Minore di quanto ci si poteva aspettare il rilievo che i media hanno dato a Fieragricola di Verona, dopo il successo di pubblico registrato alla sua chiusura.

Molti articoli sullo spreco del cibo. Ma solo per un giorno, quello dedicato a questo tema. Se ne riparlerà, forse, fra un anno.

Intanto apre a Berlino Fruit Logistica. Seimila espositori, e oltre 500 sono italiani.

Non mancano articoli di approfondimento su alcuni temi importanti, come l'andamento dell'export e i problemi da affrontare per competere sul mercato cinese.

E' tempo di crisi per gli agrumi, che tuttavia possono contare su alcuni aiuti in arrivo. Sostegni anche per gli uliveti alle prese con la Xylella e per le produzioni biologiche. Peccato che siano tutti in ritardo.

Latte ovino e latte bovino si apprestano ad affrontare una nuova stagione di crisi. Tanto che i pastori sardi minacciano come forma di protesta di disertare le urne.

Nuove app e nuove ricerche promettono di aiutare gli agricoltori a monitorare la salute delle piante.

Sono solo alcuni degli argomenti incontrati sui giornali in edicola negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
 

Lo strano mondo dei media

Curioso, a volte sorprendente, il modo con il quale i media tendono tutti ad occuparsi di un evento contemporaneamente, per poi dimenticarsene il giorno dopo.

E' accaduto anche con Fieragricola, che ha chiuso i battenti lo scorso sabato 3 febbraio con un pieno di visitatori.
Prima della sua apertura tutti a parlarne, poi silenzio o quasi, con poche eccezioni sui giornali locali. Eppure le cose da raccontare erano molte. Peccato.
 

Fieragricola dimenticata

E così qualche resoconto su Fieragricola lo si è letto solo sul “Corriere di Verona” del 2 febbraio, che ha riferito i dati emersi dal convegno sugli infortuni sui campi, per fortuna in via di riduzione.

Un altro giornale locale, “L'Arena” del 2 febbraio ha pubblicato i dati sull'agricoltura veneta (allevamenti in crescita e flessione per frutta e ortaggi) illustrati durante Fieragricola.
Ancora “L'Arena” torna a parlare di Fieragricola il 4 febbraio con un resoconto sulle iniziative che hanno coinvolto le delegazioni straniere in visita alla fiera, molto interessate ai progressi in campo digitale.

Lo stesso argomento è stato poi ripreso dal “Giornale di Brescia”, ma anche questa volta siamo in ambito locale.
Restiamo sulla stampa locale con “Nuova Venezia” che il 4 febbraio, all'indomani della chiusura della manifestazione, traccia un bilancio della numerosa affluenza di pubblico.

Poi “La Verità”, che il 2 febbraio si è dedicata al vino, il Valpolicella in questo caso e il suo ruolo alla guida del gruppo "Sustainable winegrowing", argomento affrontato in uno degli oltre cento convegni che hanno affollato il salone veronese.

Notizie a conclusione di Fieragricola fra i "big" della stampa non ne ho trovate. Ma preferisco credere sia colpa della mia disattenzione...
 

Tutti a Berlino

C’è attenzione intanto per Fruit Logistica, il salone tedesco dedicato al comparto ortofrutticolo che ha aperto i battenti in questi giorni a Berlino. Se ne parla l'8 febbraio su “QN” sottolineando la forte presenza italiana, che conta oltre 500 espositori.

Un'occasione per fare il punto sull'andamento del settore, che ci vede ai primi posti come produttori, ma deboli sul fronte dell'export rispetto ad altri paesi.

Di Fruit Logistica si parla nello stesso giorno sul “Secolo XIX” per ricordare il valore economico del settore ortofrutticolo, che a livello globale vale 246 miliardi di dollari, destinati a crescere in media di oltre il 7% nei prossimi cinque anni.
 

Lotta allo spreco

Il 5 febbraio, per la giornata contro lo spreco alimentare, abbiamo letto molti articoli su questo argomento.
Ne ha parlato “QN”, e la “Gazzetta del Mezzogiorno”, per ricordare che ogni anno si getta nell'immondizia cibo per 88 milioni di tonnellate.

