Il Ministero della Salute ha modificato il manuale operativo del sistema I&R (Identificazione e Registrazione) degli animali, che era stato approvato nel 2023, semplificando diversi aspetti tra cui alcune disposizioni che riguardano l'apicoltura.
Alcuni di questi nuovi obblighi di registrazione infatti erano stati fortemente contestati dagli apicoltori perché rischiavano di soffocare burocraticamente le aziende, senza avere poi una reale o particolare efficacia per la sicurezza sanitaria.
Le modifiche che renderanno più semplici le registrazioni delle attività apistiche, sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo 2025, entrando subito in vigore.
Vediamo allora quali sono e cosa devono o non devono più fare gli apicoltori.
Cosa non deve più essere fatto
- Non è più necessario mettere il cartello identificativo dell'apiario, quando in quella postazione non ci sono alveari.
- Non è necessario il numero progressivo dell'apiario sul cartello identificativo.
- Non devono essere registrate le movimentazioni di telaini di covata e di celle reali.
- Non è necessario registrare in Anagrafe le movimentazioni tra apiari della stessa azienda nella stessa provincia (a meno che non si spostino tutti gli alveari di un apiario).
- Non è necessario presentare planimetrie dello stabilimento per la registrazione di una nuova attività apistica.
- Non è più obbligatorio indicare il codice aziendale sui contenitori utilizzati nella movimentazione delle api.
Cosa deve essere fatto
- Devono essere registrate in Anagrafe entro 7 giorni le morie di più del 50% degli alveari.
- Deve essere registrata entro 7 giorni la cessazione di un apiario.
- Le postazioni in cui si portano e che al momento del censimento non hanno alveari devono comunque essere censite dichiarando "zero" alveari.
Inoltre:
- Gli apiari che non risultano attivi, senza movimentazioni o non censiti da più di 24 mesi vengono comunicati automaticamente dall'Anagrafe Apistica alla Asl di competenza e chiusi d'ufficio.
- Ogni riferimento ai bombi e agli altri apoidei è stato eliminato nel contesto dell'apicoltura in quanto non considerabile pertinente (anche se la movimentazione di bombi e di altri apoidei, pur non essendo oggi un'attività apistica, ha una rilevanza sanitaria e prima o poi dovrà essere considerata).
Per queste modifiche Unaapi si è detta particolarmente soddisfatta, perché sono state accolte tutte le proposte e le osservazioni che l'associazione aveva fatto alla pubblicazione del manuale operativo un anno e mezzo fa, dichiarando di continuare a monitorare l'applicabilità delle norme e chiedendo agli apicoltori di segnalare eventuali problematiche per l'adempimento degli obblighi previsti.
Scarica il numero della Gazzetta Ufficiale con il testo delle modifiche (da pag. 15).