Diamo la solita sbirciata ai mercati.

Parliamo della produzione cerealicola dell'Unione Europea. In questa stagione ha avuto nel complesso un ribasso dell'1,65% per effetto delle forti piogge in Francia e Germania (che hanno inciso sulla produzione di grano) e dell'estate bollente nell'Est Europa (con ripercussioni sulle rese di mais). Gli unici dati positivi provengono dalla Spagna, beneficiata da un inusuale clima favorevole.

 

Le maggiori flessioni produttive si sono realizzate per il grano che, rispetto allo scorso anno, perde il 10%, passando da 135 a 122 milioni di tonnellate. Le cattive condizioni meteo del centro Europa hanno inoltre causato basse rese proteiche e alti tassi di aflatossine.

 

L'importazione Ue di grano dovrebbe però essere minore per effetto della maggior autosufficienza della Spagna. Con tutta probabilità l'Ucraina continuerà ad essere il maggior fornitore di grano dell'Ue, visto il protrarsi dell'esclusione del Paese dai meccanismi comunitari di salvaguardia di mercato per i malaugurati motivi bellici.

Oggi, dopo la sospensione delle iniziative delle Nazioni Unite (Black Sea Grain), il grano ucraino viene trasportato via treno attraverso la Moldavia, oppure con trasporti navali sotto costa verso Romania e Bulgaria. Per l'esportazione di grano si conferma un dato interessate: oggi è la Romania il maggiore esportatore dell'Unione e sorpassa la Francia, per decenni leader incontrastato.

La Francia ha oggi problemi politici con l'Algeria e tende ad essere sostituita in questo importantissimo paese importatore appunto dalla Romania oltre che dalla Bulgaria e dalla Russia. 


In decrescita anche la produzione di mais (da 58 milioni di tonnellate da 61,9 milioni dell'anno precedente) – anche qui qualche problema di aflatossine nel Centro Europa. Da notare che il consumo di mais in Europa è visto in declino: il mais viene spesso sostituito dall'orzo (il cui consumo è in buon aumento) in paesi quali l'Olanda, la Germania e l'Austria. 
L'Italia, la Spagna, il Portogallo e l'Olanda rimangono importatori rilevanti: i maggiori arrivi sono previsti oltre che dall'Ucraina anche da Brasile e Usa.