Nell'agenda della prossima riunione dello Scopaff (Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed) sezione Legislation, come anticipato nell'articolo della scorsa settimana, al primo posto dei punti in discussione (ma non in votazione) c'è la proposta della nuova norma sull'etichettatura dei prodotti fitosanitari, che dovrebbe a breve prendere il posto del regolamento 547/2011. La riunione si terrà il 10 luglio 2024.

 

La bozza che abbiamo avuto occasione di visionare è ancora provvisoria, ma siccome prevede l'applicazione a partire dal 1° gennaio 2026, vale comunque la pena vederne l'evoluzione. Siccome le disgrazie non vengono mai sole, a questo cambio epocale si aggiungerà anche l'aggiornamento del regolamento Clp.


A tutta etichetta digitale

Dopo che i fertilizzanti l'hanno introdotta su base volontaria, l'etichetta digitale per i prodotti fitosanitari diventerà obbligatoria e dovrà riportare tutte le informazioni dell'etichetta fisica e potrà contenere informazioni aggiuntive facenti parte del provvedimento di autorizzazione.

 

Sull'imballaggio ci sarà quindi un QR Code che condurrà alla pagina dell'etichetta digitale che dovrà essere messa a disposizione gratuitamente dal titolare del prodotto per tutta la durata dell'autorizzazione. Gli Stati membri potranno chiedere ai produttori di mantenere disponibile l'etichetta anche dopo la revoca del prodotto, per agevolare i controlli. La durata di quest'obbligo sarà a discrezione delle autorità nazionali.

 

Etichettatura "energetica"

Una delle bandiere di questo regolamento è indubbiamente la volontà di adottare uno schema cromatico per categorizzare i prodotti fitosanitari sulla base del loro status normativo. Questo schema ricalca da molto vicino quello usato per indicare la classe energetica degli elettrodomestici o degli edifici: una serie di barre orizzontali, 5 per la precisione, di colore diverso a seconda della rispettiva "classe normativa".

 

Partendo dall'alto si inizia con una barra verde contraddistinta dalla lettera "A" che indica i prodotti a basso rischio, poi la "Classe normativa B" sarà gialla e indica prodotti a base di sole sostanze attive a basso rischio ma che non sono a basso rischio (di solito accade per via dei coformulanti necessari per stabilizzare la formulazione), poi la "Classe normativa C", di colore arancio chiaro, che indica i microrganismi, poi abbiamo la "Classe normativa D", di colore arancio scuro, che indica prodotti contenenti sostanze attive non candidate alla sostituzione e che non sono microrganismi e infine la "Classe normativa E", di colore rosso, che indica i prodotti contenenti sostanze attive candidate alla sostituzione. Una freccia nera con la lettera della classe e posizionata alla stessa altezza completerà il simbolo della "Classe normativa" del prodotto.

 

Nuove frasi e nuovi simboli

 

Microrganismi

Per tutti i prodotti a base di microrganismi sarà obbligatoria la frase standard "Può avere il potenziale per causare sensibilizzazione dermale e/o inalatoria" (la frase potrebbe essere diversa in quanto non è ancora disponibile la versione italiana) in quanto non prevista dal Clp.

 

Misure di mitigazione

Le frasi relative alle misure di mitigazione ricalcheranno quanto da tempo adottato, ma saranno di più e avranno sigle differenti. Ad esempio quelle riguardanti restrizioni d'uso saranno contraddistinte dalla sigla SRu. Alle frasi per proteggere gli operatori, già presenti nelle versioni precedenti e contraddistinte dalla sigla SPo, si affiancheranno quelle per proteggere gli astanti e i residenti, contraddistinte dalla sigle SPbr.

 

Per quanto riguarda la protezione dell'ambiente, alle frasi di mitigazione ambientale, contraddistinte dalla sigla SPe, si affiancheranno quelle per la protezione degli impollinatori, che saranno contraddistinte dalla sigla SPb.

 

Si prevede anche un apposito simbolo di pericolo per quei prodotti con elevata tossicità per le api e gli altri pronubi. Completano il pacchetto le frasi per la gestione della resistenza, con la sigla SPa e quelle dedicate ai rodenticidi (SPr).

 

Anche le sementi trattate!

Altra novità sono le frasi dedicate alle sementi trattate con prodotti fitosanitari, contraddistinta dalla sigla Sts ed Stt, che prevedono misure per limitare gli effetti indesiderati dello spargimento accidentale di polvere durante le operazioni di semina.

 

Scadenza

Tra le informazioni da riportare in etichetta nella proposta è comparsa anche quella della "Scadenza del prodotto nelle normali condizioni di conservazione" ma non è chiaro se sarà prevista solamente per i prodotti con scadenza inferiore ai canonici due anni o per tutti, come da tempo adottato in altri settori, quali gli insetticidi per uso civile e non solo.

 

Gradualità

Per chi ricorda con terrore le riclassificazioni degli anni '90 e 2014-15 sembra ci sia una buona notizia: non ci sarà nessuna modifica di massa delle etichette, ma verranno introdotte gradualmente per i prodotti che saranno autorizzati o subiranno modifiche nell'autorizzazione a partire dal 2026.

 

Ci saranno proroghe?

Nella nazione e nel continente delle proroghe non si può mai sapere, ma i bene informati dicono che l'introduzione del regolamento non subirà ritardi. Vedremo.

 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

Sito della Commissione Europea sulle riunioni dei comitati