Tuta absoluta, conosciuta come tignola del pomodoro, è un lepidottero che rappresenta una seria minaccia per le produzioni in serra. Questo insetto, originario del Sud America, si è diffuso rapidamente in Europa e nel bacino del Mediterraneo, causando ingenti danni alle coltivazioni. "Il problema principale", spiega Giovanni Nicotra, agronomo siciliano di Laurus Srl, "è che questo insetto si adatta molto bene all'ambiente di serra e riesce a riprodursi tutto l'anno senza interruzioni".
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Le larve scavano gallerie all'interno delle foglie, compromettendo la fotosintesi, e attaccano i frutti, rendendoli non commerciabili. Inoltre, l'attività di Tuta absoluta favorisce lo sviluppo di infezioni secondarie, peggiorando il danno alla pianta. Se non si controlla la popolazione, in poco tempo il calo produttivo può diventare insostenibile per l'agricoltore.
Danni su pomodoro
(Fonte foto: Laore Sardegna, Agenzia Regionale per lo Sviluppo in Agricoltura)
Ciclo biologico e adattamento alle serre
Tuta absoluta è un insetto altamente prolifico, in grado di compiere fino a dieci-dodici generazioni all'anno in ambienti favorevoli. Il suo ciclo vitale si compone di quattro fasi principali: uovo, larva, pupa e adulto.
Dopo l'accoppiamento, la femmina di Tuta absoluta depone fino a duecentosessanta uova, che vengono posizionate singolarmente sulla pagina superiore o inferiore delle foglie, sui piccioli, sugli steli e occasionalmente sui frutti. Le uova sono di piccole dimensioni (circa 0,2-0,4 millimetri) e di colore bianco crema al momento della deposizione. Con il passare del tempo, tendono a scurirsi fino a diventare arancioni poco prima della schiusa.
Il tempo necessario per la schiusa varia a seconda della temperatura: a 30°C le uova si schiudono in circa quattro giorni, mentre a temperature più basse, intorno ai 15°C, il processo può richiedere fino a dieci giorni.
Dopo la schiusa, le larve iniziano immediatamente la loro attività trofica, scavando mine nelle foglie e creando danni significativi alla pianta. Questa fase è la più critica per la coltura, poiché le larve si nutrono della parte interna delle foglie, degli steli e dei frutti, compromettendone la qualità e la commerciabilità.
Una larva di Tuta absoluta
(Fonte foto: Giovanni Nicotra di Laurus Srl)
Le larve attraversano quattro stadi di sviluppo in un periodo che varia dagli undici giorni (con temperature intorno ai 30°C) ai trentasei giorni (se le temperature sono più basse). Durante questo periodo, le larve aumentano di dimensione fino a raggiungere circa 8 millimetri di lunghezza. A livello morfologico, il tratto distintivo è una banda scura sul protorace, che permette di distinguerle da specie simili come la tignola della patata (Phthorimaea operculella).
Le larve non entrano in diapausa finché il cibo è disponibile e le temperature sono superiori a 9°C, questo significa che in serra possono svilupparsi ininterrottamente durante tutto l'anno.
Una volta completato lo sviluppo larvale, Tuta absoluta si incrisalida. La pupa può trovarsi all'interno delle foglie, sul terreno o anche all'interno delle gallerie scavate nei fusti e nei frutti. La colorazione della crisalide varia dal verde chiaro al marrone e la sua lunghezza è di circa 4 millimetri. Questa fase dura in media cinque giorni a temperature di 30°C, mentre in condizioni più fredde può prolungarsi fino a venti giorni.
Dopo lo sfarfallamento, gli adulti di Tuta absoluta iniziano a cercare un partner per accoppiarsi. Hanno un comportamento prevalentemente notturno e durante il giorno rimangono nascosti tra la vegetazione. Il loro corpo è piccolo, lungo circa 6 mm, di colore grigio-argenteo, con ali anteriori caratterizzate da piccole macchie scure.
Gli adulti vivono mediamente nove giorni, durante i quali le femmine depongono le uova, dando così inizio a un nuovo ciclo. Con temperature di 30°C, l'intero ciclo di Tuta absoluta si completa in appena ventinove giorni, mentre a temperature più basse può richiedere fino a tre mesi.
Danni su foglia di pomodoro
(Fonte foto: Laore Sardegna, Agenzia Regionale per lo Sviluppo in Agricoltura)
La lotta integrata: la cassetta degli attrezzi dell'agricoltore
Secondo Giovanni Nicotra, l'unica strategia efficace contro Tuta absoluta è la lotta integrata. "Non esiste una soluzione unica, bisogna mettere in campo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione", afferma. Questo significa combinare prevenzione e difesa attiva, monitorando costantemente la popolazione dell'insetto per intervenire tempestivamente.
La prevenzione è il primo passo per contenere Tuta absoluta.
