Se operi nel settore primario, il termine Pac non ti sarà di certo sconosciuto. 

L'acronimo, infatti, indica la nuova Politica Agricola Comune, ovvero una serie di misure economiche e strategiche che l'Ue ha stanziato per supportare tutti gli attori della filiera verso pratiche più sostenibili e green fino al 2027. 

 

In totale, si parla di 264 miliardi di euro. 

 

Questi, distribuiti tra i vari stati membri, verranno usati per ridare slancio e nuova linfa al comparto agricolo, preservando le peculiarità delle aree rurali, promuovendo un reddito agricolo sostenibile e lavorando per rendere il settore stabile e resiliente. 

 

La domanda, quindi, sorge spontanea: chi ha diritto a questi fondi? E quali sono i requisiti per poterli ottenere? 

 

Scopriamolo nelle prossime righe. 

 

Pac: in cosa consiste il sostegno finanziario per gli agricoltori

Tutti i paesi membri dell'Unione Europea hanno stipulato i propri Piani Strategici Nazionali: si tratta di una serie di misure dedicate al settore primario che, ovviamente, prevedono diversi meccanismi di sostegno finanziario per gli agricoltori.

 

Uno di questi è rappresentato proprio dai pagamenti diretti della Pac

 

Nel quadriennio che va dal 2023 al 2027, nel nostro paese verranno distribuiti circa 20 miliardi di euro di sostegno al reddito di base saranno distribuiti agli agricoltori che faranno domanda e che soddisfano i requisiti. 

 

A questo, si va ad aggiungere un importo di 4 miliardi di euro all'anno dedicato a un maggiore sostegno al reddito per le piccole e medie aziende agricole attraverso un pagamento ridistributivo pari al 10,6% di tutti i pagamenti diretti. 

 

Si tratta di cifre particolarmente allettanti, va detto, ma prima di iniziare a fare piani concreti è essenziale fare un passo indietro e chiarire alcuni punti. 

 

Gli obiettivi della Pac per un'agricoltura più green

Il primo riguarda la natura stessa della Pac.

 

Non si tratta di un sostegno a fondo perduto a cui tutti possono accedere indistintamente, ma di una serie di risorse economiche erogate in base a requisiti e obiettivi precisi che i beneficiari devono essere capaci di raggiungere. 

 

Quasi il 32% del finanziamento totale, per esempio, sarà destinato a produrre benefici per il clima, l'acqua, il suolo, l'aria, la biodiversità e il benessere degli animali.

 

Per esempio:

  • gli agricoltori saranno incentivati a sviluppare pratiche di gestione appropriate e sostenibili come la gestione estensiva dei pascoli, la coltivazione di leguminose e colture intercalari, la fertilizzazione organica e l'agroforestazione;
  • la rotazione delle colture sarà obbligatoria per circa l'85% dei terreni coltivabili dell'Ue finanziati dalla Pac con l'obiettivo di ridurre l'uso di agrofarmaci.

 

Gli obiettivi della Pac per un'agricoltura più accessibile

La sostenibilità della Pac non è solo applicata alle pratiche sul campo, ma anche fuori, incentivando pratiche di lavoro accessibili a tutti.

 

Ogni Piano Nazionale dovrà destinare almeno il 3% dei pagamenti diretti al rinnovo generazionale: questo permetterà a 377mila nuovi giovani agricoltori di insediarsi come agricoltori a pieno titolo nel periodo 2023-2027.

 

A questo, si aggiunge anche il tema del rispetto di standard sociali e lavorativi precisi: tutti i beneficiari dei pagamenti dovranno adeguare e modernizzare i posti di lavoro, rendendo l'agricoltura un settore più sicuro.

 

Nuova Pac: quali sono i requisiti per ottenere i finanziamenti 

In Italia, i fondi messi a disposizione dell'Ue vengono gestiti dalla Riserva Nazionale, ovvero una banca dei Titoli Pac a cui possono accedere particolari categorie di agricoltori per ottenere in maniera gratuita i titoli o per vederne accrescere il valore.

 

Nello specifico, la priorità viene data a: 

  • giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in un'azienda agricola in qualità di capo azienda con un'età inferiore a 40 anni e adeguati requisiti di istruzione e competenza.
  • Nuovi agricoltori che iniziano l'attività agricola in qualità di capo azienda con un'età compresa tra i 41 e i 60 anni e che possiedono adeguati requisiti di istruzione e competenza.

Nel caso si presentino situazioni che richiedono misure particolare, come il contrasto all'abbandono di terre, la compensazione di svantaggi specifici e l'assegnazione di titoli in conseguenza di provvedimenti amministrativi e decisioni giudiziarie, gli stati membri possono prevedere norme supplementari per l'utilizzo della Riserva Nazionale. 

 

Pac e agricoltura smart

Come abbiamo detto in apertura, uno degli obiettivi della Pac è proprio accompagnare l'agricoltore nella trasformazione green e digitale del settore a cui sono destinati circa 4 miliardi di euro.

Cosa vuol dire? 

Che per rendere più agevoli e smart pratiche agricole sul campo e fuori, questi fondi devono essere destinati all'acquisto e implementazione di tool e sistemi specifici. 

 

In un sistema di lavoro sempre più preciso e informatizzato, il cartaceo risulta una scelta obsoleta e anche pericolosa.

 

Pensiamo, per esempio, al registro dei trattamenti.

 

Come sappiamo, le informazioni sull'uso di agrofarmaci e fertilizzanti sono cruciali perché consentono di verificare la correttezza delle attività agricole svolte e sono fondamentali per il mantenimento dei fondi Pac ed evitare sanzioni. 

 

Per comunicarle, le opzioni a disposizione dell'agricoltore sono due: 

  • trasmetterle al Centro di Assistenza Agricola (CAA) di riferimento, che si occuperà di compilare il registro telematico.
  • Usare tool come QdC® - Quaderno di Campagna®, capace di interagire direttamente con il Sian o con eventuali altre piattaforme indicate da Agea. 

Scegliendo un tool come QdC® - Quaderno di Campagna®, quindi, il coltivatore evita due grossi problemi: 

  1. il rischio di non rispettare le tempistiche della compilazione: il registro dei trattamenti dovrebbe essere compilato entro 30 giorni dalla loro esecuzione.
  2. La possibilità di presentare dati non conformi alle disposizioni di legge dovuta all'utilizzo scorretto di un prodotto.

L'utilizzo di software come QdC® - Quaderno di Campagna® risolve questi problemi, effettuando controlli preventivi sulla correttezza del trattamento e inviando direttamente al Sian le informazioni. 

 

QdC® e Quaderno di Campagna® sono marchi registrati di Image Line Srl Unipersonale