La stagione 2022-2023 ha nuovamente ricordato a tutto il mondo viticolo come Plasmopara viticola non sia una malattia esclusivamente relegata al Nord Italia e come la difesa della coltura nei confronti di questo fungo sia ancora il punto chiave per il successo economico del processo produttivo.
Qualora vengano soddisfatte le esigenze di umidità e temperatura utili allo sviluppo del fungo, questo ultimo è in grado di provocare danni in qualunque areale viticolo. Le ingenti perdite causate anche nel Centro-Sud Italia, infatti, rappresentano l'ennesima conferma che l'aggressività del patogeno non è mutata nel tempo e, qualora le piogge primaverili inneschino la comparsa delle infezioni primarie, esse possono proseguire lungo la stagione interessando in maniera considerevole sia l'apparato fogliare che i grappoli, decimando la produzione e provocando anche importanti danni qualitativi.
Pertanto, l'attenzione da parte dei tecnici e dei viticoltori nei confronti della peronospora della vite dev'essere sempre molto elevata in qualsiasi regione o areale, tenendo ben presenti le solite semplici regole, così facili da scrivere ma non sempre immediatamente riproducibili nella pratica di campo.
Ormai considerata obsoleta la difesa "a calendario", bisogna sempre ricordare come l'efficacia di qualsiasi principio attivo sia perlopiù preventiva. Pertanto, oltre ad affidarsi all'esperienza empirica è sempre più necessario valutare le previsioni meteo, che possono prevedere l'arrivo delle piogge infettanti e, allo stesso tempo, massimizzare l'importanza dei modelli previsionali, sempre più affidabili nel calcolare la maturazione delle spore, i tempi di incubazione e la fuoriuscita dei sintomi. Solo grazie ad attenti ed opportuni monitoraggi è possibile ridurre la quantità di applicazioni effettuate lungo la stagione e sfruttare appieno le potenzialità dei prodotti a disposizione per la difesa, concretizzando di fatto le buone pratiche agricole previste dalla difesa integrata.
A tal proposito Agricola 2000 ha effettuato negli ultimi anni una serie di prove sperimentali nel corso di Campo Demo 2021 e Campo Demo 2023 atte a definire l'efficacia del rame utilizzato a dosi differenti, oppure accompagnato in miscela o strategia con formulati di biocontrollo che possano aiutare la storica molecola nell'offrire la miglior efficacia possibile nel rispetto dei limiti imposti dall'Unione Europea.
Le Tabelle 1 e 2 mostrano i principi attivi e i nomi commerciali dei formulati rameici e dei prodotti utilizzati in alternativa al rame nelle stagioni 2021 e 2023 nelle prove di campo di seguito riportate. Si tratta sia di prodotti di biocontrollo già in commercio, sia di formulati sperimentali o concimi CE al momento utilizzati ad esclusivo scopo sperimentale. La sperimentazione è stata condotta utilizzando come volume d'irrorazione 500 litri/ettaro; i trattamenti hanno avuto cadenza settimanale, a partire dalle prime piogge infestanti.
Tabella 1: Trattamenti Campo Demo 2021
(Fonte foto: Agricola 2000)
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Tabella 2: Trattamenti Campo Demo 2023
(Fonte foto: Agricola 2000)
I Grafici 1, 2, 3, 4 e 5 rappresentano l'entità dell'attacco su foglie e grappoli nei due anni oggetto di prova. In tutti i casi i valori indicano la superficie fogliare o superficie del grappolo colpita (severità) e la percentuale di organi interessati dalla malattia (incidenza). Per quanto concerne l'anno 2021, si riportano i dati relativi all'attacco su foglia e su grappolo rilevati a seguito dell'invaiatura, mentre per quanto riguarda l'anno 2023 i rilievi riportano l'attacco a carico dell'apparto fogliare durante la fioritura e durante l'invaiatura. Per quanto riguarda i grappoli si riporta invece il solo rilievo effettuato all'invaiatura.
