In questi periodi in cui si fa un gran parlare di calabroni e si intensificano - giustamente - le attività di monitoraggio per controllare l'espansione di specie aliene e dannose come Vespa velutina, capita sempre più spesso che molti scambino per calabroni altri insetti che con i calabroni hanno solo una certa somiglianza.
Insetti che sembrano calabroni, ma che non sono calabroni o che a volte non lo sembrano neppure.
In generale con il termine calabrone si indicano quelle specie sociali del genere Vespa che hanno esemplari di grandi dimensioni, come Vespa crabro, il calabrone comune, Vespa orientalis, il calabrone orientale, Vespa velutina, il calabrone asiatico o calabrone asiatico a zampe gialle, e Vespa mandarinia, il calabrone asiatico gigante che però non è presente in Europa.
Tra gli insetti che più comunemente generano confusione, solo un tipo appartiene alla stessa famiglia dei calabroni, cioè alla famiglia Vespidae, mentre gli altri sono altri tipi di imenotteri o addirittura ditteri, cioè mosche.
Ma ciò nonostante sono molte le segnalazioni di questi insetti scambiati per calabroni, come ci dice anche il professor Antonio Felicioli dell'Università di Pisa e referente regionale della rete StopVelutina, che si occupa di monitorare e contrastare l'espansione del calabrone asiatico.
Allora vediamoli.
Rhynchium oculatum
Si tratta di un insetto non molto noto ai non addetti ai lavori, tanto che non ha nemmeno un nome volgare.
Spesso viene scambiato con Vespa orientalis e non a caso, dal momento che ha una colorazione molto simile.
È un caso classico di mimetismo batesiano, un fenomeno dove un animale innocuo ha assunto nel corso della sua evoluzione una forma e una colorazione simile a quella di una specie velenosa, in questo caso proprio a Vespa orientalis.
Rhynchium oculatum infatti, per quanto sia un insetto predatore e dotato di pungiglione, non è particolarmente pericoloso ed è poco o niente aggressivo.
Le femmine si limitano a cacciare una preda e a metterla accanto ad un uovo in un piccolo nido che poi chiudono con il fango. Teoricamente potrebbero cacciare anche delle api da miele, ma il loro impatto sugli alveari sarebbe comunque nullo.
Scolia spp.
Un altro insetto, anzi un gruppo di insetti, scambiati per calabroni sono quelli del genere Scolia, spesso confusi con Vespa velutina per il colore scuro.
Un esemplare di Scolia hirta
(Fonte: Hectonichus - Wikipedia)
Si tratta di insetti della superfamiglia Vespoidea e della famiglia Scolidae. Non sono predatori, ma parassitoidi, cioè le femmine depongono un uovo nel corpo di un altro insetto e la larva che nascerà dall'uovo mangerà il malcapitato dall'interno.
Gli adulti del genere Scolia invece si nutrono di nettare e per questo, oltre a non essere in alcun modo dannosi, sono anche degli importanti impollinatori.
Xylocopa violacea
La Xylocopa - detta anche ape legnaiola perché fa i nidi in buchi nel legno - è una grossa ape solitaria, che si nutre di polline allo stadio di larva e di nettare da adulta.
Un esemplare di Xylocopa violacea
(Fonte: Wofl - Wikipedia)
Non assomiglia per niente a nessun calabrone, dal momento che è tutta nera con sfumature violacee sulle ali.
La sua unica colpa è quella di essere chiamata calabrone in alcune parti d'Italia, generando così una confusione puramente a livello di parole.
Inutile ribadire che sia un insetto innocuo e un importante impollinatore, in particolare di fiori di grandi dimensioni come quelli dell'acanto o del favino.
Milesia crabroniformis
L'altro insetto soventemente scambiato per un calabrone è Milesia crabroniformis, che addirittura non è nemmeno un imenottero, ma un dittero, cioè una mosca.
Un esemplare di Milesia crabroniformis
(Fonte foto: Fritz Geller-Grimm - Wikipedia)
Ma al di là delle distinzioni da entomologi, la confusione qui è giustificata: anche in questo caso siamo di fronte ad un caso da manuale di mimetismo batesiano.
E l'insetto con cui Milesia crabroniformis "vuol" farsi confondere è proprio il calabrone comune, Vespa crabro, da cui anche il nome scientifico di questa mosca.
Le differenze però quando la si guarda da vicino sono evidenti: i grandi occhi composti e le antenne corte e tozze tipiche di quasi tutte le mosche, oltre all'avere un solo paio di ali che ne rende il volo e anche il ronzio completamente diverso da quello degli imenotteri come le api, le vespe e i calabroni.
Tutto questo lo abbiamo detto per fare un po' più di chiarezza e far conoscere degli insetti anche molto affascinanti.
Non c'è assolutamente nessun intento di voler dar degli ignoranti a persone che con curiosità e spesso con grande senso civico si mettono ad osservare e a segnalare insetti che paiono loro giustamente inusuali.
Il monitoraggio è sempre importante, anzi fondamentale. E nel dubbio è sempre bene segnalare la presenza o il sospetto della presenza dei calabroni invasivi come Vespa velutina e Vespa orientalis.
L'importante è non creare allarmismi e non schiacciare insetti a caso.
Anzi, gli insetti non schiacciamoli proprio, neanche i calabroni. Una foto va benissimo, al limite dopo averli catturati con un retino. Poi se è il caso di eliminarli ci penserà chi di dovere.