Il premio Nobel per la pace è stato assegnato al World food programme (Wfp), il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite. L'annuncio è giunto direttamente da Oslo, la capitale norvegese che ospita la cerimonia dei Nobel. La motivazione parla dell'impegno del Programma nel contrasto alla fame nel mondo.

Secondo il Comitato del Nobel il Wfp ha meritato il premio "per gli sforzi nel contrastare la fame, per il contribuito nel migliorare le condizioni di pace nelle aree interessate da conflitti e per essere determinante negli sforzi di prevenzione delle guerre che sfruttano la fame come arma". In base ai dati rilanciati dal Comitato nell'ultimo anno ha aiutato quasi 100 milioni di persone in 88 paesi, vittime di fame e insicurezza alimentare. Nel 2019 sono state 139 milioni le persone a soffrire a causa di malnutrizione, il numero più elevato degli ultimi anni.

La decisione di assegnare il premio Nobel per la pace al Programma alimentare mondiale - scrive il Wfp su Twitter ringraziando e sentendosi 'onorato' della decisione -  è "un potente promemoria per il mondo che la pace va di pari passo con 'zero fame'".

 

"La pandemia di coronavirus ha contribuito a un forte aumento del numero di vittime della fame nel mondo. In paesi come Yemen, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Sud Sudan e Burkina Faso, la combinazione di conflitto e pandemia ha portato a un drammatico aumento del numero di persone che vivono sull'orlo della fame - si legge nelle motivazioni del comitato - di fronte alla pandemia, il Wfp ha dimostrato un'impressionante capacità di intensificare i propri sforzi. Come ha affermato la stessa organizzazione, 'fino al giorno in cui avremo un vaccino medico, il cibo è il miglior vaccino contro il caos'". Il comitato del Nobel ha messo in evidenza l'importanza per tutti i paesi di sostenere finanziariamente il Wfp poiché è "un obbligo per tutti gli Stati del mondo assicurare che le persone non muoiano di fame". Gli organizzatori del premio hanno aggiunto: "Non risolveremo il problema della fame finché non metteremo fine ai conflitti armati nel mondo".

Il Wfp fu fondato nel 1961. Il direttore del Programma di aiuto alimentare degli Usa George McGovern propose alla conferenza della Fao di creare un programma di distribuzione alimentare. Il Wfp venne costituito nel 1962 dalla Fao e dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per tre anni su base sperimentale. Nel 1965 il programma venne ratificato. Il Programma alimentare mondiale è un'agenzia che dipende dalla Fao, l'istituto Onu con sede a Roma, che è anche la sede del programma, e che si occupa di agricoltura e lotta alla fame.

I numeri dell'agenzia: ogni giorno ci sono 5mila camion, venti navi e novantadue aerei del Wfp in movimento per fornire cibo e altri tipi di assistenza a chi ne ha più bisogno; ogni anno, vengono distribuiti circa 15 miliardi di razioni alimentari, a un costo stimato di 31 centesimi di dollari a razione. Il Wfp riesce a fornire risposte eccellenti alle emergenze, ed in grado di ottenere risultati rapidi e su larga scala nei contesti più difficili. Le sue attività si concentrano infatti nell'assistenza d'emergenza, nel soccorso e nella ricostruzione, nello sviluppo e nelle operazioni speciali. Due terzi dei suoi interventi si svolgono in paesi colpiti da conflitti, dove il rischio per le popolazioni di essere denutrite è tripla rispetto ai paesi in pace.