Da oggi, 12 ottobre 2018, a domenica 14 a Roma appuntamento con l'innovazione tecnologica in occasione di Maker Faire. Al salone internazionale non poteva mancare il Crea, che porterà all'attenzione dei visitatori la tracciabilità elettronica, le applicazioni digitali e IoT per la trasformazione brassicola, i biomateriali, e il monitoraggio ambientale attraverso la modellistica, il drone e i sistemi digitali per l'irrigazione di precisione. I ricercatori saranno a disposizione per rispondere alle domande e alle curiosità dei visitatori, illustrando i prototipi open-source presenti nello spazio espositivo e realizzati negli ultimi anni per i settori agroalimentare e forestale.

Per una maggiore trasparenza e accesso alle informazioni, ed accrescere così la consapevolezza del consumatore nelle scelte d’acquisto, è stato realizzato un sistema modulare per la tracciabilità elettronica tramite tecnologie open-source e smartphone adattabile a diversi scopi. Questo sistema consente di immagazzinare una grande mole di informazioni, la maggior parte delle quali acquisite in maniera automatizzata, seguendo e tracciando il prodotto lungo tutto il percorso della filiera. Per definire, inoltre, la qualità dei prodotti è stato realizzato un nastro trasportatore dotato di sensori per la selezione, il riconoscimento e la qualificazione dei prodotti agroalimentari e forestali. Tale dispositivo analizza i prodotti grazie all’acquisizione di informazioni e dati fino a 70 parametri diversi (colore, forma, spettro). È inoltre presente anche un impianto pilota ad alta accuratezza sensorizzato per la produzione di birra, lo sviluppo di nuovi prodotti derivati da fermentazione, di nuove ricette di birre e il test di ingredienti nuovi/modificati. L’impianto è interamente controllabile con applicazione via smartphone in remoto e consente il logging automatico e storicizzazione dei dati per fini analitici.

La sostenibilità è al centro delle attività del Crea che sta impiegando le biomasse vegetali come bioraffinerie, utilizzando scarti di frutta e biomassa vegetale, per ottenere complessi biologicamente attivi da impiegare in vari settori, ma anche biomateriali innovativi ad alto contenuto tecnologico come bioplastiche, biofilm edibili, materiali per sensoristica e per l’agricoltura, sia per la coltivazione che per la difesa fitosanitaria, utilizzando processi di sintesi solvent-free ed ecocompatibili.

Non solo. Lo stato di salute delle piante viene rilevato e misurato in relazione all’inquinamento atmosferico attraverso l’uso di droni. Questo può aiutare a comprendere eventuali fattori di stress prima che si manifestino danni visibili e suggerire le giuste quantità di acqua da somministrare alle colture. Infine grazie ai modelli di simulazione applicati ai sistemi agricoli si posso ottenere scenari che ricostruiscano ad esempio l’impatto dei cambiamenti climatici sulla produttività delle colture agrarie o l’impatto di patogeni fungini a partire dai cambiamenti climatici.

Il presidente del Crea, Salvatore Parlato, sottolinea: "Ancora una volta l’agroalimentare si dimostra un settore in grado di richiedere e offrire sempre di più innovazione e competitività. Le ricerche e le innovazioni messe in campo, e che oggi sono qui esposte, rappresentano la dimostrazione concreta del grande lavoro che il Crea sta facendo in tal senso" .

Mentre il sottosegretario di Stato del Mipaaft, Alessandra Pesce, evidenzia le opportunità offerte dal digitale nell'ambito dell'innovazione in agricoltura: "L’agricoltura di precisione si impone sempre più per la funzione strategica che esercita per il nostro paese, in termini di competitività e di attrattività. L’innovazione, per essere realmente efficace, deve puntare sulle specificità locali dei diversi territori e delle loro vocazioni".