Sul mercato internazionale del grano duro pastificabile i prezzi Fob del Cwad di prima qualità tornano ad aumentare al Lawrence Market di Toronto, sia per i contratti in dollari Usa che per quelli in eurovaluta, stessa tendenza si registra nei porti dei grandi laghi, dove pervengono i carichi di frumento dalla provincia canadese del Saskatchewan, con prezzi Fob sostenuti da un aumento di valore degli export basis maggiore del calo del prezzo all'ingrosso all'esportazione sulla piazza di Rosetown. Stabile invece il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dai porti del Golfo del Messico e proveniente dalle aree produttive degli Usa. Si registra un nuovo crollo invece dell'Indice sui Future del Durum alla Borsa di Chicago, pervenendo sui valori più bassi degli ultimi tre mesi.


L'America ha ormai portato a termine le semine mentre in Europa è in corso la mietitura più temuta degli ultimi anni: iniziano a manifestarsi i temuti danni da siccità maggiori delle attese sia in Puglia che in Sicilia, dove nelle Madonie non c'è memoria di un mese di giugno senza mietitura.

 

In Italia intanto i prezzi all'origine sondati da Ismea sono fermi, ma si segnalano ribassi a Bari e Napoli. Mentre la campagna commerciale 2023-2024 si avvia al termine, le borse merci che non quotano il cereale pastificabile nazionale aumentano: a Bari e Foggia della scorsa settimana si aggiungono Roma, Milano e Altamura. Restano ancora in quotazione Napoli, con un ribasso di 10 euro alla tonnellata, e Bologna, stabile sui valori delle scorse settimane. A Milano quotati i grani duri esteri comunitari e non comunitari: calano di 5 euro alla tonnellata, stessa perdita assegnata al Canadese 1 a Bari, che invece resta stabile ad Altamura.

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Su tutto cala la minaccia di nuovi e massicci sbarchi di grano duro dalla Turchia, che è attesa approfittare della oggettiva scarsità di prodotto nazionale che si prospetta in Italia.


Noli, il Baltic Dry in calo

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 12 giugno 2024 - è aumentato di circa lo 0,3% a 1.836 punti, invertendo un calo di quasi il 3% nella sessione precedente. Il recupero di ieri non impedisce però di registrare un calo di 16 punti sul 5 giugno scorso (-0,86%). Dal 15 maggio scorso, quando stazionava ancora a 1.889 punti, l'indice ieri ha incrementato le perdite fino a 53 punti, mentre la perdita una settimana fa sulla medesima data si era ridotta a 37 punti.

 

La volatilità del Baltic a questo punto non pare sia stata messa a freno, anche perché dai 2.419 punti del 18 marzo 2024 - valore massimo degli ultimi mesi - l'indice registra comunque ieri ancora un arretramento di ben 583 punti (-24,10%). L'indice - al 12 giugno 2024 - su base annuale guadagna ora il 70,95% contro un ben più alto 82,28% registrato il 5 giugno scorso.

 

Positiva ieri invece la performance dell'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: è balzato del 3,2% a 1.864 punti, guadagnando ben 162 punti sui 1.702 del 5 giugno scorso (+9,52%) e portandosi su un livello superiore a quello del 29 maggio scorso, quando era attestato a 1.762 punti.
 
Questo calo del Baltic non trova però ulteriori riscontri, anche se resta vero che "Baltic Dry è diminuito di 263 punti o del 12,56% dall'inizio del 2024, secondo la negoziazione su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa merce" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 12 giugno 2024, che segnala la forte riduzione delle perdite da inizio anno.

 

Inoltre, la stessa fonte conferma che il mercato è destinato a riprendersi, tanto che "Si prevede che il Baltic Exchange Dry Index venga scambiato a 1.908,65 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che venga scambiato a 2.219,56 tra 12 mesi". Numeri uguali a quelli della previsione della scorsa settimana, ma che comunque confermano un'aspettativa rialzista del mercato su questo indice.


