La discussione era stata avviata la scorsa estate fra gli Stati membri, ora è ufficiale: la Commissione Europea ha adottato una modifica del Regolamento "de minimis" per il settore agricolo, che esenta i piccoli importi di sostegno pubblico, innalzando da 25mila a 50mila euro il massimale "de minimis" per azienda in tre anni. Un raddoppio, dunque, atteso.
Il Regolamento rivisto entrerà in vigore tre giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e si applicherà fino al 31 dicembre 2032; precedentemente il Regolamento era in scadenza nel 2027.
Oltre a questi massimali per beneficiario, ogni Stato ha un importo nazionale massimo per tale sostegno per evitare qualsiasi potenziale distorsione della concorrenza.
I massimali nazionali saranno calcolati in base al valore della produzione agricola dello Stato membro, estendendo il periodo di riferimento dal 2012-2017 al 2012-2023 per tener conto dell'aumento del valore della produzione agricola soprattutto negli ultimi anni (prevedendo un aggiornamento dall'1,5% al 2% della produzione agricola).
Bruxelles punta a migliorare gli aspetti legati alla trasparenza, rendendo obbligatorio il Registro Centrale degli Aiuti "de minimis" a livello nazionale o europeo, oggi solo facoltativo.
La revisione prevede anche di eliminare l'attuale "tetto settoriale" che precludeva agli Stati membri la possibilità di concedere aiuti "de minimis" superiori al 50% del tetto nazionale allo stesso settore.
Soddisfatto per le modifiche introdotte a livello comunitario il sottosegretario all'Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra. "La decisione della Commissione Europea di modificare il Regolamento 'de minimis' per il settore agricolo è un'ottima notizia per gli agricoltori e risponde concretamente alle istanze formulate sul tema. Il Regolamento esenta dal controllo sugli aiuti di Stato i piccoli importi di sostegno nel settore agricolo, in quanto la loro erogazione, come più volte ribadito in sede europea dall'Italia, non comporta alcuno squilibrio sostanziale in termini di concorrenza e sugli scambi commerciali nel mercato", afferma La Pietra, ricordando l'azione condotta in Unione Europea in tandem con il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.