Grafico 1: Efficacia dei trattamenti nel contenimento di P. viticola su foglia al 4 agosto 2021
(Fonte foto: Agricola 2000)
Grafico 2: Efficacia dei trattamenti nel contenimento di P. viticola su grappolo al 4 agosto 2021
(Fonte foto: Agricola 2000)
Grafico 3: Efficacia dei trattamenti nel contenimento di P. viticola su foglia al 23 giugno 2023
(Fonte foto: Agricola 2000)
Grafico 4: Efficacia dei trattamenti nel contenimento di P. viticola su foglia al 30 luglio 2023
(Fonte foto: Agricola 2000)
Grafico 5: Efficacia dei trattamenti nel contenimento di P. viticola su grappolo al 30 luglio 2023
(Fonte foto: Agricola 2000)
In entrambe le annate si riscontra un buon livello di attacco da parte del patogeno, che ha interessato gran parte dell'apparato fogliare e dei grappoli a fine stagione. L'efficacia di tutte le tesi in prova si è sempre dimostrata significativa nei confronti del non trattato, pur con qualche differenza tra le tesi trattate (Tabella 3 e 4).
Analizzando in generale l'efficacia delle diverse tesi, appare chiaro l'effetto dose proposto dai formulati rameici, in cui i dosaggi più elevati hanno sempre fornito un'efficacia migliore rispetto alle soluzioni meno concentrate. A livello di formulati non sono emerse differenze significative tra le varie tipologie di rame. L'ossido di rame parrebbe avere un effetto appena superiore (per quanto non significativo), probabilmente dettato dalla persistenza poco più prolungata rispetto alle altre formulazioni. Nell'annata 2021 l'idrossido di rame mostra differenze significative nel contenimento della malattia, come riportato nella Tabella dei dati di efficacia.
Tabella 3: Incidenza e severità dell'attacco di Plasmopara viticola, Campo Demo 2021
(Fonte foto: Agricola 2000)
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Tabella 4: Incidenza e severità dell'attacco di Plasmopara viticola, Campo Demo 2023
(Fonte foto: Agricola 2000)
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Considerando i prodotti di biocontrollo utilizzati è sempre emersa un'efficacia significativa rispetto al non trattato, confermando che questa categoria di prodotti può essere sfruttata con profitto nella difesa della vite, seppure con le dovute accortezze in merito a turni di applicazioni, dosaggi e strategie di impiego.
In linea generale, le tesi in cui i prodotti di biocontrollo sono stati applicati insieme al rame sia in strategia che in miscela ne hanno sempre migliorato l'efficacia rispetto al formulato applicato da solo.
A volte gli stessi prodotti di biocontrollo sono stati utilizzati senza l'ausilio di alcun apporto rameico. Ne è emersa una buona efficacia nella prima parte della stagione, mentre nella seconda parte dell'estate, con l'aumento della pressione della malattia, la protezione diminuisce. Ad eccezione di alcuni prodotti la cui efficacia sulla protezione della coltura si è protratta fino a fine stagione.
In conclusione si può affermare che ad oggi i prodotti di biocontrollo possono risultare un valido aiuto nel contenimento di Plasmopara viticola, soprattutto come supporto ai formulati rameici, che risultano essere tuttavia indispensabili e non eliminabili nei piani di difesa ed utili a mantenere una protezione minima soprattutto nelle fasi più avanzate della stagione, dove mantenere lo stay green della coltura è di fondamentale importanza per gli alti livelli qualitativi richiesti per le varietà oggetto della sperimentazione. Ciò nonostante, consentirebbero di ridurre i quantitativi di rame utilizzati per ettaro, in modo da rispettare gli obblighi imposti dal legislatore.
Le prove sperimentali proseguiranno anche negli anni futuri, auspicando un utilizzo sempre più proficuo di tale categoria di prodotti per una difesa sempre più efficace e sostenibile. Per saperne di più su Campo Demo è possibile contattare Agricola 2000 a questa pagina.
A cura di Andrea Borio, Field agronomist Crop Protection Services Department, Andrea Muscarà, Gep Trial manager Crop Protection Services Department e Simone Lavezzaro, Field agronomist Crop Protection Services Department di Agricola 2000
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Fonte: Agricola 2000