Le ultime innovazioni nel settore agroalimentare italiano sono state protagoniste delle cinque giornate del Festival dell'Innovazione Agroalimentare 2024, organizzato da Food Hub, che si è tenuto dall'11 al 15 novembre 2024.
L'evento, che si è svolto completamente online, ha coperto cinque macroaree attraverso 58 interventi di 75 relatori, attirando 3.745 stakeholder e centrando l'obiettivo di diffondere le più recenti innovazioni del settore agroalimentare. Un'opportunità per fare rete e creare uno spazio di confronto tra gli attori del comparto.
Sempre più interattivo
La terza edizione del festival è stata ancora più ricca e interattiva rispetto agli anni precedenti. La piattaforma ha mantenuto la stessa struttura consolidata per facilitare l'uso ai partecipanti già esperti, ma con miglioramenti per favorire il networking e il completamento dei profili degli utenti, rendendo più efficace il matching tra interessi e interlocutori.
Molto diversificato il programma delle giornate, suddivise in sessioni dedicate a startup, enti di ricerca e università, innovazioni aziendali già implementate e pronte per essere applicate, e sui lavori in corso da parte di associazioni.
Sebbene sia evidente l'importanza di partecipare alle sessioni live per poter interagire ponendo domande ai relatori, gli organizzatori sanno che non sempre si ha molto tempo a disposizione e hanno quindi pensato di rendere disponibili le registrazioni delle sessioni a cui non si è potuto partecipare.
Un format che dà quindi la massima libertà nel gestire gli interventi che si intendono seguire, selezionandoli e riguardandoli quando si vuole.
La giornata dedicata all'Agricoltura
La giornata dedicata all'Agricoltura, seguita da 1.163 persone, si è svolta lo scorso lunedì 11 novembre ed è stata caratterizzata da un'intensa agenda. Ecco alcuni interventi che abbiamo seguito.
Computer vision e Ia per l'agricoltura di precisione
La giornata si è aperta con Agrobit, una startup innovativa di agritech che si occupa di agricoltura digitale utilizzando immagini provenienti da varie fonti. Grazie alla computer vision e all'analisi di immagini per l'agricoltura di precisione, le soluzioni di Agrobit danno un supporto decisionale ad agricoltori e tecnici della filiera.
"Usiamo immagini prelevate da varie fonti, dallo smartphone alle camere su trattori, a droni, quindi tutto quello che ci può fornire immagini noi lo utilizziamo per ottenere le informazioni che ci servono" ha spiegato Simone Kartsiotis, ceo di Agrobit.
Tecnologie all'avanguardia e accessibili a tutti gli agricoltori perché l'azienda vuole democratizzare l'accesso agli strumenti agritech. "Non dimentichiamoci che l'80% degli agricoltori europei ha meno di 5 ettari, si tratta di aziende agricole a conduzione familiare".
Una parte consistente dell'agricoltura europea ha piccoli appezzamenti, e per le esigenze di ogni agricoltore Agrobit ha pensato a strumenti di agricoltura di precisione e digitale specifici, per aiutarli a raggiungere obiettivi di resilienza e sostenibilità, ottimizzando le pratiche agronomiche e riducendo l'uso di input chimici e acqua, grazie all'uso di Dss basati su immagini, Ia e computer vision.
Tra gli strumenti ci sono iAgro, l'app Dss che tramite smartphone stima le dosi ottimali di agrofarmaco da distribuire in colture arboree, iTractor, la camera stereoscopica per contare i grappoli e stimare la resa delle uve in vigneto, e iDrone, che con la camera multispettrale/termica da drone permette di stimare lo stato vegetativo delle colture. Simone Kartsiotis ha poi presentato casi reali dell'uso delle tecnologie che catturano immagini e da cui, rielaborandole, si va ad estrarre informazioni sulle colture.
A destra Simone Kartsiotis, ceo di Agrobit
(Fonte: AgroNotizie®)
Rendere accessibile e smart l'automazione e il monitoraggio in agricoltura
Startup innovativa fondata nel 2021, Lualtek ha l'obiettivo di rendere accessibile l'automazione e il monitoraggio in agricoltura, senza copertura internet, senza cavi e senza centraline. Grazie alla collaborazione con imprenditori agricoli e agronomi per sviluppare soluzioni economiche e smart, l'azienda propone tecnologie flessibili per risolvere criticità come l'aumento dei costi, la carenza di manodopera, il consumo idrico e l'impatto del cambiamento climatico.
