Una corretta gestione della concimazione, secondo tempi e dosi consigliate, è fondamentale per ottenere rese elevate e di qualità. Le scelte dell'agricoltore relative al piano di fertilizzazione influenzano l'efficienza nutrizionale delle colture e devono puntare ad un assorbimento ottimale dei nutrienti da parte delle piante, riducendo al minimo le perdite e gli sprechi.

Infatti, come nel caso dell'azoto e dei concimi azotati, applicare quantità eccessive potrebbe provocare danni all'ambiente, a causa della dispersione del macronutriente nel suolo e nelle acque. 

 

Per questo è importante fornire input adeguati alle proprie colture e alle loro esigenze specifiche, favorendo così una nutrizione equilibrata e migliorandone la tolleranza agli stress biotici e abiotici.

Tra le soluzioni più ecocompatibili ed efficaci ci sono i concimi a lento rilascio, che garantiscono una cessione prolungata dei nutrienti, coprendo il fabbisogno nutrizionale della coltura.

 

È il caso di Ure-Up Chi-Coated® di Agrilaete®, un concime inorganico solido a base di urea al 45% e di azoto al 45%, registrato nel Cmc 9 del Regolamento Europeo 2019/1009 dei fertilizzanti.

In particolare, i  granuli di concime sono completamente rivestiti con un polimero naturale e completamente biodegradabile. In questo modo il rivestimento crea una barriera fisica che trattiene l'ammoniaca dall'evaporazione.

 

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(Fonte: Agrilaete)

 

L'efficacia di questo formulato consente di utilizzare una dose inferiore fino al 20% rispetto a un prodotto non rivestito, con vantaggi sia ambientali che economici.

Infatti, questa soluzione permette un rilascio graduale dell'azoto, prolungando la disponibilità del nutriente per le colture e migliorandone l'efficienza di utilizzo.

 

Il prodotto può essere utilizzato su cereali a paglia, foraggere e barbabietola alla dose di 200-400 chili/ettaro, mentre su mais si consigliano 300-600 chili/ettaro.