I prezzi sui mercati internazionali del grano duro nell'ultima settimana risentono della mancata pace sui dazi e di tutti i contraccolpi del caso: dollaro Usa e dollaro canadese continuano a svalutarsi sull'euro e pertanto, già solo per questo, le quotazioni espresse nella nostra moneta calano decisamente. Ma c'è di più: sul mercato canadese un calo dei prezzi di trasporto interni del grano duro ha fatto abbassare decisamente il prezzo Fob del Cwad, nonostante un rilevante aumento del prezzo all'ingrosso all'esportazione.
Sul Mediterraneo fanno poi capolino i prezzi dell'ultima asta in Algeria, non superiori a 314 euro alla tonnellata, che potrebbero aver avuto un ruolo sullo stop ai ribassi per piazze già giunte al capolinea come quelle rappresentate dalle borse merci di Foggia e Roma, ma che avrebbero comunque consentito nei giorni scorsi ancora ribassi nelle borse di Napoli, Bari, Milano, Altamura e Bologna. Ovviamente sulle piazze nostrane giocano un ruolo anche i timori degli effetti dei dazi Usa, anche se sospesi per 90 giorni, che in caso di fallimento della trattativa con l'Ue peserebbero in maniera drastica sull'export italiano di pasta secca alimentare verso oltre Atlantico. E come se non bastasse si avvicina il nuovo raccolto, che fa sentire via via sempre meno il morso della scarsità sul mercato.
Da notare che sulla piazza meneghina va in scena il crollo di ben 15 euro dei frumenti duri esteri non comunitari. In calo anche lo spagnolo a Bari, non quotati il canadese 1 nel capoluogo pugliese e ad Altamura.
I prezzi all'origine rilevati da Ismea consolidano ulteriormente i segni di cedimento, con 9 piazze in calo su 13 rilevate.
Noli in calo per i dazi Usa
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri 16 aprile è sceso per il secondo giorno consecutivo, con un calo di circa l'1,7%, attestandosi al minimo dal 5 marzo a 1.241 punti, con il segmento delle navi più grandi che ha subìto la maggiore pressione. Rispetto ai 1.342 punti dell'8 aprile scorso la perdita è di 101 punti (-7,53%), mentre rispetto al valore raggiunto 19 marzo, pari a 1.637 punti, la perdita è ora ben più marcata e pari a 396 (-24,19%).
Al contrario, sul 15 gennaio scorso, quando l'indice era attestato a 1.063 punti, si registra un aumento pari a 178 punti (+16,74%). Un aumento di maggiore entità - pari a 275 punti - si registra anche sul valore di 966 punti espresso l'8 gennaio scorso (+28,47%), quando l'Indice Baltic era calato ai minimi da fine luglio 2023. L'indice - al 16 aprile 2025 - su base annuale perde il 30,24%, mentre la scorsa settimana perdeva il 14,52%.
L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry, e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, è invece cresciuto per il terzo giorno consecutivo, salendo di 30 punti fino a un nuovo massimo settimanale di 1.238 punti che, però, rispetto al livello raggiunto l'8 aprile scorso - 1.278 punti - realizza una perdita settimanale ancora di 40 punti (-3,13%).
Per rendersi conto dell'effetto dei dazi Usa, basti pensare che, secondo Intermodal "Le tensioni tariffarie tra Stati Uniti e Cina hanno compromesso le esportazioni di carbone statunitensi, in particolare di carbone metallurgico, costringendo i produttori a cercare nuovi mercati, mentre la Cina si rivolge ai fornitori esistenti per colmare il divario lasciato dai 10,7 milioni di tonnellate di carbone statunitense esportati nel 2024". Manovre che toccano l'andamento dei prezzi rappresentato anche dall'indice Panamax.
Inoltre, una nota di Trading Economics diramata il 16 aprile 2025, afferma: "Baltic Dry è aumentato di 266 punti, pari al 26,68%, dall'inizio del 2025, secondo le negoziazioni effettuate su un contratto per differenza (Cfd) che replica l'andamento del mercato di riferimento per questa materia prima". E ancora, secondo la medesima fonte, "Secondo i modelli macroeconomici globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti, si prevede che l'Indice Baltic Exchange Dry raggiungerà quota 1.224,70 punti entro la fine di questo trimestre. Prevediamo che tra 12 mesi raggiungerà quota 1.088,00". Ovvero previsioni al ribasso sia sul lungo periodo che sul trimestre corrente rispetto a quelle formulate la scorsa settimana.
