Povera di proteine e grassi, una melagrana media apporta però circa il 10% del fabbisogno giornaliero raccomandato di vitamine C e B6 ed è ricca di potassio. La sua caratteristica più importante è comunque, come evidenzia Pietta, “la forte concentrazione (da 1 a 2,8 grammi/litro, contro i 2 grammi del vino rosso e 1 grammo del tè) di due classi di polifenoli: le antocianine, che conferiscono il colore rosso al frutto, e i tannini idrolizzabili, oltre a esteri dell’acido ellagico.
A queste sostanze si deve il 90% dell’attività antiossidante del succo di melagrana, capace quindi di catturare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare”.
Studi clinici hanno confermato le tante proprietà di questo succo. “Questa bevanda - precisa Pietta - riduce i fattori di rischio cardiovascolare, ha un effetto protettivo sulla cartilagine articolare, prevenendo o limitando il rischio di osteoartriti, svolge azione preventiva su alcuni tipi di tumori (cavo orale, colon, prostata, seno), ha un’attività debolmente estrogenica, interessante per il trattamento dei sintomi della menopausa, e sembra avere anche azione neuroprotettiva”.
Un altro frutto di stagione molto salutare è l’arancia sanguinella, succosa, profumata e dal colore intenso. “Ricca di vitamina C, questo agrume facilita l’assorbimento del ferro, favorisce la formazione del tessuto connettivo, stimola le difese immunitarie e cattura i radicali liberi, svolgendo una forte azione antiossidante”, spiega il ricercatore. “Contiene vitamina A, essenziale per la vista, la crescita, la divisione cellulare e per le difese immunitarie, e vitamina B1, che aiuta a trasformare il glucosio in energia ed è importante per la funzione nervosa e cardiaca. E’ una buona fonte di calcio, potassio e pectina, una fibra solubile che dà senso di sazietà e rallenta l’assorbimento di zuccheri (glucosio) e lipidi (colesterolo). Gli oli essenziali presenti nella buccia e nei fiori, infine, hanno proprietà carminative (contrastano il gonfiore addominale)”.
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A cura di Rita Bugliosi
Fonte: Piergiorgio Pietta, Istituto di tecnologie biomediche del Cnr, Milano, tel. 338/7642366 piergiorgio.pietta@itb.cnr.it
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