Chicago, Future Durum Wheat Index -2,32%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti l'11 giugno 2024 è nuovamente caduto a 732,58 punti (poco più di 7,32 dollari per buschel), diminuendo di ben 17,42 punti sul 4 giugno scorso (-2,32%), quando era attestato a 750,00 punti (7,50 dollari per bushel esatti), ed aveva segnato una prima perdita di ben 16,00 punti sul 28 maggio 2024 (-2,08%), quando era attestato a 766,00 punti (7,66 dollari per bushel esatti).

In pratica nel giro di due settimane si è registrata la peggiore perdita degli ultimi tre mesi pari a 33,42 punti (-4,36%) e al contempo - sullo stesso lasso di tempo - si è raggiunto il livello di prezzo più basso.

 

Tale crollo non fa che confermare ulteriormente la spirale ribassista avviata lo scorso anno e seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre 2023 si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale è in perdita di 171,92 punti (-19%).

 

Inoltre, la quotazione dell'11 giugno è pari a 248,86 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 12 giugno 2024, in ulteriore diminuzione di 4,34 euro alla tonnellata rispetto ai 253,20 euro della quotazione del 4 giugno valorizzata al cambio del 5 giugno 2024.

 

La lieve fluttuazione del cambio, che ha visto una rivalutazione della divisa a stelle e strisce contro euro - pur rimanendo sempre intorno agli 0,92 centesimi di euro per un dollaro Usa - ha fatto sì che la diminuzione del valore dell'indice in euro è spiegata solo per poco più di un terzo dal calo della quotazione in moneta Usa, che è stata così neutralizzata per poco meno di due terzi dal rafforzamento della divisa americana.

 

Prezzi Fob in aumento in Canada

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 10 giugno 2024 il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi è di 530,18 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 4,34 dollari canadesi sulla quotazione di 525,84 dollari del 3 giugno scorso, quando invece si era rivelato stabile sul 27 maggio 2024.

 

Il prezzo Fob esitato il 10 giugno supera di misura quello del 13 maggio scorso, quando con 527,21 dollari canadesi alla tonnellata si era registrato un aumento di ben 48,26 dollari canadesi rispetto ai 478,95 dollari raggiunti il 6 maggio 2024.
Il balzo in avanti di un mese fa a questo punto si consolida tanto che il prezzo Fob del 10 giugno si avvicina moltissimo ai 530,63 dollari del 12 febbraio 2024, quotazione poi scalzata dai successivi ribassi.


La quotazione del 10 giugno, valorizzata in eurovaluta al cambio del 12 giugno 2024, è pari a 357,53 euro alla tonnellata, in aumento di 4,08 euro alla tonnellata sulla quotazione del 3 giugno valorizzata in euro il 5 giugno scorso a 353,45 euro alla tonnellata.

 

Tale aumento in euro, ben maggiore in termini percentuali rispetto a quello in dollari canadesi, è comunque spiegato per oltre il 70% dall'incremento del valore del prezzo Fob in valuta canadese e per un quasi il 30% da una pur lieve rivalutazione della divisa canadese, pure rimasta intorno agli 0,67 euro per un dollaro canadese.

 

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 5 giugno scorso, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al Lawrence Market di Toronto è stato di 360 dollari Usa e di 331 euro alla tonnellata, registrando così sulle quotazioni rilevate dalla Commissione il 29 maggio aumenti di 10 dollari per i contratti stipulati in dollari Usa - che erano diminuiti di pari importo nella settimana precedente - e di 9 euro alla tonnellata per quelli denominati in eurovaluta - che erano diminuiti di 10 euro nella settimana precedente.

 

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 5 giugno 2024 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 65 dollari e 62 euro alla tonnellata.

 

Prezzo Fob Usa resta stabile

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates il 7 giugno 2024 il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dal Golfo del Messico con consegna giugno-luglio 2024 è di 386 dollari Usa alla tonnellata, stabile sulle precedenti quotazioni dal 10 maggio scorso in avanti.