Chicago, Future Durum Wheat Index +0,28%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi (ex Dwyoo) alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 15 aprile scorso risale a 662,94 punti, quasi 6,63 dollari Usa per bushel, in aumento di 1,85 punti (+0,28%) sui 661,09 punti dell'8 aprile scorso, quando invece si era verificato un calo di 4,95 punti rispetto al primo aprile 2025 (-0,74%).
Il valore raggiunto martedì scorso è più basso di 0,92 rispetto ai 663,86 punti del 25 marzo, ultima di quattro settimane di ribassi. E rispetto ai 678,00 raggiunti il 28 febbraio scorso accusa un calo di 15,06 (-2,22%). Nonostante questi recenti cali, il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre 2024, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 38,46 punti (+6,16%).
Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021- l'indice il 15 aprile assesta il recupero a 55,37 punti (+9,11%).
Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione del 15 aprile scorso, valorizzata al cambio di ieri, 16 aprile 2025, è pari a 214,24 euro alla tonnellata, in flessione di 5,6 euro alla tonnellata sui 219, 84 euro della quotazione dell'8 aprile scorso valorizzata al cambio del 9 aprile 2025. La diminuzione del valore in euro è dovuta essenzialmente alla svalutazione della moneta Usa, passata dagli 0,91 euro per un dollaro della scorsa settimana agli 0,88 euro per dollaro raggiunti ieri, elemento che ha ampiamente neutralizzato il modesto recupero delle quotazioni in dollari dell'indice.
Prezzi Fob canadesi crollano fino a 280 euro
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 15 aprile 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St Lawrence Market di Toronto è stato di 320 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati sul biglietto verde e di 283 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sul 2 aprile scorso perdite di 10 dollari Usa sui contratti stipulati in moneta americana e di ben 22 euro alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta europea.
In questa ultima data si era rilevata stabilità per i contratti in dollari e una perdita di una sola unità per gli accordi in euro. Una situazione di calo iniziale si era già però verificata la scorsa settimana sulle quotazioni in euro, scese già di 5 unità l'8 aprile scorso.
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 15 aprile 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 105 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 15 aprile 2025 perdono 110 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 14 aprile 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti nella regione dei grandi laghi canadesi, fissato in 442,45 dollari canadesi alla tonnellata, in forte ribasso di 25,54 dollari canadesi sui 467,99 dollari registrati lo scorso 7 aprile, quando invece si era verificato un aumento di 4,38 dollari canadesi sul valore espresso il 31 marzo 2025, pari a 463,61 dollari.
La valutazione del 14 aprile segna così un deprezzamento di 7,50 dollari canadesi anche rispetto al prezzo del 2 dicembre 2024 di 449,45 dollari canadesi alla tonnellata (-1,67%), ultima quotazione prima dell'avvento dei ghiacci, mentre solo la settimana scorsa il valore del prezzo Fob manteneva un apprezzamento di 18,54 dollari canadesi (+4,13%) su quello del 2 dicembre 2024.
La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 14 aprile scorso nella regione dei grandi laghi canadesi è pari a 280,00 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 16 aprile 2025, in calo di ben 19,43 euro rispetto ai 299,43 euro alla tonnellata relativi alla quotazione del 7 aprile valorizzata al cambio del 9 aprile 2025, quando peraltro si era verificato un aumento di 1,01 euro alla tonnellata sui 298,42 euro alla tonnellata della quotazione del 31 marzo valorizzata al cambio del 2 aprile 2025.
Tale vistoso calo della valutazione in euro del prezzo Fob del Cwad in partenza dai porti dei grandi laghi canadesi è il risultato dell'effetto congiunto di una ulteriore lieve svalutazione della moneta canadese, passata dagli 0,64 euro per un dollaro canadese della scorsa settimana a 0,63 euro per un dollaro canadese di ieri e del vistoso calo della quotazione in moneta americana sopra illustrato.
Prezzo Fob Usa scende sotto i 284 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates dell'11 aprile 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna maggio 2025 è di 323 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 31 gennaio scorso in avanti, quando si era manifestato un calo di 4 dollari sui 327 dollari Usa alla tonnellata raggiunti il 24 gennaio 2025 a seguito di un aumento di 20 dollari sulle precedenti quotazioni di 307 che si erano tenute stabili tra il 6 dicembre 2024 ed il 17 gennaio 2025.
