I robot agricoli sono sempre più parte del presente, come dimostrato dalla massiccia presenza ad Eima International 2024 che ha dedicato al settore della robotica agricola un intero salone sotto il nome di Eima Digital. Presente anche uno spazio esterno, l'area Real, dedicato alle dimostrazioni operative.
L'azienda agricola del futuro sarà composta da robot futuristici che si prendono cura da soli delle colture? Probabilmente no. Gli esperti, sotto il motto "ottimizzare le risorse e massimizzare le rese", suggeriscono piuttosto un ecosistema complesso ed interconnesso di macchine agricole tradizionali affiancate da mezzi autonomi.
A tal fine sarà importante seguire gli sviluppi legislativi che stanno definendo i parametri di sicurezza, di funzionamento e di interoperabilità di queste nuove tecnologie.
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I robot ruberanno il lavoro agli umani?
Se l'automazione ruberà il lavoro agli agricoltori, è un quesito che gira nella testa di molti. Non è di questa opinione Gwendaline Legrand, co-direttrice della Global Organization of Agricultural Robots (Gofar) e del Forum Internazionale della Robotica Agricola (Fira), che in una conferenza sul tema durante Eima 2024 ha affermato: "i robot agricoli non sottraggono lavoro, lo creano e con valore aggiunto. L'ottimizzazione delle risorse permette un aumento delle rese a tutto vantaggio degli agricoltori. A cambiare, sono le condizioni di lavoro. Grazie all'automazione non sarà più necessario stare 12 ore al giorno a bordo di un trattore".
Fuori di congettura, ciò che sembra assodato è il cambio di competenze degli agricoltori che devono masticare il linguaggio della tecnologia, parte di un processo già in atto ma che si definirà meglio quando le nuove generazioni entreranno a pieno nel processo decisionale delle aziende agricole.
Robot specializzati o generalisti?
Nella pratica lo sviluppo della robotica agricola segue una doppia direzione. Da una parte vengono sviluppate macchine altamente specializzate per compiti specifici e ripetitivi, come la raccolta della frutta, settore segnato per molteplici ragioni da una generale carenza di manodopera.
Dall'altra vengono realizzate piattaforme modulari, chiamate comunemente porta attrezzi, che rispondono più da vicino al concetto di trattore del futuro e sono in grado di svolgere diverse mansioni a seconda delle attrezzature equipaggiate.
I settori più coinvolti per ora sono quelli a maggiore valore aggiunto come viticoltura, frutticoltura e orticoltura. Esistono però sul mercato anche soluzioni autonome dedicate al campo aperto. Di seguito una selezione dei progetti più curiosi e interessanti di macchine autonome, tra prototipi e mezzi già commercializzati, presenti ad Eima International 2024.
Smilla H2 di Ecothea
Dalla cooperazione con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica del Politecnico di Torino nasce Smilla H2, un prototipo di piattaforma modulare porta-attrezzi dedicata alle lavorazioni in vigneto e frutteto, con la particolarità di avere un doppio sistema di immagazzinamento dell'energia.
Smilla H2 di Ecothea ha vinto una Segnalazione al concorso Novità Tecniche di Eima International 2024
(Fonte foto: AgroNotizie)
Da una parte un pacco batterie agli ioni di litio da 2 chiloWatt ora di energia con una tensione nominale di 48 Volt e dall'altra una cella combustibile a idrogeno come range estender, con un innovativo serbatoio del gas a idruri metallici che estende l'operatività dell'80%.
Dotato di 4 motoriduttori indipendenti ad azionamento elettrico, il prototipo di rover si muove autonomamente grazie a sensori di posizione Gps-Rtk, a sensori di sicurezza LiDAR e ultrasuoni. Infine, la centralina di comando Vehicle Control Unit mette insieme le informazioni di tutti i sistema sensoristici.
Pocket Lift Plus di MDB
Frutto della collaborazione di un tris di aziende italiane - Oranfresh, Mdb e Vision Global Service - Pocket Lift Plus è un prototipo di attrezzatura per la raccolta automatizzata delle arance che sfrutta l'azione di quattro bracci robotici guidati da telecamere con un software di apprendimento automatico.
Pocket Lift Plus di MDB ha vinto una Segnalazione al concorso Novità Tecniche di EIma International 2024
(Fonte foto: AgroNotizie)
Le tre aziende si sono divise i compiti per creare una macchina con un sistema di telecamere che riconosce il grado di maturazione delle arance in modo da selezionare e raccogliere solo le arance mature, pronte per essere esposte e vendute.
Il sistema automatico di raccolta è montato su un veicolo cingolato radiocomandato. Per il momento l'attrezzo è un prototipo e necessita di ulteriori test in campo prima della commercializzazione, prevista per la fine del 2025.
