Il benessere animale è al centro delle attenzioni del legislatore europeo che da tempo ha emanato norme tese a migliorare le condizioni di allevamento di molte specie di interesse zootecnico, come bovini, avicoli, suini.
Sul benessere animale sono state realizzate indagini di mercato tese a verificare l'attenzione del consumatore a questo tema, che hanno messo in luce la disponibilità a premiare i prodotti ottenuti nel rispetto del benessere animale.
Non sempre c'è stata tuttavia unanimità di vedute su questo argomento, chi interpretando questa condizione in chiave antropocentrica (una sorta di improbabile “felicità” animale), chi in chiave produttivistica (se l'animale produce segno che “sta bene”).
Un “metro” per il welfare
“Misurare” il benessere degli animali in modo oggettivo è il problema al quale hanno dato risposta numerose ricerche che dagli anni '70 vedono in prima fila i ricercatori dell'Università di Milano. Un'attività che spazia dal benessere animale allo studio del comportamento, sia degli animali da reddito sia per quelli da compagnia e anche per la fauna selvatica.
Oggi questa attività è completata dalla nascita del “Laboratorio di benessere animale, etologia applicata e produzioni sostenibili”, referente dell'Ateneo milanese come unico membro italiano dell'Ufaw - University links scheme, il network internazionale delle università che si occupano di benessere animale. Si conferma così la valenza internazionale del lavoro svolto in questo campo dall'università milanese, che in questi anni si è tradotto in numerose pubblicazioni scientifiche, libri, video, eventi divulgativi, wokshop e seminari per diffondere i risultati delle ricerche e facilitarne l'utilizzo in campo.
“Insegnare il benessere”
Un ruolo importante del Laboratorio è poi quello della didattica per completare la formazione degli studenti delle facoltà di Veterinaria e di Scienze delle produzioni animali. Un impegno che continua nei percorsi post-laurea con la Scuola di specializzazione in etologia applicata e benessere animale e con i corsi di perfezionamento. Questi ultimi spaziano dalla medicina comportamentale all'interazione uomo-animale, sia nel campo delle produzioni animali sia nel settore degli animali da compagnia.
L'unicità del Laboratorio si estende ai programmi residenziali per la preparazione del medico veterinario al diploma Ecawbm (European college animal welfare an behavioural medicine).
Punto di riferimento
Il lavoro del Laboratorio milanese e del network internazionale al quale è collegato si appresta ad essere sempre più un punto di riferimento per redigere norme sul benessere animale scevre da pregiudizi e attente alle reali esigenze degli animali.
Un obiettivo che preme anche agli allevatori, coscienti che ogni investimento per migliorare le condizioni di vita degli animali si traduce in vantaggi che derivano sia dalle migliori performance produttive, sia dalla minore incidenza di problemi sanitari.
11 luglio 2016 Zootecnia