La quotazione dell'11 aprile del prezzo Fob del Northern Durum, valorizzata al cambio del 16 aprile 2025, è pari a 284,08 euro alla tonnellata, in calo di 8,61 euro alla tonnellata rispetto a quella del 4 aprile 2025, valorizzata al cambio del 9 aprile 2025, che era risultata pari a 292,69 euro alla tonnellata, quando già aveva perso altri 4,90 euro alla tonnellata sulla quotazione di pari valore in dollari Usa del 28 marzo, ma valorizzata al cambio del 2 aprile 2025.
Posta l'invarianza del valore in dollari Usa, la diminuzione del valore in euro del prezzo Fob del Northern Durum trova spiegazione diretta nel mutato tasso di cambio, lì dove il dollaro Usa si è ulteriormente svalutato rispetto alla scorsa settimana, passando da 0,91 euro per dollaro a 0,88 euro per dollaro. In pratica, il frumento duro statunitense ha così perso 13,51 euro di prezzo Fob in sole due settimane solo per la svalutazione del dollaro Usa contro euro.
Canada, prezzo all'ingrosso in aumento
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 14 aprile 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 349,07 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 9,19 dollari sulla valutazione del 7 aprile scorso di 339,88 dollari canadesi alla tonnellata, quando si era verificato un altro aumento di 9,18 dollari canadesi sulla ancor precedente quotazione di 330,70 dollari canadesi alla tonnellata del 31 marzo scorso.
In pratica, il 14 di aprile il prezzo all'ingrosso all'esportazione recupera tutto il deficit accumulato dal 24 febbraio scorso uguagliandone il valore sulla stessa piazza di Rosetown, dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione: infatti anche in tale ultima data il prezzo era stato proprio di 349,07 dollari canadesi alla tonnellata.
In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre 2024, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato fino al 14 aprile 2025 ben 54,75 dollari canadesi alla tonnellata (+18,60%).
Il 14 aprile scorso, sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 93,38 dollari canadesi alla tonnellata, in picchiata di 34,72 dollari canadesi sui 128,10 registrati solo il 7 aprile scorso, quando si era verificata una modesta riduzione di 4,82 dollari canadesi sul 31 marzo 2025. Pertanto, la riduzione del prezzo Fob di 19,43 dollari canadesi alla tonnellata è data dall'aumento del prezzo all'ingrosso all'esportazione di 9,18 dollari canadesi ampiamente neutralizzato dal drastico calo degli export basis pari a 34,72 dollari.
Canada, prezzi all'origine in netto recupero
Il 14 aprile 2025 la Commissione ha rilevato il prezzo medio spot del Cwad di prima qualità offerto dagli agricoltori nel Saskatchewan in 332,78 dollari canadesi alla tonnellata, in vistoso recupero di 12,86 dollari canadesi sui 319,92 dollari registrati il 7 aprile scorso, quando però si era rilevato un forte calo di 13,97 sui 333,89 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 31 marzo 2025.
Con il valore del 14 aprile scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 43,70 dollari (+15,11%). È da tenere presente che il 3 settembre 2024, per la prima volta dal maggio 2024, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 54,22 dollari (-14,01%).
Il 14 aprile 2025 la Commissione ha rilevato anche il prezzo medio offerto dagli agricoltori del Saskatchewan per le consegne differite a giugno 2025 in 329,84 dollari canadesi alla tonnellata, in deciso recupero di 14,58 dollari canadesi sui 315,26 dollari raggiunti il 7 aprile scorso, quando si era verificato un calo di 19,84 sui 335,10 dollari canadesi alla tonnellata registrati il 31 marzo 2025.
Tra il 18 febbraio 2025, quando il valore era attestato a 327,15 dollari, ed il 14 aprile, il prezzo medio per le consegne differite offerto dagli agricoltori è così aumentato di 2,69 dollari canadesi. Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 14 aprile 2025, di ripresa dei prezzi pari a 40,21 dollari (+13,88%).
Grano duro, asta in Algeria a 314 euro sui massimi
Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 14 aprile scorso "L'Algeria ha richiesto in asta 50mila tonnellate di grano duro, ma a quanto pare ne ha acquistate più di 400mila tonnellate. Si prevede che il Canada sia la principale fonte di approvvigionamento, con un prezzo compreso tra 353 e 357 dollari alla tonnellata (al più 313,98 euro alla tonnellata Ndr), ma si prevede anche un carico che provenga dall'Australia e un altro dalla Turchia (o Russia/Kazakistan) a 345 dollari alla tonnellata (303,43 euro alla tonnellata Ndr)". Sempre secondo gli analisti della Commissione "Le spedizioni sono previste per l'1-15 maggio, il 16-31 maggio, il 1-15 giugno e il 16-30 giugno".
