di una scelta casuale, con quest'opera infatti abbiamo cercato di unificare le diverse visioni dei rispettivi settori di provenienza (apistico-biologico e veterinario), grazie ad un corretto approccio scientifico, sperando in questo di essere stati dei precursori. Se ci siamo riusciti staranno i lettori stabilirlo. Infatti il volume non si rivolge solo agli apicoltori, ma anche a tutti coloro che a vario titolo si interessano di malattie delle api, inclusi coloro che operano nelle strutture pubbliche e che hanno istituzionalmente competenze in questo settore".
Ha in mente altri progetti editoriali per il futuro?
"Per il momento no, nonostante non manchino le sollecitazioni dell'editore. Al momento, il mio nuovo ruolo di presidente dell'Osservatorio nazionale miele, assunto dal mese di giugno di quest'anno, mi assorbe quasi a tempo pieno, ma mai dire mai, le idee e gli argomenti in proposito non mancano".