Come è noto, è uscita di scena la quotazione in partenza dai porti dei grandi laghi, indicata fino al 3 maggio scorso a 351 dollari Usa, ma con un regime di costi sicuramente inferiore a quello dei porti più meridionali degli Usa sull'Atlantico. Sul Northern Durum si registra, in ogni modo, un aumento di 35 dollari Usa alla tonnellata. E comunque questo prezzo non supera i 395 dollari Usa raggiunti dal prezzo Fob del Northern Durum tra il 26 gennaio e l'8 marzo 2024, con partenza dai porti dei grandi laghi e consegna ad aprile 2024.


La quotazione del 7 giugno 2024 del Northern Durum valorizzata al cambio del 12 giugno 2024 è pari a 356,67 euro alla tonnellata, in aumento di 2,01 euro alla tonnellata sulla quotazione del 31 maggio 2024 del Northern Durum valorizzata al cambio del 5 giugno 2024, pari a 354,66 euro alla tonnellata.

 

Vista la stabilità del prezzo Fob in dollari Usa, tale aumento di prezzo in euro riflette solo l'apprezzamento della divisa a stelle e strisce intervenuta tra il 5 ed il 12 giugno 2024, che pure è rimasta intorno agli 0,92 euro per un dollaro Usa.

 

Canada, prezzi all'ingrosso in ulteriore calo

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 10 giugno scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 356,42 dollari canadesi alla tonnellata, accusando una ulteriore flessione di ben 11,02 dollari canadesi sui 367,44 dollari dello scorso 3 giugno 2024, quando si era avvertita una flessione di ben 9,18 dollari canadesi sul 27 maggio scorso, quando tale prezzo si era attestato a 376,63 dollari canadesi alla tonnellata, in netta perdita di ben 36,74 dollari canadesi rispetto all'ultima quotazione disponibile del 13 maggio 2024, quando questo valore era stabile a 413,37 dollari alla tonnellata.

 

In pratica, tra il 6 maggio ed il 10 giugno 2024 il prezzo di acquisto all'ingrosso sulla piazza di Rosetown ha subìto una perdita complessiva di 56,95 dollari canadesi alla tonnellata (-13,77%).


Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha comunque perso ben 158,00 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore del 10 giugno 2024 del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 167,37 dollari canadesi.

 

Il 10 giugno scorso gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti dei grandi laghi, sono stati calcolati in 173,76 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore e notevole aumento di ben 15,36 dollari canadesi rispetto ai 158,40 dollari canadesi alla tonnellata del 3 giugno scorso, che pure erano in ulteriore vistoso aumento di ben 9,18 dollari canadesi rispetto ai 149,22 dollari registrati il 27 maggio 2024.

 

Tra il 6 maggio ed il 10 giugno gli export basis sono aumentati di 108,18 dollari canadesi alla tonnellata, passando dai 65,58 dollari canadesi del 6 maggio ai 173,76 del 10 giugno 2024.


Pertanto, l'aumento del prezzo Fob a 530,18 dollari canadesi alla tonnellata è spiegato da un incremento dei costi di trasporto interni canadesi superiore alla diminuzione del prezzo all'ingrosso all'esportazione.


E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 10 giugno è di 369,28 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 7,35 dollari canadesi alla tonnellata sul valore di 376,63 dollari canadesi alla tonnellata registrato il 3 giugno scorso, quanto si era verificato un altro calo di 10,28 dollari canadesi rispetto ai 386,91 dollari al 27 maggio scorso.


Rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si riduce così di 17,72 dollari. Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite si portano al 10 giugno a 135,58 dollari canadesi alla tonnellata.


Infine, il 10 giugno, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a settembre 2024 - risulta essere di 348,61dollari canadesi alla tonnellata. Si tratta della sesta quotazione proiettata sulla campagna commerciale 2024-2025 e subisce un lieve calo di 1,19 dollari canadesi sul prezzo medio di 349,80 dollari canadesi alla tonnellata rilevato il 3 giugno scorso, quando invece si era registrata stabilità sul 27 maggio 2024. Dal 25 settembre 2023, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite al 10 giugno salgono a 156,53 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Canada, semine concluse

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 10 giugno scorso "La semina del grano duro in Canada è essenzialmente conclusa. La semina in Alberta è completa al 99% e nel Saskatchewan al 95%". 

