Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ha parlato di educazione alimentare ed Expo 2015 in “Campo Libero”, la rubrica che terrà ogni giovedì alle 8.45 su Rtl 102.5, all’interno di “Non Stop News”. Di seguito l'intervento.

Educazione alimentari nelle scuole, bisogna partire da lì
"Assolutamente, noi abbiamo poi una grande occasione che è Expo 2015, dal primo maggio questo grandissimo appuntamento che ha un tema incredibile, tutta la grande questione alimentare globale del futuro e proprio verso Expo 2015 noi abbiamo costruito con il ministro Giannini e il ministero della Pubblica istruzione un programma di educazione alimentare nelle scuole, contiamo di portare 2 milioni di studenti all'Esposizione universale nel 2015, se ne sono prenotati già più di 100.000 ci sono percorsi didattici che dalla scuola materna alle superiori cercano di coinvolgere i ragazzi in un percorso di formazione sull’educazione alimentare. È una chiave formidabile per far cittadinanza e la cosa interessantissima è che rispondono un sacco di ragazzi con progetti veramente interessanti".

Expo è ovviamente la corsa dei cantieri, ma non possiamo fermarci a quello, altrimenti perdiamo di vista il senso di questi mesi
"È così, lo dicevamo prima, nutrire il pianeta energia per la vita, è il grande tema di Expo. Io do solo un dato: 1 milione di biglietti venduti in Cina, un interesse incredibile da parte di tanti Paesi, anche lontani da noi, per capire come si può costruire un equilibrio tra domanda e offerta alimentare. Nei prossimi anni la questione alimentare sarà una grandissima questione geopolitica. Avremo davanti una serie di problemi, dalla lotta allo spreco alimentare, alla lotta alla fame, al contrasto all’obesità, noi oggi abbiamo 800 milioni di persone denutrite e 1 miliardo a rischio di obesità. Questa contraddizione fa emergere come la questione alimentare sarà una grande questione che creerà conflitti, muoverà risorse, poterne discutere in Italia per sei mesi durante Expo è una grande opportunità per il Paese, e noi sull’agroalimentare abbiamo molto da dire al mondo".

Questo articolo fa parte delle collezioni: