"La meccanica agricola sta entrando nell'immaginario collettivo come un simbolo di progresso e di civiltà".
Con queste parole Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma, ha commentato la chiusura di Eima International 2018, la rassegna della meccanica agricola e del giardinaggio che ha animato il quartiere fieristico di Bologna dal 7 all'11 novembre.
Con 317mila visitatori, in crescita dell'11% rispetto all'edizione del 2016, si è infatti conclusa la scorsa domenica la manifestazione che ha assunto un ruolo di primo piano non soltanto nel settore della meccanica agricola, ma anche nel panorama fieristico generale, a livello mondiale.
In crescita anche il numero di operatori esteri, oltre 50mila con un incremento del 15% rispetto all'edizione scorsa, provenienti da 150 paesi, per un evento che ha visto la partecipazione di 1.950 industrie espositrici e che ha impegnato 375mila metri quadrati lordi di superficie.
"E' un grande successo per la nostra Federazione e per la Fiera di Bologna - ha dichiarato Alessandro Malavolti - ma soprattutto per le industrie della meccanica agricola. Queste macchine sono sempre più potenti e nello stesso tempo sempre più raffinate e sensibili rispetto all'ambiente e alla sicurezza, e attirano una folla di giovani, mai numerosi come in questa edizione".
E ora l'appuntamento è per il 2020, sempre a Bologna, dall'11 al 15 novembre.
(Fonte foto: FederUnacoma)
Mercato trattrici: scenario mondiale disomogeneo
Nei primi nove mesi dell'anno il mercato mondiale delle macchine agricole risulta complessivamente in flessione. Dopo l'ottimo risultato del 2017, quando le vendite di trattrici hanno registrato un incremento complessivo del 13% (2 milioni 150mila unità), con indici positivi in tutti i principali mercati (Stati Uniti +4%, Europa +13%, Cina +16%, India +16%), l'andamento nell'anno in corso appare disomogeneo.I dati forniti da Agrievolution (l'associazione che riunisce i costruttori dei principali paesi produttori di macchinario agricolo) indicano nei primi nove mesi del 2018 una crescita consistente negli Stati Uniti (+8%) e in India (+18%), ma un netto decremento in Cina (-26%), un calo significativo in Giappone (-8%) e flessioni meno consistenti in Russia (-3%), mentre stazionario risulta il mercato in Brasile. L'Europa cala complessivamente del 5%, con un passivo più accentuato in Francia (-8%), Germania (-9%) e Spagna (-10%); mentre in forte calo risulta la Turchia (-29%) che paga anche nel settore della meccanica agricola la difficile situazione economica.
Le ragioni di tale andamento, che è stato descritto dal presidente di FederUnacoma, sono legate in parte ai risultati dell'annata agricola, in parte a fattori di natura politica. La produzione di cereali è risultata in calo a livello mondiale (-1%), l'andamento climatico ha penalizzato i raccolti in Europa, le quotazioni dei prodotti lattiero-caseari sono in flessione, e così quelle delle carni. Nello stesso tempo, le politiche doganali restrittive messe in atto da alcuni paesi riducono gli scambi.
"Il calo sul mercato europeo - ha spiegato Malavolti - è dovuto anche a ragioni di natura statistica, per il differenziale con le immatricolazioni avute nel 2017, da considerare in certa misura 'fittizie' perché scaturite dalla necessità per le industrie costruttrici di anticipare le vendite e le immatricolazioni delle macchine in giacenza, prima dell'entrata in vigore della nuova normativa sulle omologazioni (Mother Regulation). La crescita forzata delle immatricolazioni a fine 2017 ha prodotto come contraccolpo un calo nell'anno in corso. Gli andamenti negativi che caratterizzano la prima parte dell'anno non debbono essere interpretati come una crisi strutturale della domanda di macchinario che, al di là delle difficoltà congiunturali, resta potenzialmente molto elevata perché funzionale ai fabbisogni di un'agricoltura che è complessivamente in crescita nelle varie aree del mondo e che punta ad incrementare la produttività soprattutto nei paesi dell'Estremo Oriente e dell'Africa".
Il calo delle vendite a livello globale riduce gli scambi commerciali tra paesi, danneggiando anche le esportazioni italiane, che si prevede chiuderanno l'anno con un calo dell'11,9% per le trattrici e del 2,4% per le altre tipologie di macchine ed attrezzature agricole. La flessione della domanda comporterà un calo della produzione di trattrici made in Italy destinate all'export, e per fine anno si prevede un fatturato per le stesse pari ad 1,8 miliardi di euro (-8,3% rispetto al 2017), e un fatturato pari a 4,9 miliardi per le macchine operatrici e le attrezzature agricole. Questi cali saranno compensati dall'andamento positivo delle macchine per il giardinaggio e soprattutto della componentistica (+10%), che portano il valore totale della produzione italiana a 11 miliardi di euro, una quota che conferma comunque il paese ai vertici mondiali in questo settore della meccanica, seconda solo a Stati Uniti e Germania.
