Rete Ideagri - nata per promuovere lo sviluppo dell'Isobus e delle soluzioni digitali sulle macchine agricole in Italia - è tornata a parlare di temi di grande attualità per il settore all'extended VT Day, organizzato il 9 luglio 2024 presso il Digital Automation Lab di Reggio Emilia.

 

Durante l'evento, il network formato da Fondazione REI, Argo Tractors, Cobo, Salvarani, Walvoil, Selvatici e ora XFarm Technologies ha puntato le luci sulla cyber security dei mezzi agricoli, sull'evoluzione dell'Isobus e sull'uso efficiente dei dati raccolti in campo.

 

Il VT Day 2024 - moderato da Alberto Rocchi di Walvoil - si è distinto per la presenza di diversi rappresentanti della meccanizzazione agricola: dai costruttori di trattori e implement ai produttori di componenti e sistemi digitali. Queste aziende, non aderenti a Ideagri, sono state maggiormente coinvolte nella discussione rispetto all'edizione precedente e hanno avuto la possibilità di verificare la compatibilità delle loro centraline con la piattaforma Fmis di XFarm Technologies, oltre che con i terminali Isobus dei principali marchi di trattori.

 

Tutti più sicuri con il Cyber Resilience Act

Oggi molti macchinari agricoli hanno sistemi digitali connessi con l'esterno. Se da un lato la connessione permette l'aumento dell'efficienza delle operazioni, dall'altro espone i mezzi al rischio di attacchi informatici da cui possono derivare danni economici.

Per responsabilizzare i produttori di dispositivi digitali e proteggere gli utenti finali, la Commissione europea ha elaborato il Cyber Resilience Act CRA che indica quali requisiti devono avere i device connessi per essere sicuri e non attaccabili. "Il CRA verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale a settembre 2024 ed entrerà in vigore a settembre 2027, lasciando il tempo alle aziende di adeguare i propri prodotti alla nuova normativa evitando il ritiro dal mercato e le sanzioni" spiega Alessio Bolognesi di FederUnacoma.

 

I trattori Mother Regulation dovranno sottostare al Cyber Resilience Act

I trattori Mother Regulation dovranno sottostare al Cyber Resilience Act

(Fonte foto: FederUnacoma)

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Dovranno rispettare il CRA le trattrici e le macchine operatrici, la cui produzione è disciplinata rispettivamente dalla Mother Regulation e dal Regolamento macchine.

"Se i trattori omologati in Mother Regulation devono senza dubbio sottostare al Cyber Resilience Act, per le macchine operatrici non è chiaro quale norma abbia la priorità, ma probabilmente prevale il CRA - specifica Bolognesi. La dichiarazione di conformità dei mezzi, stesa dal produttore dopo una valutazione della vulnerabilità basata sull'analisi dei rischi, verrà integrata nel fascicolo tecnico. Se un prodotto risulta critico e quindi suscettibile di attacchi, dovrà essere valutato da enti terzi".

 

Nella prima metà del prossimo anno dovrebbe uscire anche la norma ISO 24882, nuovo standard di riferimento utilizzabile per soddisfare i requisiti di sicurezza informatica descritti nel CRA. "Fino a settembre 2027 si può applicare o meno il Regolamento, ma il mio consiglio per le aziende, soprattutto per quelle che hanno molti prodotti connessi in catalogo, è di muoversi subito in modo da essere pronte all'entrata in vigore del CRA" prosegue Bolognesi.

Tra le imprese presenti all'extended VT day, Argo Tractors, Actia, Cobo, Topcon Agriculture e Trimble hanno già avviato l'adeguamento delle proprie soluzioni elettroniche. 

 

CRA, cosa cambia per i prodotti esistenti e l'Isobus?

Il Cyber Resilience Act si applica a tutti i prodotti dotati di sistemi digitali con connessione diretta o indiretta ad altri dispositivi o reti esterne, ma non riguarda i software open source, i ricambi realizzati dal costruttore del sistema digitale e i ricambi per prodotti legacy (dispositivi già adottati da sostituire perché ormai obsoleti, non supportati e non più in produzione, Ndr).

 

Ambiti di applicazione del Cyber Resilience Act e chiarimenti del Cema in arrivo

Ambiti di applicazione del Cyber Resilience Act e chiarimenti del Cema in arrivo

(Fonte foto: FederUnacoma)

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Ad oggi nel settore c'è ancora una certa confusione sul campo di applicazione del CRA. "Per fare chiarezza su quali prodotti rientrino nella nuova norma, il Cema sta definendo delle linee guida per il comparto con l'intenzione di inviarle alla Commissione europea a gennaio 2025" sottolinea Bolognesi.

Sicuramente i prodotti certificati pre CRA che risultano conformi ad altre legislazioni Ue sulla cyber security restano validi per 42 mesi dopo l'entrata in vigore della nuova norma. Tuttavia, se un prodotto connesso commercializzato in fase pre CRA subisce modifiche sostanziali, deve essere adeguato il prima possibile al Cyber Resilience Act.

