Ultime fiammate, per ora, sulla vicenda Ogm e sulle scaramucce che impegnano gli opposti fronti di favorevoli e contrari. Si inizia con “L'Unità” del 21 giugno che commenta la manifestazione di piazza indetta dai sostenitori del no che si è tenuta a Roma. Si continua sul quotidiano di Trieste “Il Piccolo” del 22 giugno che vede la Coldiretti friulana mobilitata contro gli Ogm. Stessa posizione in Veneto dove il “Giornale di Vicenza” racconta le iniziative per fermare la semina di mais Ogm. A rinfocolare il dibattito è la ferma presa di posizione anti-Ogm del ministro Nunzia De Girolamo, che ha promosso la proposta di un disegno di legge interministeriale per fermare gli Ogm. I dettagli sono riportati dal “Corriere della Sera” del 24 giugno. Lo schierarsi del ministro è visto con occhio critico dalle pagine de “Il Giornale”, ma il ministro raccoglie in cambio il pieno sostegno del “Corriere del Mezzogiorno” in edicola il 25 giugno. Sempre nello stesso giorno è ancora il “Corriere del Mezzogiorno” che ospita il parere di un genetista, che è invece a favore degli Ogm.
Riforma Pac, c'è l'accordo
L'attenzione poi si sposta (finalmente...) dagli Ogm alla riforma della Pac che in questi giorni si arricchisce di un nuovo capitolo con il dipanarsi dei negoziati tra Commissione, Consiglio e Parlamento europei. Se ne parla già il 22 giugno sulle pagine di “Repubblica”, che fra i molti temi sul tavolo decide di porre l'accento sulle richieste formulate dai movimenti ambientalisti. Pressioni sugli indirizzi da dare alla riforma della Pac arrivano anche dalle associazioni che rappresentano l'agricoltura biologica, come riferisce nello stesso giorno il “Corriere della Sera”. Il 25 giugno, con l'avviarsi dei negoziati, “Italia Oggi” anticipa alcuni dei compromessi che sarebbero in dirittura d'arrivo e fra questi l'esclusione degli aiuti Pac a chi non figura come agricoltore attivo e un nuovo sistema di autorizzazione all'impianto di vigneti. E' ancora “Italia Oggi” che il 26 giugno torna sui negoziati per la nuova Pac illustrando la bozza di compromesso, secondo la quale il taglio degli aiuti diretti non dovrebbe superare il 30%. Poi, il 27 giugno, arriva la notizia, riportata da “Il Sole 24 Ore”, sulla conclusione dei lavori con un accordo sulla riforma della Pac. Manca però l'ultima parola, la più importante, quella sul finanziamento della Pac che dipende dai negoziati ancora in corso. Altri dettagli si possono leggere sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 27 giugno che sulla riforma della della Pac ha raccolto un'intervista con il presidente della Comagri, Paolo De Castro, che si è fortemente impegnato per questo risultato.
Chilometri di scartoffie
Mentre a Bruxelles si discute della Pac, in Italia si guarda con preoccupazione al calo dei consumi, che ora sembra aggredire anche il comparto agroalimentare, come testimoniano i dati riportati da “Il Sole 24 Ore” del 26 giugno. Colpa forse degli alti costi dei prodotti alimentari evidenziati dal confronto fra il mercato italiano e quello di altri Paesi della Ue. Lo si apprende dalle pagine de “La Stampa” del 24 giugno, che denuncia come la spesa alimentare in Italia sia fra le più care della Ue. A dispetto di queste poco confortanti notizie, “Il Giornale del Piemonte” racconta il 26 giugno di un'agricoltura che da inizio anno fa aumentare le assunzioni. Alcuni settori, come quello delle macchine agricole, stanno poi vivendo una stagione di successi, grazie soprattutto all'export come scrive “Avvenire” del 22 giugno. Potrebbe andare anche meglio se il settore agricolo in generale non fosse affogato dalla burocrazia. La denuncia viene dalla Cia che ha calcolato in sette miliardi il costo delle “scartoffie”, questa la cifra che si legge sulle pagine del “Messaggero” del 24 giugno. “Brescia Oggi” nello stesso giorno riporta un significativo conteggio, quello della lunghezza della carta necessaria ad espletare le varie pratiche: i fogli arriverebbero a coprire ben 4 chilometri.
Agea perde la “testa”
Giornate difficili per il mondo degli allevamenti che in questi giorni hanno visto riemergere il “mostro” delle quote latte dopo la denuncia mossa da Bruxelles per le multe maturate dal 1996 al 2009. L'argomento ha trovato spazio su molti giornali a iniziare da “Il Sole 24 Ore” del 21 giugno, che ha ripercorso le tappe principali della vicenda. Le multe da recuperare, ricorda il “Corriere della Sera”, raggiungono la cifra di 1,4 miliardi di euro, mentre “La Padania” ha voluto ricordare l'aumento della quota nazionale ottenuto dall'allora ministro Luca Zaia. Intanto Agea, che dovrebbe occuparsi della riscossione delle multe, perde il suo direttore. Guido Tampieri, scrive “Italia Oggi” del 27 giugno, ha infatti rassegnato le dimissioni ed Ezio Castiglione, fra i papabili alla successione, si è detto indisponibile ad assumere la guida dell'ente. Dopo le multe desta preoccupazione, anche per l'enfasi data alla notizia, la commercializzazione di latte con presenza di aflatossine, cosa che sarebbe avvenuta peraltro aggirando i controlli. Ne scrive in dettaglio “Repubblica” del 21 giugno e successivamente il “Corriere della Sera” del 23 giugno. Il settimanale “Oggi” in edicola il 26 giugno dedica a questo argomento un lungo articolo nel quale si interroga sulle conseguenze per la salute dei consumatori.