Calabria
Marchio Dop per i fichi di Cosenza
I fichi di Cosenza hanno ottenuto dall'Unione europea il riconoscimento Dop, Denominazione di origine protetta. Il regolamento di iscrizione nel registro comunitario è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Unione Europea - Serie L 162 del 22 giugno 2011.
La denominazione fichi di Cosenza designa esclusivamente i frutti essiccati di fico domestico Ficus carica sativa, appartenenti alla varietà Dottato (o Ottato).
La loro buccia è inizialmente di colore verde paglierino, poi diventa giallo verdastra. La polpa è ambrata, mediamente soda e leggermente aromatica. Il succo è poco denso; tuttavia, a maturazione, fuoriesce talvolta dall'ostiolo, a goccia. Il sapore dei frutti è dolce e mielato.
L'area gegografica di produzione dei fichi di Cosenza è delimitata, in una porzione pari a circa un terzo della provincia di Cosenza, a nord dall'ampio versante meridionale del Massiccio del Pollino, che ne impedisce il contatto con la regione Basilicata, mentre a sud dalla Sila e dai fiumi che da questa scendono verso sud-est, il fiume Nicà, e verso sud-ovest, il fiume Savuto. L'area è compresa tra 0 e 800 metri di altitudine, escluse le pendenze del terreno superiori al 35%.
Fonte: Mipaaf - Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali
Toscana
Psicosi 'batterio killer', aiuti per le aziende in difficoltà
Scattano anche in Toscana gli interventi per il sostegno alle imprese agricole ortofrutticole messe in crisi di mercato dai casi di contaminazione da Escherichia Coli in Germania. Le domande di aiuto per le mancate raccolte di cetrioli, pomodori, lattughe, indivie, zucchine e peperoni devono essere presentate ad Artea entro l'11 luglio 2011.
A comunicare i termini per presentare le domande è Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) che informa le imprese ortofrutticole della regione (D.M. 4442 del 20 giugno 2011 e con Circolare Agea n. 476 del 16 giugno 2011) dell'attivazione delle misure specifiche per far fronte alla crisi di mercato dei prodotti ortofrutticoli generatasi a seguito dei casi di contaminazione da Escherichia Coli verificati in Germania. Le misure di intervento consistono in un aiuto per operazioni di ritiro dal mercato, di raccolta prima della maturazione e di mancata raccolta effettuate nel periodo dal 26 maggio e il 30 giugno del 2011.
Secondo la stima di Coldiretti la psicosi aveva provocato, in Toscana, un black out della vendita di cetrioli stimata nel 75% e del 20% per tutti gli altri ortaggi di stagione come pomodori ed insalate.
L'organizzazione agricola ha disposto un servizio di consulenza per le imprese che hanno bisogno di ulteriori chiarimenti in merito e per la predisposizione delle domande di aiuto.
Per informazioni telefonare al numero 055-3245655.
Fonte: Coldiretti Toscana
Emilia-Romagna
Migliora l'accesso al credito per le aziende agricole
E' stato siglato in Regione l'accordo tra il sistema bancario regionale ed i Confidi agricoli dell'Emilia-Romagna: obiettivo, favorire l'accesso al credito e contenere, rispetto al mercato ordinario, i costi della provvista di danaro per gli operatori agricoli.
L'accodo è stato sottoscritto dall'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni, dai cinque Confidi agricoli regionali e dai principali istituti operanti sul territorio emiliano-romagnolo.
Le banche hanno messo a disposizione complessivamente 294 milioni di euro (rinnovabili ad esaurimento) di cui 113,5 milioni sul breve termine per il finanziamento della liquidità aziendale e 180,5 milioni sul medio-lungo termine per gli investimenti.
Più informazioni sui contenuti dell'accordo e le misure già adottate sul sito della Regione.
"Il sistema bancario regionale e i consorzi di garanzia agricoli – ha commentato l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni – hanno accolto positivamente la proposta della regione Emilia Romagna. L'agricoltura dell'Emilia-Romagna è impegnata in un processo di riorganizzazione ed ammodernamento per reagire alle difficoltà del settore. Nel 2010 la produzione lorda vendibile è aumentata di oltre l'11% sull'anno precedente mentre a livello nazionale l'aumento è solo dell'1,7%. Questo processo per svilupparsi ulteriormente ha bisogno del supporto delle banche e degli istituti di credito. Per questo continuiamo a destinare una parte delle risorse del nostro bilancio regionale al finanziamento dei nostri consorzi di garanzia agricoli per ridurre il costo del denaro alle imprese agricole e favorirne l'accesso al credito".
