Aggiornamento 13 maggio 2024: il testo del Decreto Legge Agricoltura è ad oggi in visione presso la Presidenza della Repubblica e non è ancora stato pubblicato né inviato alle Camere. Il testo definitivo poterebbe quindi essere diverso da quello presentato il 6 maggio. Ne daremo notizia appena possibile con un prossimo articolo.

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Nella tarda serata di ieri, 6 maggio 2024, i ministri dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, a Consiglio dei Ministri ancora in corso, hanno incontrato i giornalisti nella sala stampa di Palazzo Chigi per annunciare l'approvazione in Consiglio dei ministri del Decreto Legge Agricoltura "di straordinario interesse per i provvedimenti contenuti", come ha sottolineato il ministro Lollobrigida.

 

Annunciati anche altri due provvedimenti: la dichiarazione di stato di emergenza nazionale per siccità richiesto dalla Regione Siciliana e la nomina da parte del ministro della Salute, Orazio Schillaci, di un commissario nazionale per l'emergenza brucellosi e tubercolosi nelle regioni del Mezzogiorno d'Italia, richiesta da mesi e a gran voce dal movimento degli allevatori legato ad Altragricoltura.

 

Un decreto da 209 milioni di euro

Con riferimento al Decreto Legge Agricoltura, che stanzia non meno di 209 milioni di euro per il settore agricolo, il ministro Lollobrigida ha detto: "Si tratta di un provvedimento fortemente atteso e in totale continuità con quanto portato avanti in questi mesi dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e da tutto il Governo Meloni". 

 

"In questi ultimi mesi - ha aggiunto - ci siamo attivati per riportare al centro delle scelte strategiche dell'Unione Europea le politiche agricole e con il Consiglio Ue del 21 e 22 marzo abbiamo già raggiunto molti risultati in seno all'Ue grazie all'Italia a cominciare dalla revisione della Pac".


Il pacchetto di misure nazionali contenute del Decreto Legge punta innanzitutto "ad evitare la desertificazione del mondo agricolo per crisi di mercato aggrava da fattori geopolitici", come ha dichiarato il ministro Lollobrigida. Ma è forte anche di altri contenuti, come l'accentuazione del contrasto alle pratiche commerciali sleali.

 

Decreto Legge Agricoltura, 170 milioni di aiuti per le crisi di mercato

Con il decreto legge vengono adottate alcune misure di aiuto per le imprese agricole e della pesca e acquacoltura per 170 milioni di euro colpite dalla crisi di mercato indotta da eventi geopolitici e che rientrano nella proroga del quadro temporaneo di crisi sugli aiuti di Stato, prorogato dall'Unione Europea fino al 31 dicembre 2024.

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La prima misura consiste in una moratoria di 12 mesi sui mutui (anche prestiti e cambiali agrarie) nel caso le imprese agricole e della pesca e acquacoltura abbiano subìto perdite di volume d'affari di almeno il 20% nel 2023. Inoltre, a queste stesse imprese agricole è riservato un contributo in conto interessi di 20 milioni di euro, 10 milioni nel 2025 e 10 milioni nel 2026.

 

Capitolo cereali: il ministro Lollobrigida non ha menzionato la riforma di Granaio Italia, pure contenuta nelle bozze del decreto circolate nei giorni scorsi. Sulle ingenti importazioni di grano dalla Russia - "nell'ultimo anno sono cresciute del +1024%" ha ricordato il ministro - ha sottolineato la necessità di sostenere il settore cerealicolo italiano: sono pronti 20 milioni di euro di aiuti, ma non è ancora chiaro come verranno impiegati. Dettagli perverranno nei prossimi giorni.


Il ministro ha poi annunciato 130 milioni di euro per le imprese agricole e della pesca e acquacoltura presenti nelle Zone Economiche Speciali. La tipologia di aiuto prevista nelle Zes sarà il credito d'imposta sugli investimenti. Inoltre, il ministro ha comunicato che ci saranno "agevolazioni contributive per garantire ulteriori sgravi fiscali per le zone alluvionate di Emilia Romagna, Marche e Toscana" colpite nel maggio del 2023.

