Dal 2013 a oggi gli oliveti della Puglia meridionale hanno dovuto fare i conti con il batterio Xylella fastidiosa che ha infettato oltre 6,5 milioni di alberi, soprattutto nella zona del Salento. La continua diffusione del patogeno ha avuto ripercussioni sull'ecologia della regione e sull'attività degli agricoltori dediti alla coltivazione dell'olivo.

L'Italia ha intrapreso varie iniziative di contrasto alla malattia, tra cui un piano da 300 milioni di euro, e si è concentrata sulla rimozione delle piante, sul reimpianto di varietà resistenti e sul rafforzamento della ricerca.

 

Nonostante gli sforzi fatti per il suo contenimento, la Xylella è arrivata anche in Francia, Spagna, Portogallo e ora desta una crescente preoccupazione in tutta l'Europa meridionale. Nella lotta al batterio risulta essere essenziale adottare pratiche agricole innovative, come l'irrigazione a goccia.

 

Xylella fastidiosa minaccia gli oliveti in Italia come pure in Francia, Spagna e Portogallo

Xylella fastidiosa minaccia gli oliveti in Italia come pure in Francia, Spagna e Portogallo

(Fonte foto: iStock)

 

L'implementazione di sistemi a goccia riduce l'umidità complessiva in oliveto e quindi evita l'instaurarsi di condizioni favorevoli alla sputacchina, principale insetto vettore della Xylella. L'irrigazione a goccia poi, favorisce lo sviluppo di olivi più vigorosi e quindi più resistenti alle malattie e alle condizioni meteorologiche avverse.

 

Irrigazione a goccia Rivulis in risposta agli stress in oliveto

Fino a pochi anni fa gli olivi, noti per la loro resilienza, hanno prosperato nel clima mediterraneo del centro-sud Italia. Tuttavia ultimamente con il cambiamento climatico, gli eventi meteo sono diventati meno prevedibili, le precipitazioni naturali sono più inaffidabili e dunque le piante di olivo subiscono stress idrici sempre più frequenti, risultando più vulnerabili a parassiti e a malattie come quella provocata da Xylella fastidiosa.

 

L'irrigazione a goccia rappresenta una soluzione efficiente per affrontare la scarsità di acqua e l'attacco di patogeni in olivicoltura. In particolare, l'uso di ali gocciolanti posate sul terreno o in subirrigazione garantisce sempre il giusto apporto di acqua alle radici senza aumentare eccessivamente l'umidità in oliveto, ostacolando la proliferazione delle popolazioni di sputacchina e riducendo il rischio di trasmissione di malattie tra gli olivi.

 

Le ali gocciolanti Rivulis apportano la giusta quantità di acqua senza aumentare eccessivamente l'umidità in oliveto

Le ali gocciolanti Rivulis apportano la giusta quantità di acqua senza aumentare eccessivamente l'umidità in oliveto

(Fonte foto: Rivulis)

 

Specializzata in microirrigazione, Rivulis fornisce soluzioni all'avanguardia per l'irrigazione a goccia negli oliveti. Tra queste, le ali gocciolanti D5000 PC e D5000 AS offrono una distribuzione dell'acqua uniforme e costante anche su terreni in pendenza o lunghe file, permettendo agli agricoltori di fare un uso efficiente dell'acqua e sostenere la salute degli olivi. Altre soluzioni indicate per l'olivicoltura sono le ali Rivulis Hydro PC e Hydro PCND, affidabili, resistenti all'usura in ambienti difficili e progettate per migliorare l'efficienza irrigua.

Leggi anche Le soluzioni Rivulis per la microirrigazione ad Eima 2024

Altre vie d'uscita? Riconversione, diversificazione e lavorazione

Per aiutare gli olivicoltori a reagire all'infezione di Xylella e adattarsi al cambiamento, il governo italiano incoraggia l'adozione di nuove tecniche di irrigazione, ma anche la riconversione degli oliveti e la diversificazione delle colture. Alcune cultivar di olivo resistenti, ma anche ciliegi e mandorli - meno sensibili alla Xylella - rappresentano valide alternative agli olivi coltivati fino ad ora.

 

Incentivi finanziari ad hoc supportano la transizione verso nuove coltivazioni, che risulta complessa anche dal punto di vista tecnico, per gli agricoltori profondamente attaccati alle pratiche tipiche dell'olivicoltura.

 

L'irrigazione a goccia è solo una delle pratiche implementabili per il contrasto della Xylella in oliveto

L'irrigazione a goccia è solo una delle pratiche implementabili per il contrasto della Xylella in oliveto

(Fonte foto: Rivulis)

 

Risultano fondamentali per il contenimento della sputacchina anche le lavorazioni del terreno quali arature, fresature, erpicature e trinciature, obbligatorie in alcune aree della Puglia fino al 15 aprile 2025.

 

Olivicoltura tra presente sfidante e futuro resiliente

Oggi le ripercussioni economiche dell'infezione da Xylella sono innegabili: il raccolto 2024-2025 dovrebbe produrre solo 224mila tonnellate di olive, il 32% in meno rispetto alla stagione precedente. Per ora il calo produttivo non ha condizionato particolarmente le esportazioni di olio d'oliva italiano che nel 2024 sono rimaste alte raggiungendo i 2,5 miliardi di euro (+45% rispetto all'anno precedente). Tuttavia, l'aumento dei prezzi dell'olio ha creato nuove sfide per produttori e consumatori.

 

Gli olivicoltori italiani, ancora alle prese con la lotta contro la Xylella, stanno imparando a bilanciare tradizione e innovazione. Con l'attività di ricerca e l'adozione di tecniche come l'irrigazione a goccia, la resilienza degli oliveti italiani può essere rafforzata.

 

Le soluzioni di Rivulis svolgono un ruolo chiave in questo percorso, aiutando gli agricoltori ad affrontare i cambiamenti in atto e a divenire più resilienti in futuro.

Il team dell'Azienda è a disposizione degli operatori per offrire le proprie competenze e fornire informazioni sui prodotti irrigui.