Nel corso di 4 incontri sono stati trattati vari argomenti secondo la vocazionalità colturale dei vari areali in cui si realizzavano le produzioni dei soci, che hanno partecipato numerosi agli eventi (circa 600 persone).
Presso il Centro fieristico Faentino sono state realizzate 2 serate dedicate ai temi dell'innovazione tecnica in generale, mettendo in evidenza le principali pratiche agronomiche oggi in fase di studio, osservazione e validazione da parte dell'ufficio tecnico della cooperativa. Una intera serata è stata dedicata all'innovazione varietale delle drupacee, tema sempre d'attualità ed in continua evoluzione e sviluppo, vista la forte evoluzione del mercato.
La serata emiliana svoltasi presso lo stabilimento Agrintesa di Castelfranco Emilia è stata incentrata sulla cerasicoltura ed alla pericoltura, con i contributi di Stefano Lugli e Stefano Musacchi dell'Università di Bologna, i quali hanno riportato esperienze sperimentali di impianti molto fitti per entrambe le colture.
Nell'ultima serata, quella del 24 febbraio, alla presenza di Walther Faedi del Cra - Unità di Ricerca per la frutticoltura di Forlì, sono state affrontate le principali problematiche commerciali della fragola, coltura storica del cesenate, oggi in forte difficoltà. Faedi ha evidenziato l'evoluzione dei prezzi, dei costi alla produzione e le rese produttive, ha analizzato le tendenze evolutive del mondo della ricerca verso l'innovazione varietale, orientata verso nuove varietà ricche di zuccheri, consistenti e soprattutto buone da mangiare. Particolare interesse per le varietà rifiorenti, soprattutto alcune novità che si mostrano interessanti per una produzione estiva anche in Romagna.
L'innovazione è sicuramente la leva competitiva prioritaria su cui agire, trasferendo al mondo della produzione le opportune conoscenze e competenze, per uscire dalla difficile crisi economica del comparto soprattutto oggi, vista la crescente competitività con le altre zone frutticole emergenti del globo.
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