Vogliamo dar voce a chi, dietro le quinte, affronta le sfide organizzative diventate, in epoca pandemica, ancora più gravose e complicate. Per questo, diamo il via a una serie di brevi interviste agli uomini e alle donne della federazione che lavorano per fare di Eima 2021 un'edizione straordinaria.
I super tecnici di FederUnacoma
Iniziamo con qualche domanda a Domenico Papaleo e Lorenzo Iuliano del Servizio Tecnico che da anni seguono l'iter della Mother Regulation, occupandosi anche di direttiva macchine, omologazioni stradali, sicurezza sul lavoro e adeguamento delle macchine agricole.Qual è la giornata tipo nell'Ufficio Tecnico di FederUnacoma?
"La cosa bella di lavorare per la federazione è che non c'è una giornata tipo: il lavoro è molto vario e ogni giorno è diverso dal precedente. Ci sono riunioni da preparare, associati da assistere, gruppi tecnico/legislativi comunitari e nazionali da seguire e infine anche la parte formativa e divulgativa da curare. L'unica vera costante è l'attività di studio e approfondimento che c'è dietro ogni nostra azione, perché il livello è molto alto ed è necessario essere sempre preparati e aggiornati".
Come siete stati coinvolti nell'organizzazione di Eima 2021? Terrete convegni per fornire aggiornamenti sulla Mother Regulation?
"Abbiamo diverse iniziative in programma e Domenico è anche responsabile della sicurezza per la fiera, un'incombenza non da poco. Quest'anno non ci sarà il classico appuntamento Mother Regulation; negli ultimi tre anni ne abbiamo fatti ben 26...".
"Terremo però un convegno molto interessante, "La legislazione del futuro e gli effetti in agricoltura", il 20 ottobre alle ore 10:30 nella Sala azzurra del Palazzo dei congressi. Nella prima parte parleremo delle tendenze future della legislazione, mentre nella seconda cambieremo radicalmente la prospettiva, coadiuvati dall'agronomo Mattia Trevini che, da utilizzatore esperto, tratterà di vari aspetti operativi. Metteremo in luce come le necessità dell'agricoltura abbiano, nel bene e nel male, dovuto fare i conti con le nuove regole.
Il convegno sarà una bellissima occasione per rivederci e confrontarci dal vivo, cosa che a noi manca tantissimo, dopo quasi due anni di assenza dalle manifestazioni".
Avete in mente o seguite iniziative per aumentare la sicurezza delle macchine agricole?
"Per quanto riguarda la sicurezza 'lato macchina', l'attività tecnico/legislativa che seguiamo con regolarità ha sempre come primo obiettivo quello di migliorare la sicurezza dei macchinari. Possiamo affermare che lo stato dell'arte attuale consenta di avere mezzi estremamente sicuri: è davvero raro che avvengano incidenti con macchinari nuovi o relativamente nuovi. Purtroppo il grande tallone d'Achille per l'Italia è il parco molto vecchio ancora in uso che spesso comprende macchine prive di dispositivi di sicurezza adeguati e quindi più pericolose".
"Riguardo invece alla sicurezza 'lato operatore', siamo convinti che sia necessario investire di più sulla formazione degli addetti. Noi stiamo facendo la nostra parte e collaboriamo con Formart all'interno del corso Digital Farming Specialist, formando giovani operatori agricoli all'utilizzo sicuro dei mezzi. Inoltre, attraverso la rubrica FederInfo, forniamo in modo leggero e divertente tante informazioni utili e poco conosciute. Abbiamo già diverse idee su come potenziare queste attività formative in futuro, ma per ora non sveliamo nulla...".
La rubrica FederInfo continuerà nel 2022?
"FederInfo ha raccolto un successo strepitoso e inaspettato che ci ha davvero inorgoglito e soddisfatto, oltre che divertito. È un format inedito che richiede uno sforzo organizzativo e creativo imponente, ma abbiamo già tematiche e suggestioni per nuove puntate. Dunque faremo tutto il possibile per continuare a portare avanti la rubrica, anche se magari con una cadenza più dilatata, con un episodio al mese".