Questo il focus del IX International symposium on irrigation of horticultural crops e del Festival dell'innovazione su acqua e irrigazione che si sono svolti a Matera, capitale della cultura 2019, per la precisione nel campus universitario.
L'unione dei due convegni in un unico luogo ha permesso di aprire un dialogo tra produttori, tecnici e ricercatori, favorendo lo scambio di informazioni.
Il festival ha visto la partecipazione di aziende, associazioni e reti a livello nazionale e internazionale e responsabili delle ultime tecnologie e innovazioni.
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Dopo i workshop della mattina su irrigazione a goccia sotterranea e protezione antibrina su colture arboree, il pomeriggio del 17 giugno si è animato con un networking fra reti nazionali e gruppi operativi (Go) dei partenariati europei dell'innovazione.
Alla tavola rotonda ha partecipato una rappresentanza di Go che si estendono da Nord a Sud della Penisola:
- Go Fertirrinet del Canale emiliano romagnolo;
- Go Sistemi irrigui sostenibili in frutticoltura con sede in Emilia Romagna;
- Go Trasirrima, in Basilicata, che si occupa del trasferimento di tecnologie e protocolli di gestione irrigua maturi per l'ottimizzazione dell'irrigazione del suolo;
- Go Trasinidi che invece, in Puglia, trasferisce innovazione nell'uso razionale della risorsa idrica a supporto del settore agricolo regionale;
- Go Novarancia che, in Sicilia, studia e applica strategie di irrigazione deficitaria per il miglioramento della water use efficiency.
Guidati dal dirigente di ricerca del Crea-aa (agricoltura e ambiente) Marcello Mastrorilli, gli attori presenti al tavolo hanno affrontato anche il tema dei psr. Inoltre hanno scambiato informazioni con la platea sulle buone pratiche irrigue con l'obiettivo di apprendere, sviluppare e collaborare. Anche se, come ha affermato durante il suo intervento la ricercatrice dell'Università di Bologna Brunella Morandi, "c'è scarsa propensione ad adottare l'innovazione".
Durante il secondo giorno invece, spazio ad alcune aziende sponsor dell'evento che hanno presentato i loro prodotti.
NetBeat™ è stato lo strumento di irrigazione al centro del workshop tenuto da Netafim, "Un sistema con il cervello che impara ad irrigare grazie ai dati che raccoglie - ha affermato il responsabile agronomico dell'azienda Alberto Puggioni - La nostra sfida è coltivare di più ma usando meno acqua sulla Terra che già abbiamo. Questo riusciamo a farlo grazie all'irrigazione di precisione che eroga l'acqua e i fertilizzanti alle radici. Nutriamo il suolo, non la pianta".
Un'altra azienda protagonista è stata Irritec, il cui tecnico progettista degli impianti Salvatore Scicchitano ha esposto il metodo della subirrigazione in frutticoltura.
"Tra i vantaggi di questo impianto, prodotto tutto in Italia, c'è l'assenza di atti vandalici e delle fitopatologie, una maggior durata dell'impianto ma anche una superficie del suolo asciutta in quanto solo la zona radicale è umida, anche se su questo c'è ancora da convincere l'agricoltore. Lui vuole vedere l'acqua".
Per parlare di biostimolanti naturali in un mondo circolare e sostenibili sono intervenuti Rocco Gaudioso, responsabile tecnico di Grena, e Giovanni Lacertosa dell'Alsia. L'attenzione è stata posta sulle innovazioni raggiunte fino ad oggi con il processo di idrolisi THP® (thermal hydrolysis process).
Il microfono è passato poi ai tecnici di Bosch, Pietro Ungaro e Giancarlo Pirlo, che hanno raccontato di DeepField Connect.
Composto da un hardware e un'interfaccia grafica, questo strumento innovativo è in grado di supportare gli agricoltori nella gestione dell'irrigazione.
Il networking tra reti europee, dove si sono condivisi con il pubblico gli obiettivi di ricerca sull'irrigazione e definite le strategie congiunte per favorire i processi di finanziamento a livello europeo, ha concluso la seconda giornata di workshop.
Una visita tecnica ha caratterizzato invece la giornata del 19. I partecipanti hanno potuto visitare AcquaCampusMed presso l'azienda sperimentale lucana "Pantanello", una sede in cui è possibile costruire ponti tra ricercatori e aziende agricole ma sopratutto sviluppare innovazioni.
Il festival si è concluso con un convegno nazionale sull'irrigazione promosso dal Gruppo studi irrigazione in collaborazione con Soi, Sia e Aiia.
Riflettori puntati sempre su ricerca e innovazione per quanto riguarda la prima sessione che ha visto protagonisti docenti e ricercatori delle Università di Bologna, Basilicata, Palermo, Padova, Pisa e Napoli.
Per la seconda sessione invece il focus si è incentrato sul trasferimento tecnologico e sulla sostenibilità con gli interventi da parte di alcuni sponsor dell'evento.
Gli sponsor dell'evento
(fonte: © Irrigation Matera 2019)