(Fonte foto: FederUnacoma)
Agricoltura digitale per un settore sempre più smart
Nel corso della kermesse ampio spazio è stato dedicato al digitale, con un occhio ai vantaggi che le nuove tecnologie hanno sul mondo agricolo.Nello specifico, il convegno "Dati & Agricoltura - più reddito, più efficienza, più tracciabilità", organizzato da Image Line lo scorso giovedì, ha trattato il tema dei big data: cosa sono e come vengono utilizzati in agricoltura.
A seguito delle introduzioni di Alessandro Malavolti, il quale ha affermato che "i dati raccolti grazie alle nuove tecnologie digitali rendono disponibile una grande quantità di informazioni, fondamentali per ottimizzare le operazioni nei campi, gestire in maniera mirata le spese, tagliare gli sprechi di produzione", è stata la volta di Cristiano Spadoni, responsabile marketing di Image Line. "I big data - ha spiegato Spadoni - non sono solo tabelle di numeri, ma sono anche foto, immagini, video, e-mail, scambi di messaggi sui social network, o condivisioni di informazioni tra macchine, per esempio fra trattori e attrezzature".
Nel settore agricolo la massa di informazioni resa disponibile dalle tecnologie intelligenti rappresenta uno strumento di lavoro sempre più importante sia nei paesi più "meccanizzati”, sia nelle regioni emergenti. Infatti, è proprio grazie a dati accurati e di immediata lettura che le imprese agricole riescono a ottimizzare le prestazioni produttive, raggiungendo i target prefissati.
E il tema, sempre più saliente per il settore primario, trova grande attenzione presso gli operatori. Il convegno è stato infatti l'occasione per mostrare in anteprima alcuni dati della ricerca dell'Osservatorio Smart AgriFood, condotta con il Politecnico di Milano e l'Università degli studi di Brescia.
"Già oggi il 40% delle aziende agricole impiega tecniche produttive ricadenti nell'ambito dell'agricoltura 4.0, mentre il 70% del campione è comunque interessato ad utilizzare piattaforme integrate per la gestione dei dati e sistemi di supporto decisionale su smartphone" ha affermato Filippo Renga, direttore dell'Osservatorio Smart AgriFood.
Oltre alla raccolta delle informazioni, l'altra grande questione è quella relativa all'interpretazione dei big data, cioè alla disponibilità di supporti tecnologici in grado di tradurre in strategie operative il linguaggio dei numeri. "Esistono tantissimi strumenti e piattaforme per la raccolta dei dati in agricoltura, in particolare - ha spiegato Ivano Valmori, ceo di Image Line, direttore di AgroNotizie ed ideatore di QdC® - Quaderno di Campagna - penso a QdC® - Quaderno di Campagna che, grazie alla possibilità di organizzare le informazioni relative a tempi di lavorazione, macchine utilizzate, prodotti impiegati e agenti coinvolti, fornisce un valido supporto nella gestione delle aziende agricole".
A Erik Hogervorst, presidente di Climmar, associazione che riunisce i concessionari europei di macchine agricole, sono state affidate le conclusioni dell'incontro. "Presto - ha chiarito Hogervorst - i dealer saranno in grado di gestire a distanza una vasta gamma di servizi sui mezzi meccanici".
Secondo il presidente di Climmar, in un futuro non troppo lontano qualsiasi tipo di problema sarà gestito e risolto attraverso i processi digitali.
(Fonte foto: FederUnacoma)
Giovani e social network, il binomio che vince
Giovani, sia studenti delle scuole superiori e delle università che cercano una formazione specifica, che la futura generazione di professionisti interessata a lavorare nel settore, passando per i nuovi imprenditori agricoli. Sono stati loro i veri protagonisti della 43esima edizione di Eima.Sono oltre 50mila le aziende italiane gestite da giovani e fondamentale per avvicinare le nuove generazioni all'agricoltura è l'alternanza scuola-lavoro. Questi i dati e le conclusioni emerse nel corso dell'assemblea nazionale dell'Agia, l'associazione dei giovani imprenditori agricoli.
Ma giovani fa rima con social network. L'edizione che si è appena conclusa, infatti, è stata tra le più social di sempre.
In occasione di Eima International, FederUnacoma ha dedicato particolare attenzione all'innovazione tecnologica, anche grazie alla divulgazione tramite i social network. I canali Facebook, Instagram, Twitter di Eima sono stati aggiornati costantemente dallo staff di www.macgest.com, che ha coinvolto a Bologna quattro fra i più seguiti #AgroYoutubers italiani: Agromoderni, Agriharvest, G. Henry e Miss Tractors.