Ecco quattro strumenti efficaci da mettere in campo:
- Reti antinsetto. "Le reti 20/10 o 16/10 sono fondamentali per evitare che gli adulti entrino in serra. Se non ci sono barriere fisiche, combattere la tignola diventa impossibile".
- Strisce nere cromotropiche. "Le trappole adesive nere intercettano un gran numero di adulti. Vanno messe già al momento del trapianto e posizionate tra 1,20 e 1,50 metri di altezza, così che restino visibili finché la vegetazione non le copre".
La superficie nera è ricoperta di colla per intercettare i voli di Tuta absoluta
(Fonte foto: Giovanni Nicotra di Laurus Srl)
- Feromoni di confusione sessuale. Sul mercato sono disponibili differenti soluzioni, anche di recente introduzione. Il principio della confusione sessuale funziona bene in serra: gli erogatori rilasciano le molecole di richiamo sessuale delle femmine e in poco tempo l'ambiente si satura, impedendo ai maschi di seguire la scia di feromoni fino a raggiungere le femmine.
- Strumenti innovativi. Biocaptur è un dispositivo che attira gli adulti attraverso l'impiego di luci blu, intrappolandoli poi in una rete. "Uno dei miei clienti ne sta usando uno. Funziona bene, ma ha alcune limitazioni: ha bisogno di corrente elettrica per funzionare e va spostato manualmente da una serra all'altra. Non è dunque pratico per chi ha molte serre piccole".
Il sistema Biocaptur
(Fonte foto: Biocaptur)
Quando Tuta absoluta supera le barriere preventive, è necessario intervenire con mezzi attivi:
- Bacillus thuringiensis. Secondo Nicotra è uno dei principali strumenti di controllo del lepidottero. "Bisogna applicarlo quasi ogni settimana. Alternare i ceppi kurstaki e aizawai migliora l'efficacia".
- Insetticidi. "Abbiamo pochi principi attivi registrati e dobbiamo usarli con attenzione per evitare resistenze", specifica Nicotra. "Alcuni prodotti poi, come lo spinetoram e il cyantraniliprole, verranno presto revocati". Altri prodotti efficaci ammessi per il controllo di Tuta absoluta sono i seguenti: spinosad, clorantraniliprole, emamectina benzoato, metaflumizone, tebufenozide e metossifenozide.
- Strategia a tre vie. "Consiglio sempre di combinare un insetticida di sintesi, il Bacillus thuringiensis e un olio vegetale. Il primo riduce subito la popolazione di larve, soprattutto di 1° e 2° età. B. thuringiensis ha un effetto a lungo termine e l'olio agisce come repellente, rendendo più difficile la riproduzione della tignola".
Occorre prestare attenzione a non usare due volte lo stesso principio attivo durante un medesimo ciclo di sviluppo, che dura circa un mese. Per evitare resistenze occorre quindi sempre alternare i principi attivi. Inoltre, è bene ricordare che la tignola tende a nascondersi all'interno delle foglie, occorre dunque effettuare una bagnatura a regola d'arte se non si utilizzano prodotti sistemici.
Monitoraggio: la chiave per un controllo efficace
Il monitoraggio costante è essenziale per decidere quando intervenire. Le trappole a feromoni, che devono essere sempre mantenute correttamente, sono un ottimo indicatore dell'andamento della popolazione. "Se vediamo molte catture, sappiamo che dobbiamo trattare", spiega Giovanni Nicotra, che avverte, "se la prevenzione è fatta bene, con due trattamenti al mese possiamo tenere sotto controllo l'infestazione".
Trappola delta con feromone per il monitoraggio di Tuta absoluta
(Fonte foto: Laore Sardegna, Agenzia Regionale per lo Sviluppo in Agricoltura)
La Tuta absoluta è un parassita che si va a sommare a quelli già presenti sul territorio e alle numerose malattie fungine e virosi che colpiscono il pomodoro. Una coltura sempre più tecnica e difficile da produrre con soddisfazione. Ma con un approccio integrato e strategie mirate, gli agricoltori possono proteggere efficacemente le loro coltivazioni e ridurre le perdite causate da questo temibile parassita.
Utilizzo di insetti utili
La questione insetti utili è controversa, ci spiega Giovanni Nicotra. La prima scelta per la lotta alla Tuta absoluta è il Nesidiocoris tenuis. L'insetto è efficace ed è anche autoctono in Sicilia. Il problema è che quando manca la preda, come uova di Tuta absoluta o neanidi di aleurodidi, l'insetto è fortemente fitofago e causa danni non indifferenti alle piante di pomodoro. Quindi da risorsa, N. tenuis può diventare un problema. Alcuni anni fa è stato proposto anche il Tricogramma spp., con risultati tuttavia non eccelsi. Mentre il Macrolophus pygmaeus ha una buona azione su Tuta absoluta, ma è un po' lento nel suo contrasto.
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