Il rapporto inoltre sottolinea come "le esportazioni di grano duro canadese sono state di 28mila e 100 tonnellate nella quarantaquattresima settimana di campagna commerciale 2023-2024 per un totale stagionale di 3,1 milioni di tonnellate. Le esportazioni effettive rimangono al passo con i 3,2 milioni di tonnellate di esportazioni previste dal ministero dell'Agricoltura del Canada".

 

Grano da Turchia e Russia

Secondo il rapporto, "la Turchia aveva precedentemente vietato le esportazioni di grano e farina di grano duro macinato da grano di produzione nazionale. Ora consentirà l'esportazione utilizzando licenze Tmo in un modo 'controllato'". Sembrerebbe quindi una sorta di rafforzamento del sistema delle aste, utilizzate fino ad ora in via eccezionale.

 

Tale notizia sembra confermare le indiscrezioni giornalistiche trapelate dalla Russia, dove il raccolto di grano duro sarebbe stato gravemente danneggiato dalla siccità. Peraltro sono tassate dalla Ue con il dazio maggiorato di 95 euro alla tonnellata anche le importazioni indirette da Russia e Bielorussia. C'è da attendersi che la Turchia possa continuare ad esportare il proprio grano duro in quantitativi significativi. Peraltro a prezzi non certo alti, anche considerando l'ultimo prezzo d'asta, aggiudicato a Casillo per un valore corrente di circa 338 euro alla tonnellata.

 

Siccità in Italia, danni superiori alle attese

Giungono notizie molto preoccupanti, a borse merci che ancora non quotano il grano duro, dai principali areali di produzione in Italia. Secondo Cia Sicilia Orientale, nell'area delle Madonie, su centinaia e centinaia di ettari, gli agricoltori hanno rinunciato alla trebbiatura del grano duro, poiché la siccità è stata talmente severa da non permettere alle piante di crescere per più di 30 centimetri di altezza e senza spiga. In molte zone della Puglia, in particolare nella provincia di Foggia, dove invece la trebbiatura del grano duro è in corso, si registrano sovente rese per ettaro anche di soli 17 quintali per ettaro. Condizioni di scarsità che - oggettivamente - molto probabilmente non potranno fare altro che incoraggiare le importazioni.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 12 giugno 2024 - non ha quotato il grano duro fino nazionale per la seconda seduta consecutiva, in attesa di poter quotare il raccolto in corso di esecuzione ormai da tre settimane. Ultime quotazioni della mietitura 2023 sono pertanto quelle del 29 maggio scorso, quando il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 29 maggio 2024 perdite per 105 euro alla tonnellata. Tali prezzi risultano essere maggiori di 10 euro delle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 12 giugno 2024 - non ha quotato il grano duro fino nazionale. Pertanto le ultime quotazioni del cereale pastificabile nazionale, mietitura 2023, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, sono quelle del 5 giugno 2024. Questi i prezzi che furono assegnati: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 5 giugno 2024 perdite pari a 93 euro alla tonnellata. E i valori registrati il 5 giugno sulla piazza romana si mostrano inferiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 7 euro sui minimi e di 2 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 11 giugno 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%. Sono stati assegnati prezzi di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 4 giugno scorso, quando si era verificato un altro calo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 28 maggio scorso, quando invece i prezzi erano rimasti ancora stabili sulle precedenti sedute dal 23 aprile 2024 in avanti.


Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al'11 giugno perdite pari a 115 euro alla tonnellata sui minimi e 125 euro sui massimi.
L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati l'11 giugno 2024 risultano in parità sugli ultimi della mietitura 2022 sui minimi e in diminuzione di 10 euro sui massimi.