Si tratta a ben vedere di prezzi di sbarco del tutto simili alle quotazioni raggiunte dal frumento duro fino nazionale in Italia, segno che le piazze del Mediterraneo tendono ad uniformarsi sugli stessi valori. Ovviamente sul valore in euro gioca in negativo il fattore svalutazione del dollaro Usa, sul quale vengono negoziati i contratti.
Grano duro canadese, esportazioni in crescita del 59%
Le esportazioni canadesi di grano duro nella trentacinquesima settimana di campagna commerciale 2024-2025 sono state di 95mila e 200 tonnellate. Il totale stagionale è ora di 3,7 milioni di tonnellate, in aumento del 59% rispetto all'anno scorso. "Un terzo delle esportazioni settimanali di grano duro è stato spedito dal fiume San Lorenzo" scrivono gli analisti della Commissione.
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 16 aprile 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 315 euro alla tonnellata sui minimi ed a 320 euro sui massimi, stabile sul 9 aprile scorso, quando aveva registrato un calo di 7 euro sulla precedente seduta del 2 aprile scorso, quando si era verificato un altro calo di 8 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 26 marzo 2025. Dal 12 marzo scorso il cereale pastificabile sulla piazza di Foggia ha perso ben 22 euro alla tonnellata e al momento si ritrova ad un valore inferiore di 2 euro a quello conseguito l'8 gennaio scorso, quando era quotato su una forchetta pari a 317-322 euro alla tonnellata.
Dal 18 settembre 2024, quando le quotazioni di questo cereale a Foggia stazionavano su valori di 310-315 euro, al 16 aprile 2025 si rileva un recupero complessivo delle quotazioni pari ad appena 5 euro alla tonnellata.
Inoltre, le quotazioni di ieri del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 22 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 35 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 16 aprile 2025 perdite per 140 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 16 aprile 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 282 euro alla tonnellata sui minimi e 287 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 9 aprile scorso, quando si era verificato un calo di 4 euro sulla ancor precedente seduta del 2 aprile, quando si era verificato un altro calo di pari importo sulla ancor precedente seduta del 26 marzo scorso. Dal 19 marzo, il cereale pastificabile ha perso sulla piazza di Roma 11 euro alla tonnellata, mentre dall'8 gennaio al 16 aprile 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Roma è aumentato così di soli 2 euro alla tonnellata.
Tra il 3 luglio 2024 e il 16 aprile 2025, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 13 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 282-287 euro. Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 30 euro alla tonnellata sui minimi e di 35 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 16 aprile 2025 perdite pari a 123 euro alla tonnellata sui minimi e a 128 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 15 aprile 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, a 330 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, in calo di 5 euro sui minimi e 10 euro sui massimi sulla precedente seduta dell'8 aprile scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro solo sui minimi sul primo aprile.
A seguito dei recenti cali, il 15 aprile 2025 sulla piazza di Napoli il frumento duro fino è tornato a valori inferiori a quelli del 17 dicembre 2024 per 10 euro sia sui minimi che sui massimi. La quotazione di 330-335 euro del 16 aprile è inferiore di 30 euro a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 20 euro, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 15 aprile 2025 perdite pari a 135 euro sui minimi e 145 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
Alla Borsa Merci di Bari il 15 aprile 2025 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, è stato fissato a 310 euro alla tonnellata sui minimi ed a 315 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta dell'8 aprile scorso, quando aveva perso altri 9 euro sulla ancor precedente seduta del 1° aprile scorso, quando si era verificato un altro calo di 6 euro sulla precedente seduta del 25 marzo 2025. Al 15 aprile, complessivamente, il frumento duro fino su Bari ha perso ben 22 euro rispetto all'11 marzo 2025.
Il frumento duro fino sulla piazza di Bari tra il 7 gennaio e il 15 aprile 2025 ha visto una perdita di valore pari a 8 euro alla tonnellata. Al 15 di aprile 2025 si torna così agli stessi valori di 310-315 euro, che si erano mantenuti stabili dal 30 luglio al 17 settembre 2024. Dalla seduta di esordio del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 15 aprile 2025 sono stati invece bruciati 35 euro alla tonnellata di valore.
