Agrilevante 2023 si è svolta sotto un sole estivo che ha acceso i riflettori sulla meccanizzazione agricola, sul patrimonio tecnologico con cui è possibile rispondere alle sfide della produttività, della sostenibilità della cooperazione tecnica, dell'economia e della politica.
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Una manifestazione che centra il bersaglio
Un'edizione, quella del 2023, che ha registrato il record storico di visitatori - ben 94.900, un numero che supera del 18% quello raggiunto nell’ultima edizione dell’ottobre 2019 prima della pausa dovuta alla pandemia - con operatori da 60 paesi, oltre 50 convegni e 1.200 incontri d’affari riservati alle delegazioni estere dell’Agenzia ICE.
Guarda la fotogallery, oltre 5mila i modelli esposti dalle 350 case costruttrici che hanno preso parte ad Agrilevante 2023
Nei 4 giorni della rassegna, a cui hanno partecipato 350 case costruttrici di macchine e tecnologie per colture seminative, per le colture specializzate, per la zootecnia e per le bioenergie - delle quali 50 estere provenienti da 20 Paesi - sono stati molti anche i visitatori esteri arrivati a 4.050, in crescita del 14% sull’edizione precedente.
Mediterraneo ombelico del mondo
"Agrilevante - ha dichiarato in conferenza stampa Simona Rapastella, direttore generale di FederUnacoma, l'ente organizzatore della Fiera -, vuole essere una piattaforma per tutta l'area del Mediterraneo.
Nasce nel 2009 e diventa presto un punto di riferimento e confronto non solo per la regione che ci ospita ma per tutta l'area del bacino Mediterraneo. I livelli di sviluppo dei vicini Balcani, dell’Europa meridionale, del medio oriente, del nord Africa e dell’Africa sub sahariana, presentano diversi livelli di sviluppo e il sistema delle relazioni commerciali sempre maggiore, candida il Mediterraneo ad essere l'area di transito verso le economie africane e asiatiche".
Conferenza stampa di apertura di Agrilevante 2023. Da sinistra Gaetano Frulli, Mariateresa Maschio e Simona Rapastella
(Fonte foto: Agronotizie)
Le principali sfide che interessano quest'area, "vanno associate agli eventi congiunturali e alle variabili capaci di accelerare o rallentare significativamente il processo di meccanizzazione agricola", ha chiarito sempre in conferenza stampa Mariateresa Maschio, presidente neoeletta di FederUnacoma. "Tra le più importanti - ha proseguito - i costi delle materie prime, la dinamica inflattiva che comporta un aumento del prezzo delle macchine agricole tale da frenare gli acquisti e l'aumento dei tassi d'interesse recentemente deciso dalla Banca Centrale europea che rischia di essere un ulteriore freno agli investimenti".
Ecco allora che l'area mediterranea rappresenta un polo strategico dell'agricoltura mondiale rappresentando un laboratorio dell'eccellenza in campo agricolo. "Occorre - chiosa la presidente - un impegno dei paesi a destinare maggiori risorse ai programmi di sviluppo della meccanizzazione, ai progetti di disseminazione delle conoscenze in campo agromeccanico, di istruzione e formazione professionale".
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"L’agricoltura è la storia della nostra regione. E da qui dobbiamo costruire il nostro futuro e dobbiamo essere capaci di spingere i nuovi giovani imprenditori a studiare e a specializzarsi in questo settore che oggi rappresenta un aggregato di prodotti e tecniche produttive di altissima specializzazione tecnologica", sostiene il presidente della Nuova Fiera del Levante, Gaetano Frulli. "Aver riportato in Nuova Fiera del Levante un appuntamento così importante come Agrilevante - ha aggiunto Frulli - è stata una scelta strategica e lo sarà per un lungo periodo".
Giovani + competenza = la linfa dell'agricoltura
E, a proposito di giovani, grande è stato il successo dell'Area Desk allestita da FederUnacoma. Alle giornate formative hanno partecipato più di 400 studenti degli istituti agrari di Puglia, Basilicata e Calabria. Presenti anche 2 simulatori per fare esperienze di guida.
"Molti dei giovani che abbiamo incontrato in fiera – afferma l’associazione dei costruttori FederUnacoma – sono attratti dalla sicurezza di uno sbocco lavorativo, visto che le aziende agricole hanno sempre più bisogno di operatori specializzati, specie se esperti nella digitalizzazione delle operazioni colturali e nelle attività di precision farming".
Lorenzo Iuliano, ingegnere del servizio tecnico FederUnacoma durante uno dei tanti eventi che si sono svolti nell'Area Desk
(Fonte foto: Agronotizie)
L’impiego di macchinari di ultima generazione, in particolare delle tecnologie di automazione, richiede competenze verso le quali sono proprio i giovani a dimostrare maggiore disponibilità.
"Nell’area Desk gli studenti hanno potuto provare un simulatore che riproduce buona parte delle situazioni nelle quali ci si può trovare quando si conduce un mezzo agricolo in campo aperto. Molte delle funzioni operative delle macchine - spiega Iuliano - sono oggi gestite attraverso uno schermo digitale, simile al touch screen di un tablet. Ai ragazzi - prosegue Iuliano - abbiamo fatto provare il capovolgimento in assoluta sicurezza, grazie alla presenza di un simulatore, per mostrare come i dispositivi di sicurezza di nuova concezione possono ridurre e spesso eliminare le conseguenze di tali incidenti".