Il frumento duro Turco-Russo al 13% di proteine, dal 9 aprile scorso non è più quotato. L'ultima quotazione risale al 26 marzo scorso, quando era rimasto stabile sui valori raggiunti nella precedente seduta, confermandosi a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Questo cereale d'importazione dal 16 gennaio aveva perso complessivamente 55 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari l'11 giugno 2024 si è riunita la Commissione Cereali, che non ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale per la seconda seduta consecutiva, in attesa del nuovo raccolto.

 

Pertanto, le ultime quotazioni del cereale pastificabile nazionale, mietitura 2023, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa sono quelle del 28 maggio 2024. Questi i prezzi che furono assegnati: 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi.


Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 28 maggio perdite pari a 96 euro. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 28 maggio 2024 si presentano maggiori di 14 euro alla tonnellata sui minimi e di 4 euro sui massimi.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine l'11 giugno è stato fissato a 404 euro alla tonnellata sui minimi ed a 409 euro sui massimi, prezzi in calo di 5 euro alla tonnellata sul 4 giugno scorso, quando si era registrata un'ulteriore flessione di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 28 maggio 2024, quando invece si era registrata stabilità sui valori del 21 e 14 maggio 2024. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono in perdita di 111 euro alla tonnellata.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano l'11 giugno 2024 non ha quotato il grano duro fino nazionale, pertanto le ultime quotazioni del frumento duro nazionale della mietitura 2023 - alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento - sono quelle del 4 giugno 2024, eccole suddivise per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 347 euro alla tonnellata sui minimi e 357 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 4 giugno perdite pari a 68 euro alla tonnellata. I valori del 4 giugno 2024 risultano più bassi di 3 euro sui minimi e più alti di 2 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 362 euro alla tonnellata sui minimi e 372 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 4 giugno pari a 68 euro alla tonnellata. I valori del 4 giugno 2024 risultano maggiori di 8 euro sui minimi e 13 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

 

L'11 giugno scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, valori in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 4 giugno 2024.

 

Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 55 euro alla tonnellata sui minimi e 65 euro sui massimi. Si tratta di valori inferiori di 10 euro alla tonnellata sui minimi e 5 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno 2023. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.

 

Risultano in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta anche i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, l'11 giugno 2024, sono stati quotati 410 euro alla tonnellata sui minimi e 425 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 87 euro alla tonnellata.


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 7 giugno 2024, quando non è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale. L'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri risale al 31 maggio 2024. Su questa piazza il cereale pastificabile era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.


Dal 15 dicembre 2023 all'ultima seduta del 31 maggio scorso il cereale pastificabile su questa piazza ha perso 29 euro alla tonnellata. Dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano comunque perdite al 31 maggio 2024 di 105 euro alla tonnellata. I valori del 31 maggio 2024, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, si presentano in rialzo di 8 euro sui minimi e 10 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno: 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Nella seduta del 7 giugno 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 409 euro alla tonnellata sui minimi ed a 412 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 31 maggio, quando invece aveva subìto un calo di 8 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 24 maggio scorso, quando invece si era rilevata stabilità sulle precedenti sedute del 17 e 10 maggio 2024. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 115 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 6 giugno scorso quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 9 maggio 2024 in avanti, quando invece si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 2 maggio 2024.

 

Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 85 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura 2023 registrati il 6 giugno 2024 sono minori di 5 euro di quelli già fissati l'8 giugno 2023, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, attestati a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 12 giugno 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea tra il 3 ed il 10 giugno 2024 e monitoratati da AgroNotizie® ieri, 12 giugno 2024, presentano su base settimanale 11 piazze stabili su 13 osservate. Con questa rilevazione salgono a sette le settimane consecutive con prezzi stabili o prevalentemente stabili. E in questa occasione si presentano due cali - a Napoli ed a Bari, mentre si segnala l'uscita dalle rilevazioni Foggia.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 12 giugno 2024
(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato ieri, 12 giugno 2024: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 330 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, stabile sulle precedenti rilevazioni dal 24 aprile 2024 in avanti.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo del 6 giugno 2024.

 

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