 

Fitopatie, in arrivo 14 milioni

In arrivo altri 2 milioni dal Fondo di Solidarietà per il comparto frutticolo del kiwi, colpito dal fenomeno della moria del kiwi. Gli interventi di indennizzo sono concessi in deroga, pertanto anche in mancanza di sottoscrizione di polizza assicurativa contro le fitopatie.

 

Per quando riguarda il settore vitivinicolo in arrivo altri 10 milioni di indennizzi per i danni subiti a causa della peronospora ed altri 2 milioni per i danni da flavescenza dorata. Per rendere più efficiente AgriCat è stato aumentato di 5 milioni di euro il fondo di dotazione.

 

Pratiche commerciali sleali pesate dai costi medi di produzione

Novità sulle politiche di contrasto alle pratiche commerciali sleali: "È necessario garantire alla filiera equilibrio - ha sottolineato il ministro Lollobrigida - pertanto è stato dato incarico ad Ismea di stimare il costo di produzione medio per ogni derrata agricola e nei contratti in forma scritta i prezzi non potranno essere indicati al di sotto dei costi medi, salvo che il produttore agricolo non possa provarne convenienza, in quanto capace di produrre con costi propri inferiori a quelli medi calcolati dall'istituto". 


Per rendere più efficaci le norme volte a contrastare le pratiche commerciali sleali sono stati potenziati i controlli. E i direttori dei mercati generali dovranno segnalare la mancata trasparenza nelle contrattazioni all'Ispettorato Centrale per la Qualità e Repressione Frodi, delegato per i controlli.

 

Infine, sono state incrementate le risorse a Ismea per certificare i costi medi di produzione. "Mancava il riferimento della certificazione al costo medio di produzione del singolo prodotto agricolo" ha sottolineato il ministro, che ha aggiunto: "d'ora in avanti ci saranno sanzioni certe e finalizzate a scoraggiare le pratiche commerciali sleali".

 

Fotovoltaico a terra, fine di un'era

"Poniamo fine alla istallazione selvaggia di fotovoltaico a terra, perché la terra serve a produrre innanzitutto cibo, salvaguardando alcune aree dove sono già stati effettuati gli investimenti" ha poi annunciato il ministro.

 

Tuttavia in alcune aree residuali sarà ancora possibile costruire impianti fotovoltaici a terra, come ad esempio le fasce di rispetto vicine agli svincoli autostradali. Tali norme salvaguardano inoltre gli investimenti attivati sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il Parco Agrisolare e l'agrivoltaico "poiché si tratta di impianti che consentono la produzione agricola" ha ricordato il ministro Lollobrigida. Sull'argomento è intervenuto anche il ministro all'Ambiente Pichetto Fratin. Entrambi hanno sottolineato la comune visione del problema.

 

Psa, in arrivo 20 milioni

Interventi aggiuntivi si annunciano per la peste suina africana, "una criticità oggettiva - ha ricordato il ministro Lollobrigida - con migliaia di suini a rischio di abbattimento tra Lombardia ed Emilia Romagna, e così pure l'export italiano".


"Interveniamo in maniera ferma anche con l'utilizzo dell'Esercito Italiano con 177 unità a disposizione del commissario per la Psa e con altri 20 milioni di euro da concedere alle imprese per attuare e rafforzare le misure di biosicurezza negli allevamenti. Inoltre, chiederemo alla Ue di rivedere le norme sulla biosicurezza, per salvaguardare le aziende che sono in regola e consentire loro di esportare".


Per il contrasto alla diffusione degli ungulati, cinghiali in primis, scendono in campo anche le associazioni di Protezione Civile: "contribuiranno a contrastare il fenomeno, su base volontaria. La Protezione Civile potrà intervenire sugli animali" ha spiegato Lollobrigida.

 

Agea incorpora il Sian

Ultimo elemento illustrato dal ministro inerente il Decreto Legge Agricoltura: la società che gestisce il Sian sarà incorporata da Agea. "È un elemento di razionalizzazione del sistema, che servirà per rendere il sistema dei pagamenti agli agricoltori ancora più efficiente ed efficace" ha commentato il ministro.