 

Altra questione da chiarire è l'impatto del Cyber Resilience Act sull'Isobus. L'Aef farà un'attenta analisi dei sistemi Isobus che però si basano su componenti well tried e risultano sicuri dal punto di vista informatico.

"L'Aef valuterà anche la conformità al CRA delle soluzioni Tractor Implement Management TIM, anch'esse poco suscettibili di attacchi perché usano una connessione sicura basata su certificati. Questa infrastruttura è però difficilmente applicabile ad altre funzionalità Isobus e quindi gli attrezzi con elettronica connessa dovranno sicuramente essere sottoposti all'analisi dei rischi per stabilire la vulnerabilità informatica" spiega Bolognesi.

 

Aef: è ora di puntare sull'interoperabilità

Tenendo conto dell'esigenza di potenziare la sicurezza informatica dei sistemi digitali, l'Aef ha creato un nuovo team di esperti dedicato alla cyber security che si interfaccia con i project team al lavoro sulle funzionalità Isobus.

 

Principali focus attuali dei project team dell'Aef

Principali focus attuali dei project team dell'Aef

(Fonte foto: FederUnacoma)

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All'interno dell'Aef viene dedicata sempre più attenzione alle nuove funzionalità High Speed Isobus HSI, Wireless Infield Communication WIC, Agricultural Interoperability Network AgIN che permetteranno l'ulteriore sviluppo dell'interoperabilità tra le macchine agricole di diversi brand. L'obiettivo è facilitare il lavoro degli agricoltori che operano con flotte miste.

 

Al momento, i project team focalizzati su HSI, WIC, AgIN e anche su Autonomy AUT lavorano per definire soluzioni utili all'intero settore e contribuire alla stesura di linee guida tecniche da affiancare agli standard ISO. "FederUnacoma partecipa agli incontri di 2 project team dell'Aef e alle attività ISO per la creazione di nuovi standard" fa sapere Bolognesi. Actia e XFarm sono coinvolti nel team dedicato all'Agricultural Interoperability Network AgIN, mentre Argo Tractors partecipa all'Integration Group.

 

Funzionalità Isobus tra aggiornamenti e new entry

L'Aef prosegue anche lo sviluppo delle funzionalità Isobus già consolidate. A fine 2024 introdurrà l'Universal Terminal UT di terza generazione che sostituisce l'ormai datato UT di seconda generazione, contiene chiarimenti su alcune eccezioni e propone l'uso di un unico font sui terminali Isobus, indipendentemente dal proprietario.

 

Iter di rilascio della nuova funzione Isobus INFO

Iter di rilascio della nuova funzione Isobus INFO

(Fonte foto: Fondazione REI)

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"Pronta anche la nuova funzionalità INFO, il cui primo prototipo verrà testato all'Aef Plugfest 2024 il prossimo settembre. Basata su un’architettura server-client, INFO permette la lettura delle informazioni integrate sulla centralina consentendo il potenziamento della diagnostica. Adattare le centraline alla nuova funzionalità è abbastanza semplice dal punto di vista tecnico" precisa Andrea Pavesi di Fondazione REI.

 

Non finisce qui. È in fase di sviluppo la funzionalità TIM 2 che prevede, tra le altre novità, il controllo dell'inclinazione degli attrezzi anteriori e posteriori, mentre è atteso per il 2025 il nuovo Task Controller con modifiche del Peer control, in altre parole della comunicazione tra i sensori posizionati anteriormente ai trattori e il Task Controller responsabile del controllo degli implement posteriori.

 

Mezzi agricoli comunicanti, fonti inesauribili di dati

I macchinari con tecnologia Isobus e connessione in rete sono stati al centro anche degli interventi di XFarm Technologies, nuovo partner di Ideagri.

"Se è vero che servono dati per tracciare tutte le operazioni di una filiera e valutarne l'impatto ambientale, tali dati possono essere raccolti in modo efficiente solo con mezzi agricoli, stazioni meteo e sensori di campo connessi in cloud. La digitalizzazione delle filiere agricole dipenderà dalla convergenza tra il mondo della meccanizzazione e quello dei sistemi di monitoraggio" afferma Giacomo Luddeni di XFarm Technologies.

 

Gli agricoltori dispongono delle macchine adatte per raccogliere i dati, ma poi spesso non li valorizzano

Gli agricoltori dispongono delle macchine adatte per raccogliere i dati, ma poi spesso non li valorizzano

(Fonte foto: XFarm Technologies)

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Oggi molti agricoltori usano trattrici e attrezzature con soluzioni digitali, ma pochi sono in grado di valorizzare l'enorme quantità di dati provenienti dalle macchine, in primo luogo perché non è facile orientarsi tra le molteplici piattaforme di gestione disponibili.

 

"L'obiettivo del nostro lavoro è selezionare e sfruttare al meglio i dati per offrire agli operatori modelli predittivi, sistemi di intelligenza artificiale e gemelli digitali del campo utili ad aumentare l'efficienza delle attività agricole. Inoltre, le aziende che collaborano con noi possono raccogliere in automatico e gestire i dati agronomici e i dati macchina su un'unica applicazione" aggiunge Andrea Mazzocchi di XFarm Technologies.