I punti saldi del regolamento
La nuova legislazione Ue prevede prima di tutto che i controlli riguardino tutta la catena produttiva agroalimentare (dai mangimi agli alimenti, la salute e il benessere degli animali, la sanità delle piante e i prodotti fitosanitari, i prodotti Igp, il biologico e le Indicazioni di origine) e che siano basati sul principio della prevenzione del rischio.
Priorità inoltre al contrasto massiccio delle frodi, a standard più elevati per l'import di capi da allevamento da paesi terzi e maggior potere di intervento da parte della Commissione europea.

A questo link è possibile consultare il testo definitivo del regolamento europeo.

Un sistema di controllo europeo
L'obiettivo della nuova legislazione è creare un sistema di controllo completo ed efficace lungo tutta la filiera agroalimentare, dagli alimenti ai mangimi, dai pesticidi all'Indicazione geografica protetta (Igp), integrato a livello europeo; mentre oggi le competenze sono soprattutto nazionali.

Controlli aggiuntivi nazionali
Le autorità nazionali potranno continuare ad eseguire regolari controlli a sorpresa in tutti i settori coinvolti, con sanzioni più severe in caso di frode o irregolarità compiute nel territorio europeo.

Tutela animali
Il nuovo regolamento punta anche a migliorare la qualità della salute e del benessere degli animali nel caso di capi di bestiame importati da paesi terzi o spostati da un paese europeo all'altro.

Lo scandalo della carne di cavallo
L'impeto a cambiare le regole europee è nato dallo scandalo che nel 2013 vide, a seguito di controlli condotti su cibi a base di carne bovina, venir trovate tracce di carne di cavallo in alcuni campioni addirittura fino al 100%. 

Cifre del mercato agroalimentare europeo
La catena alimentare europea vale all'incirca 750 miliardi di euro l'anno e impiega 48 milioni di lavoratori in 17 milioni di società, fatto che ne fa la seconda industria agroalimentare del mondo.

I prossimi passi
L'ok del Parlamento europeo rappresenta l'ultimo passaggio del processo legislativo europeo.
Adesso si attende l'ok tutto formale del Consiglio Ue e la successiva pubblicazione in Gazzetta ufficiale.