Dalle fattorie nasce il cibo per nutrire il pianeta. Sono 570 milioni le fattorie presenti in 161 Paesi nel mondo, divise nei cinque continenti di cui il 7% in Europa e Asia centrale, il 35% in Cina; il 23% in India; il 9% in Africa subsahariana; il 9% in Est Asia (escluso Cina); il 6% Asia sud (escluso India); il 4% America latina e America centrale; il 4% Paesi 'industrializzati' (fra cui Nord America, Europa e Oceania); il 3% in Nord Africa e Medio Oriente.

Solo grazie alle farm, le fattorie, sarà possibile Nutrire il Pianeta: a rivelarlo sono i dati della World association of agronomist protagonista ad Expo 2015 Milano - fino al 31 ottobre - con il padiglione La Fattoria Globale 2.0 (350 mq, area Nord-Est 12). Sei mesi di eventi e la rappresentazione di tipologie di farm presenti nei continenti con 24 case history ed 1 continente al mese, dove sarà mostrato l'impatto dei diversi modelli produttivi sul paesaggio, il territorio e sulle identità locali. Il tutto visto dalla prospettiva e dall'analisi degli agronomi (500 mila nel mondo) che quotidianamente operano per progettare cibo e assistere le aziende nella sicurezza alimentare ed ambientale.

"Nutrire il Pianeta è un obbligo morale ancor prima che una priorità politica a cui la Comunità internazionale deve puntare senza esitazioni. Per gli Agronomi una mission quotidiana - sottolinea Andrea Sisti, partecipant director WaaforExpo2015 -: la Fattoria globale, rappresenta l'unità di misura per la valutazione del benessere del Pianeta dove si misurano le componenti ambientali e produttive. L'innovazione - aggiunge Sisti - di metodo è quello di considerare il territorio del Pianeta come un grande puzzle costituito da fattorie, e quindi esse stesse sono il termometro con cui valutarne lo stato di efficienza".

La superficie in cui operano le fattorie nel mondo (fonte Fao)
Sono 11 strati di copertura globale della terra: superfici artificiali (che coprono lo 0,6% della superficie terrestre); suoli non coltivati (15,2%); terreni coltivati (12,6%); prati e pascoli (13%); vegetazione erbacea (1,3%); acque interne (2,6%); mangrovie (0,1%); aree coperte da arbusti (9,5%); neve e ghiacciai (9,7%); vegetazione rada (7,7%); zone alberate (27,7%). Le foreste nel mondo sono distribuite in modo non uniforme: il 45% della superficie forestale totale nelle zone tropicali; il 31% nelle zone boreali, il 16% nelle zone temperate (16%) e l’8% in quelle subtropicali. I cambiamenti di uso del suolo forestale negli ultimi 20 confermano che l’area forestale è diminuita di circa 5,3 milioni di ettari l’anno, corrispondenti, nel periodo 1990-2010, ad una perdita netta pari a quasi 4 volte le dimensioni di un Paese come l’Italia.

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