 

Zoonosi, al Sud arriva il commissario

In tema di malattie degli animali, il ministro ha annunciato che con un provvedimento del ministro della Salute Orazio Schillaci - portato in Consiglio dei Ministri per la presa d'atto - è stato nominato il "commissario per la lotta alla brucellosi che cercherà di arrivare all'eradicazione di questa patologia".

 

Il Decreto Legge Agricoltura, invece, detta nuove norme di contrasto per la brucellosi. Il commissario straordinario in realtà, previsto dal Dl Agricoltura, è per la brucellosi e la tubercolosi ed ha un mandato di 24 mesi, prorogabile una sola volta, con l'obiettivo di completare il processo di eradicazione sul territorio nazionale della brucellosi bovina, bufalina, ovina, caprina e della tubercolosi bovina e bufalina, anche col fine di valutare l'efficacia delle misure di profilassi adottate dagli enti territoriali.

 

Al commissario - sempre secondo il Decreto Legge Agricoltura - spettano compiti di coordinamento e monitoraggio delle azioni poste in essere nei territori colpiti dalle malattie e ha il potere di adottare provvedimenti di contingenza e urgenti a tutela della salute umana, animale e dell'ecosistema.

 

Da quanto apprende AgroNotizie® il provvedimento riguarda le regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Il commissariamento era stato invocato da almeno un anno dal movimento degli allevatori che si riconosce in Altragricoltura, l'organizzazione agricola capeggiata da Gianni Fabbris, il quale ha interrotto lo sciopero della fame iniziato da più di 20 giorni, non appena giunta la notizia del commissariamento da Roma.

 

Ulteriori dettagli di questo provvedimento saranno noti nelle prossime ore, quando a Casal di Principe in provincia di Caserta, il Decreto Agricoltura e il Decreto del ministro Schillaci saranno approfonditi in una conferenza stampa convocata dall'organizzazione agricola. 

 

Gianni Fabbris, non appena appresa la notizia del commissariamento, ha dichiarato: "È al tempo stesso una vittoria importante dopo un lungo cammino durato due anni e mezzo del Coordinamento Unitario e l'inizio di una fase nuova su cui investiremo le nostre migliori energie. È stato sconfitto l'oscurantismo più retrivo che avrebbe voluto lasciare tutto com'era continuando a far pagare i prezzi ai cittadini, agli allevatori ed alle comunità e ad ingrassare gli interessi delle lobby".

 

"Hanno prevalso - ha aggiunto - le istanze del cambiamento fortemente sostenute dagli allevatori e dai loro tanti alleati. Diamo atto al Governo di aver compiuto la scelta di affrontare, dopo decenni, un problema finora rimosso dalla politica e, come abbiamo sempre annunciato, ci predisponiamo a contribuire al migliore esito".

 

Siccità in Sicilia, dichiarato lo stato di emergenza

Infine, il Consiglio dei Ministri, dopo aver sentito il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha approvato la richiesta della Giunta regionale di dichiarare lo stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia, per il quale sono stati stanziati 20 milioni di euro.


In merito, il ministro Lollobrigida ha ricordato come la siccità sia un male endemico dell'isola, che va incontro periodicamente a fasi più acute: "pertanto sono state predisposte iniziative di sistema che non servano solo ad affrontare l'emergenza del momento, ma a programmare un più razionale utilizzo della risorsa in futuro, inoltre, il commissario alla siccità Nicola Dell'Acqua è stato autorizzato a redigere un Piano straordinario".

 

ll presidente della Regione Siciliana Schifani, uscendo dal Consiglio dei Ministri, ha dichiarato: "ringrazio il Governo per la sensibilità dimostrata e il ministro Nello Musumeci per lo stanziamento dei primi 20 milioni di euro e per l'impegno a implementare le risorse in tempi brevi nel solco di uno stretto rapporto di collaborazione tra Regione e Governo nazionale". Nello Musumeci è il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare.

 

Sempre in tema di risorse idriche, il decreto contiene la proroga al 31 dicembre 2050 delle concessioni d'uso relative alle opere e alle infrastrutture trasferite a Acque del Sud Spa, la quale può subentrare nei provvedimenti concessori di derivazione a uso potabile e irriguo delle opere e delle infrastrutture del demanio statale o regionale, in concessione agli enti che insistono nel territorio in cui opera la società.

 

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