Grape Picker di Pek
Pek Automotive ha presentato la sua ultima attrezzatura, questa volta dedicata alla raccolta automatica dell'uva, che va ad inserirsi tra le soluzioni destinate all'intero ciclo agronomico implementabili alla piattaforma modulare Slopehelper.
Graper Picker è l'ultima attrezzatura, ideata per la raccolta dell'uva, sviluppata da Pek Automotive per essere equipaggiata al robot autonomo Slopehelper
(Fonte foto: AgroNotizie)
Grape Picker è un sistema composto da cesoie montate su bracci robotici, guidati da telecamere in grado di riconoscere la posizione del grappolo e di tagliarlo, simulando l'azione di una raccolta manuale e prevenendo danni alle uve.
I grappoli vengono successivamente riposti in un contenitore di raccolta completamente stabilizzato. La presenza di cingoli sul porta-attrezzi autonomo Slopehelper apre alla possibilità di lavorare anche in vigneti con grandi pendenze.
Leonardo X4 di Free Green Nature
Dopo il lancio di Icaro X4, primo robot per il trattamento dei vigneti con raggi UVC, Free Green Nature - società partecipata da Maschio Gaspardo - ha sviluppato Leonardo X4, robot porta-attrezzi a guida autonoma per lavorazioni multiple in vigneto.
Leonardo X4 durante una demo nell'innovativa Area Real di Eima International 2024
(Fonte foto: AgroNotizie)
La piattaforma, la stessa di Icaro X4, monta un motore a benzina che carica una batteria al litio da 6,8 chiloWatt ora. In una fase iniziale, il propulsore muove il veicolo e ricarica la batteria che entra in azione successivamente garantendo ulteriore autonomia.
Da robot altamente specializzato a porta-attrezzi modulabile, Leonardo X4 è in grado di effettuare differenti lavorazioni in vigna tra cui lo sfalcio interfilare e del sottofila, la cimatura delle foglie e la scalzatura singola o bilaterale.
Due nuovi aggiornamenti per FD20 di FarmDroid
Il robot da pieno campo FD20 di FarmDroid, azienda danese commercializzata in Italia da Arvatec, svolge autonomamente e con destrezza semina e diserbo meccanico già da alcuni anni. Nella cornice di Eima si è ripresentato con due importanti aggiornamenti: il Dual Front Wheel (DFW) e lo Spot Application System (SAS).
FD20 di FarmDroid è alimentato da 4 pannelli fotovoltaici per il funzionamento diurno e da 2 batterie al litio per lavorazioni notturne, a destra il dettaglio del kit di semina
(Fonte foto: AgroNotizie)
L'aggiornamento DFW prevede l'aggiunta di una seconda ruota anteriore che si aggiunge all'unica prevista dal modello precedente, per un totale di 4 ruote in linea. L'obiettivo è di ridurre i punti di calpestamento, migliorare il bilanciamento del peso e guadagnare una linea di semina.
Il sistema SAS, invece, si compone di due serbatoi da 60 litri, pompe, ugelli ed elettrovalvole per l'applicazione di precisione direttamente sulle piante di fertilizzante liquido o soluzioni di prodotti fitosanitari. Combinando le due modalità di gestione delle infestanti, FarmDorid segnala una riduzione fino al 94% dell'input di prodotti chimici.
Level 45.13 di Alpi Robot
Alpi Robot, start up con sede nel territorio di Cuneo, ha presentato Level 45.13, il suo secondo rover porta-attrezzi radiocomandato progettato per lavorare su terreni in forte pendenza (fino 55°), grazie al sistema di livellamento automatico brevettato. Il mezzo monta un motore 3 cilindri da 1642 centimetri cubi, certificato Stage V che eroga una potenza di 45 cavalli.
Level 45.13 di Alpi Robot equipaggiato con una trincia Meritano per lo sfalcio interfilare
(Fonte foto: AgroNotizie)
Il gruppo pompe è costituito da una pompa principale a portata variabile e controllata elettronicamente, per il comando degli attrezzi anteriori. Due pompe a portata variabile sono preposte al il controllo dei cingoli e una ai servizi, con innesti rapidi a faccia piana. Presenti, inoltre, sollevatore anteriore e posteriore con capacità di 500 chilogrammi.
Con opportune attrezzature idrauliche - la lista completa è disponibile sul sito di Alpi Robot - Level 45.13 può essere utilizzato per la trinciatura di erba, la sarchiatura, i trattamenti fitosanitari, la cimatura, la cippatura di sfalci ed altro ancora. Alla dotazione standard è possibile aggiungere cingoli chiodati, un terzo punto idraulico e un Roll bar protettivo.