E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 39 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 15 aprile 2025 perdite pari a 135 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 15 aprile non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - è di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 15 aprile 2025 è stato quotato su valori di 320 euro sui minimi e 325 sui massimi, in diminuzione di 5 euro sulla precedente seduta dell'8 aprile scorso.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 15 aprile 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddiviso per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 319 euro alla tonnellata sui minimi e 329 euro sui massimi, in calo di 3 euro sulla precedente seduta dell'8 aprile scorso, quando si era verificato un altro calo di 3 euro su 1° aprile 2025. Dall'11 marzo questo frumento sulla piazza di Milano ha perso 14 euro alla tonnellata. Dal 7 gennaio al 15 aprile 2025 le quotazioni di questo cereale sono finite al di sotto di 1 euro alla tonnellata, rispetto ai valori di 320-330 euro rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Inoltre, i prezzi del 15 aprile 2025 risultano in calo di 26 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 15 aprile 2025 perdite pari a 96 euro alla tonnellata.
- Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 331 euro alla tonnellata sui minimi e 341 euro sui massimi, in calo di 3 euro sulla precedente seduta dell'8 aprile, quando si era verificato un altro calo di pari importo sulla ancor precedente seduta del 1° aprile 2025. Pur sopportando un calo di 14 euro tra l'11 marzo ed il 15 aprile, dal 7 gennaio al 15 aprile 2025 le quotazioni di questo cereale hanno guadagnato 6 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi del 15 aprile 2025 risultano in calo di 31 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite all'8 aprile 2025 pari a 99 euro alla tonnellata.
Il 15 aprile scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 320 euro alla tonnellata sui minimi e 329 euro sui massimi, in calo di 3 euro sulla precedente seduta dell'8 aprile scorso, quando si era verificato un altro calo di pari importo sulla ancor precedente seduta del 1° aprile 2025, quando era risultato stabile sulle precedenti sedute dal 4 febbraio scorso in avanti. Dal 7 gennaio scorso, questi frumenti risultano in parità sui minimi e diminuiti di 1 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 80 euro alla tonnellata sui minimi e 91 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 15 aprile 2025 a 352 euro alla tonnellata sui minimi e 367 euro sui massimi - risultano in calo di 15 euro sulla precedente seduta dell'8 aprile, quando avevano subìto un primo calo di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 1° aprile 2025, fino a quando si erano tenuti stabili sulle precedenti sedute dal 17 settembre 2024 in avanti, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 10 settembre 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 145 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 11 aprile 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 315 euro alla tonnellata sui minimi e a 320 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 4 aprile scorso, quando si era verificato un ribasso di 8 euro sulla ancor precedente seduta del 28 marzo, quando si era manifestato un altro calo di 7 euro sulla seduta del 21 marzo 2025.
Dal 10 gennaio scorso, quando il frumento duro fino ad Altamura era quotato 321-326 euro alla tonnellata, si registra - a causa dei recenti cali - una diminuzione complessiva all'11 aprile 2025 pari a 6 euro alla tonnellata. In pratica, con questo ultimo ribasso, i prezzi del 4 aprile 2025 tornano a quelli fissati il 13 settembre 2024, quando il frumento duro fino quotava 315-320 euro alla tonnellata. Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 32 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 35 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite all'11 aprile 2025 pari a 140 euro alla tonnellata.
L'11 aprile 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta per la ventiduesima seduta consecutiva non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 10 aprile 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 308 euro alla tonnellata sui minimi e 313 sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 3 aprile scorso, quando si era verificata una diminuzione di 4 euro sulla ancor precedente seduta del 27 marzo scorso, quando si era verificato un altro calo di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 20 marzo 2025. Tra il 9 gennaio ed il 10 aprile il frumento duro fino sulla piazza di Bologna ha così perso 7 euro alla tonnellata.
I valori del 10 aprile 2025 risultano in calo di 27 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 10 aprile 2025 pari a 112 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 16 aprile 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 7 ed il 14 aprile 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 16 aprile 2025, danno 9 piazze in calo e 4 stabili su 13 rilevate. Lo scorso 9 aprile erano state rilevate invece 11 piazze in calo e 2 stabili su 13 rilevate. Le ultime sei settimane consolidano la tendenza in atto di segno ribassista.
I cali sono diffusi in tutta la penisola, dalle piazze siciliane di Palermo e Catania - che perdono il 3,5% calando a 279,50 euro alla tonnellata di prezzo medio pagato al produttore e rilevate il 10 aprile - fino a Milano, passando per Bologna, Foggia e Bari. Resistono alla caduta dei prezzi solo le piazze di Matera, Ancona, Macerata e Perugia rilevate tutte il 14 aprile.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 16 aprile 2025
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 16 aprile 2025, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 302 euro alla tonnellata sui minimi e 307 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulle quotazioni del 9 aprile scorso.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 10 aprile 2025.
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