L'Eima Social Team by Macgest ha raccontato tramite video, foto, post interattivi, stories i momenti più importanti dell'evento.
Oltre 72mila sono state le interazioni con i post di Facebook, che hanno raggiunto 55mila persone. 12mila sono le visualizzazioni dei filmati. Il post di maggiore successo ha raggiunto oltre 6mila persone mettendo in evidenza il "Concorso Novità Tecniche". Il canale Twitter è stato aggiornato in particolare per il rilancio delle testimonianze e delle innovazioni dei visitatori ed espositori esteri. Il nuovo account Instagram ha generato 200mila visualizzazioni.
(Fonte foto: Twitter - Macgest)
Giovani, infine, anche l'agricoltore ed il concessionario, clienti KUHN Italia (qui foto e video realizzati durante Eima), intervistati dal nostro staff in occasione dell'anteprima nazionale di MyKuhn, la nuova piattaforma pensata per supportare l'attività di produttori e distributori, per un'assistenza 24 ore su 24. Presto online l'approfondimento; nel frattempo, ecco il video di presentazione:
L'Eima delle novità e delle innovazioni
Tanto digitale e attenzione ai social network, ma anche tante innovazioni.Nel corso della rassegna, infatti, sono state numerose le novità e le innovazioni presentate. Tra le altre, protagonista è stato il trattore ibrido prodotto da Carraro Agritalia. Secondo gli esperti sarà il trattore del futuro, ecologico ed economico. Alimentato a diesel e a elettricità, permette di contenere i consumi di carburante e ha un basso impatto ambientale. Inoltre richiede poca manutenzione e garantisce una maggiore produttività rispetto ai mezzi tradizionali.
(Fonte foto: FederUnacoma)
Sulla scia delle innovazioni all'insegna della sostenibilità, è da ricordare anche il drone di Aermatica 3D, che consente la distribuzione dei fitofarmaci a rateo variabile in funzione delle esigenze del terreno e delle coltivazioni, evitando quindi inutili dispersioni anche in condizioni estreme, come su pendii particolarmente scoscesi.
Tra i prodotti più innovativi anche l'irroratrice pneumatica con diffusore anti deriva, che riduce sensibilmente la quantità di fitofarmaci che non centrano il bersaglio, vale a dire la coltivazione, diminuendo quindi la possibilità di inquinamento. L'irroratrice, prodotta da Cima, invece, ha vinto il premio Blu, rivolto alle innovazioni tecnologiche pensate per salvaguardare l'ambiente.
La macchina cingolata messa a punto da MDB è invece una via di mezzo tra un trattore e un sollevatore telescopico che permette all'agricoltore di fare le operazioni di sfalcio dell'erba e degli arbusti, anche sui terreni più ripidi, con una visibilità maggiore di quella che potrebbe avere con un altro cingolato tradizionale, grazie a un braccio falciante e a una trinciatrice anteriori che possono essere azionate contemporaneamente.
Sono poi pensati per facilitare il lavoro agli agricoltori i due trattori (Landini e Same) dotati di un sistema di comunicazione che consente alla macchina di "dialogare" con i dispositivi di bordo, semplificando le varie fasi di lavorazione.
Sicurezza in primo piano
Tra i tanti temi trattati, anche quello della sicurezza è stato al centro della manifestazione. Come aveva infatti già accennato nella conferenza stampa di presentazione della kermesse il direttore generale di FederUnacoma, Simona Rapastella, "quest'anno particolare attenzione sarà rivolta al tema della sicurezza in agricoltura e nell'uso dei mezzi meccanici, con il lancio di una campagna di sensibilizzazione promossa direttamente da FederUnacoma e rivolta agli agricoltori, ai contoterzisti e ai tecnici della meccanica agricola".E' partita così la "Campagna Sicurezza" di FederUnacoma, una iniziativa volta ad informare gli operatori agricoli sui rischi connessi all'uso dei mezzi meccanici. La campagna, che si svilupperà nei prossimi mesi, indica quattro azioni chiave per garantire maggiore sicurezza nel lavoro agricolo:
- migliore utilizzo dei fondi pubblici per l'acquisto di macchine di nuova generazione,
- attuazione della legge sulla revisione obbligatoria del mezzi meccanici più vecchi,
- sorveglianza di mercato per impedire la commercializzazione di mezzi prodotti in paesi che non rispettano le norme di sicurezza europee,
- formazione tecnica per gli operatori e diffusione di una cultura della sicurezza.
(Fonte foto: FederUnacoma)
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Fonte: FederUnacoma