La società Inalca, leader in Italia nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne, ha inaugurato nel novembre 2010 un nuovo impianto di biogas nel proprio stabilimento di Ospedaletto Lodigiano (Lo), destinato alla produzione di energia da fonti rinnovabili costituite principalmente da biomasse e sottoprodotti della macellazione. 

Lo stabilimento di Ospedaletto Lodigiano è stato inaugurato nel 1999 e si estende su una superficie totale di 400mila mq, di cui 60mila mq coperti, con una capacità di macellazione totale di 350mila capi all’anno. Questo complesso industriale, il più grande e moderno impianto europeo per la macellazione e la lavorazione delle carni bovine, rappresenta una struttura fortemente energivora che necessita contemporaneamente di energia elettrica, di  calore ed acqua calda per i suoi processi produttivi. Per questo la cogenerazione rappresenta un’eccellente opportunità di miglioramento delle performance energetiche e di risparmio economico. 

Il nuovo impianto di cogenerazione, Ecomax®10 BIO, realizzato per lo stabilimento Inalca di Ospedaletto Lodigiano si affianca all’impianto in centrale alimentato a gas naturale precedentemente istallato da AB Energy, costituendo un interessante esempio di integrazione funzionale fra cogenerazione e biocogenerazione nel settore dell’industria alimentare. 

Attualmente il fabbisogno energetico annuo degli stabilimenti Inalca  è di 77 GWh.  Grazie all’installazione dei quattro impianti di cogenerazione ad alta efficienza realizzati da AB Energy presso gli stabilimenti di Busseto, Ospedaletto Lodigiano e Rieti (che producono 12,7 MW di potenza elettrica complessiva), oggi il 48% del fabbisogno stesso è interamente autoprodotto, con un risparmio del 18% di TEP (Tonnellate di petrolio equivalenti) all’anno e la riduzione di emissioni di CO2 pari a 16.000 tonnellate all’anno non  immesse nell’atmosfera.   

Per quanto riguarda l’impianto di cogenerazione alimentato a gas naturale, AB Energy ha studiato un sistema che si interfacciasse con quello esistente per la produzione e lo stoccaggio dell’acqua, individuando il perfetto equilibrio tra le necessità di discontinuità di acqua calda da parte dell’azienda e il funzionamento del cogeneratore, che per definizione lavora continuativamente. Attraverso la massimizzazione del recupero termico durante la gestione del ciclo produttivo è stato possibile limitare l’utilizzo dei generatori di vapore esistenti alla sola copertura dei picchi di carico termico. Su consiglio dei tecnici di AB Energy, Inalca ha istallato i motori ad alto rendimento (ciclo Miller) che raggiungono un rendimento elettrico pari al 43,9% (contro il 41% dei motori standard).

Obiettivo raggiunto dal progetto Inalca è stato la riduzione drastica dei materiali destinati allo smaltimento, attraverso l'implementazione di un processo virtuoso che porta al reimpiego di tali materiali e alla contestuale produzione di energia elettrica da fonte interamente rinnovabile.