E il giorno seguente “Il Messaggero” ha fatto i conti di questo spreco, che costa 12 miliardi di euro.
Poi silenzio. Sino alla prossima giornata antispreco...
 

I mercati

I giornali si riscattano però con servizi di approfondimento come quello che si può leggere il 5 febbraio su “La Nazione” a proposito dei vigneti "eroici" delle Cinque Terre, dove il buon andamento di mercato di questi vini consente di ripagare un lavoro impegnativo su terreni "impossibili".

Si parla di vino poi su “Italia Oggi” del 7 febbraio, in questo caso per un'analisi sulle difficoltà che si incontrano per l'export in Cina, per gran parte legate alla scarsa propensione dei nostri produttori a fare squadra.

Quel che non riesce ai produttori di vino è invece a portata di mano dei floricoltori liguri, che sul mercato cinese vogliono arrivarci insieme, guidati dall'Istituto regionale per la floricoltura, come spiega “La Stampa” del 6 febbraio.
 

Dal "Grana" all'olio

Sul fronte dell'export “Brescia Oggi” del 3 febbraio riferisce i buoni risultati conseguiti dal Grana Padano, che nella sua assemblea annuale ha confermato una crescita della produzione dell'1,7% e un aumento dell'export del 2,5%.
Risultati che potrebbero essere migliori se non si dovesse fronteggiare la concorrenza sleale dei tanti prodotti di imitazione, come denuncia “Il Tempo” nello stesso giorno.

E' ancora “Il Tempo”, del 6 febbraio in questo caso, ad occuparsi di un altro argomento di denuncia. In questo caso della crisi del prezzo dell'olio di oliva, scatenato dalle speculazioni della grande distribuzione.
 

Chi è in difficoltà

Fra i settori in crisi troviamo gli agrumi, ma per loro sono scattati i piani di "soccorso" che mettono a disposizione 10 milioni di euro a garanzia degli investimenti.
A questi fondi, spiega “La Sicilia” del 7 febbraio, si aggiungono poi i sostegni previsti dai Psr. Serviranno anche per mappare la presenza del virus "tristeza", indispensabile per le proposte di riconversione degli agrumeti da presentare a Bruxelles.

Altri sostegni sono quelli previsti in Puglia per soccorrere gli olivicoltori alle prese con la Xylella. In ballo ci sono 11 milioni di aiuti comunitari che “Il Quotidiano di Puglia” del 6 febbraio chiede siano erogati evitando lungaggini.

Tempi lunghi sono quelli lamentati da chi coltiva produzioni biologiche.
In attesa di erogazione, scrive la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 4 febbraio, ci sono 70 milioni di euro bloccati da alcuni problemi al portale che gestisce il sistema informativo agricolo.
 

Preoccupazioni per il latte

Fra i settori in crisi va ricordato l'allevamento ovino della Sardegna, che però si sente trascurato dalle istituzioni pubbliche e i pastori, fa sapere “Libero” del 3 febbraio, minacciano come forma di protesta di disertare le urne.

Osservato speciale anche il latte bovino, che dovrà fare i conti con l'aumento della produzione e i suoi riflessi sul mercato.
Di questo argomento si occupa il quotidiano cremonese “La Provincia”, paventando possibili riduzioni del prezzo e una conferma arriva da una breve notizia de “Il Sole 24 Ore” del 6 febbraio, che segnala una flessione per il prodotto spot sulla piazza di Lodi.


Agricoltura 4.0

Infine le notizie su quanto di nuovo o semplicemente curioso propone la ricerca, argomenti che trovano sempre favorevole accoglienza sui media.

E' così per il metodo messo a punto in Trentino dalla Fondazione Edmund Mach per calibrare con precisione millimetrica la quantità di anidride solforosa necessaria per garantire la "salute" del vino. Se ne parla il 7 febbraio su “Italia Oggi”, mentre la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 5 febbraio pubblica un servizio dedicato al sistema Agrosat, che consente di verificare online lo stato delle coltivazioni.

Analoga la funzione messa a punto dall'Università di Milano che consente di misurare la salute delle piante. Come spiega “Italia Oggi” del 7 febbraio, si tratta di una "app" che viene messa a disposizione da una società assicuratrice.

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