Inoltre Rabboni ha aggiunto che "l'accordo rappresenta un'iniziativa emblematica in questa direzione a cui ne seguiranno altre e più specifiche nei prossimi mesi. Tra le altre voglio ricordare anche la convenzione tra l'agenzia regionale per i pagamenti e il sistema bancario che consente di anticipare di diversi mesi l'erogazione dei pagamenti per i premi disaccoppiati alle imprese agricole beneficiarie".
Fonte: Regione Emilia-Romagna
Lombardia
Raccolti di orzo e frumento in Bergamasca stimati in calo fino al 45%
Il 2011 non promette niente di buono per quanto riguarda il bilancio finale del raccolto di frumento e orzo: è quanto rileva Abia, associazione bergamasca delle imprese agromeccaniche e agricole, che traccia una prima stima delle rese per la stagione in corso, ipotizzando un calo medio tra il 40 e il 45% rispetto allo scorso anno.
"In questi giorni è iniziata la raccolta dell'orzo – spiega Leonardo Bolis, presidente di Abia – e il bilancio si preannuncia piuttosto magro. Né si prevede che possa andare meglio per il grano tenero: anche in questo caso si prevedono cali consistenti, che incideranno pesantemente sui bilanci dei nostri cerealicoltori".
A che cosa si deve questo calo rispetto al 2010? "Per certi versi – spiega Bolis – ci troviamo di fronte all'epilogo annunciato di una stagione partita male già nelle prime operazioni di semina a causa di un autunno molto piovoso, il quale ha compromesso la nascita e la crescita di questi cereali, che nella nostra provincia occupano una superficie complessiva di circa 7.600 ettari, divisi tra 4.900 ettari di frumento e 2.700 ettari di orzo. Ha poi inciso fortemente sulle rese anche la siccità primaverile".
"Un suggerimento – prosegue Bolis – potrebbe essere quello di seminare mais o soia come secondo raccolto dopo orzo e grano per compensare le perdite generate da questi ultimi".
L'unico elemento positivo per i cerealicoltori bergamaschi è rappresentato dalla tenuta dei prezzi pagati agli agricoltori. "Le quotazioni di questi cereali sono ancora piuttosto alte – rende noto Enzo Cattaneo, direttore di Abia – Si prevede inoltre una vera e propria caccia alla paglia, prezioso ‘sottoprodotto' dei cereali che si raccolgono in questa stagione. Quest'anno non sarà molta la paglia a disposizione degli allevatori da utilizzare nelle stalle come lettiera dei bovini: le piantine di grano sono infatti più basse e rade e di conseguenza non si potrà contare su una produzione di paglia paragonabile a quella degli anni precedenti".
Bolis sottolinea che la produzione di mais è in crescita nella Bassa, essendo passata da 23.000 ettari nel 2010 a oltre 25.000. "Tuttavia – aggiunge – le cose non sono andate secondo le previsioni. Ci sono state nascite diradate e 'disformi' a causa delle temperature elevate e della forte siccità nel periodo post semina. Proprio in questi giorni, inoltre, si stanno registrando forti attacchi di diabrotica che rischiano di compromettere pesantemente i raccolti".
Fonte: Abia - Associazione bergamasca imprese agromeccaniche
Molise
Consorzio agrario regionale, parte la campagna di ammasso del grano
E' partita la campagna di ammasso del grano al Consorzio agrario del Molise. "Diversamente da quanto accadeva gli anni addietro – ha spiegato il presidente del Consorzio, Amodio De Angelis – quest'anno siamo riusciti a far partire la campagna di ammasso senza alcun appoggio finanziario esterno da parte di istituiti di credito reperendo, al contrario, nuove risorse al nostro interno. Un esempio concreto di come il nuovo consiglio di amministrazione sta lavorando bene nell'interesse e per il rilancio dell'agricoltura molisana".
De Angelis ha reso noto inoltre che quest'anno si sta raccogliendo "un grano di qualità eccellente", con ottime rese sotto il profilo quantitativo. Il Consorzio ritiene di poter raccogliere alla fine della campagna, come lo scorso anno, oltre 130mila quintali di prodotto.
Fonte: Agrapress
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