Particolare è il modo in cui tutto ha avuto origine, come ha raccontato Luca Occhipinti, ceo e cofounder di Lualtek, sistema per il monitoraggio remoto e l'automazione in agricoltura senza copertura internet, senza cavi e senza centraline. "Lualtek è nata quasi come un gioco, per risolvere un problema a un caro amico imprenditore agricolo. Eravamo in spiaggia a fine agosto nel 2021 e l'arrivo improvviso di nuvoloni minacciosi carichi d'acqua ha obbligato il nostro amico ad andare via e farsi 30 chilometri di macchina per andare a chiudere manualmente i portelloni della serra".
"Io e mio fratello ci siamo chiesti come fosse possibile che nel 2020 non ci fossero strumenti che permettessero di gestire da remoto l'apertura e la chiusura dei portelloni. Quindi ci siamo messi a studiare e abbiamo sviluppato quello che poi è diventato l'ecosistema Lualtek, un sistema che permette di automatizzare e gestire da remoto qualsiasi strumento presente in azienda agricola". Una startup in costante evoluzione che anche in base ai suggerimenti che arrivano dai loro clienti, quindi da imprenditori agricoli e da agronomi, e molto aperta allo sviluppo di nuove tecnologie.
Il sistema di Lualtek si basa su un sistema plug and play composto da software, hardware e un protocollo di trasmissione radio che non richiede internet, centraline o cablaggi, risultando quindi molto più economico delle soluzioni tradizionali.
A sinistra Luca Occhipinti, ceo e cofounder di Lualtek
(Fonte: AgroNotizie®)
Miglioramento della qualità nutrizionale del seme di fagiolo
I legumi, fonte di proteine vegetali, sono oggi protagonisti dell'alimentazione e sempre più al centro dell'attenzione dei ricercatori, perché tra le sfide del settore agroalimentare vi è la necessità di nutrire una popolazione che nel 2050 si prevede arrivare a 9 miliardi di persone, e quindi una più ampia richiesta di proteine.
Eleonora Cominelli, senior researcher, Cnr Ibba, ha spiegato cosa si sta facendo per permettere di sfruttare al meglio i nutrienti del fagiolo, evitando disturbi digestivi e migliorando la qualità nutrizionale e la tolleranza alla siccità di questa pianta.
I fagioli sono ricchi di nutrienti ma contengono composti antinutrizionali, che ne riducono la digeribilità e la biodisponibilità dei minerali. Attraverso selezione genetica, mutagenesi e biotecnologia, si è lavorato per eliminare le lectine tossiche, ridurre l'acido fitico e migliorare le caratteristiche nutrizionali delle farine tramite fermentazione.
In questo modo oltre al miglioramento delle proprietà delle farine, è stato possibile realizzare nuovi prodotti come biscotti, cracker e pane con farine di fagiolo, frumento, mais e grano saraceno con vantaggi nutrizionali come l'assenza di tossicità e l'alto contenuto proteico, il bilanciamento degli aminoacidi e un basso indice glicemico, oltre alla riduzione dei tempi di preparazione.
Eleonora Cominelli, senior researcher, Cnr Ibba
(Fonte: AgroNotizie®)
Tutti gli interventi della giornata dell'Agricoltura
Tra i protagonisti dell'11 novembre ci sono stati anche:
- Edo Radici Felici, Andrea Pezzoli e Guido Colombo, "La tecnica aeroponica per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di vegetali funzionali"
- Unitec, Angelo Benedetti, "Innovazione e ortofrutta: dalla classificazione della qualità esterna alla scelta del gusto"
- Enea, Chiara Nobili e Maurizio Notarfonso, "Driver di innovazione tecnologica e competitività per il sistema agroalimentare"
- Università degli Studi di Milano, Lorenzo Vergani, "Biostimolanti microbici e metodi di somministrazione in un'ottica di economia circolare"
- Consorzio Italbiotec, Elisa Casaletta e Savio Landonio, "Presentazione progetto Agromatec - Ecosistema Agritech"
- Università degli Studi di Udine, Luca Marchiol, "Economia circolare/agricoltura sostenibile: idrossiapatite come nanofertilizzante intelligente"
- Crea, Ilaria Falconi "Il mercato volontario dei crediti di carbonio per il settore agricolo"
- FieldRobotics, Riccardo Fini, "Sistemi autonomi robotizzati per l'agricoltura del futuro".
Fabio D'Elia e Francesco De Carolis, cofounder di Food Hub
(Fonte: AgroNotizie®)
Qualcosa di più sul festival
I partecipanti provenivano da oltre mille aziende, tra cui Barilla G e R Fratelli, Lavazza, Galbani, Ferrarelle, Zuegg, Emilia Foods, Coca Cola Hbc, Unilever, Vandemoortele, Monari Federzoni, Hipra Italia, Farchioni Olii Spa, Morato, Sammontana Spa Società Benefit e molte altre.
Gli sponsor della terza edizione sono stati Agrobit, Edo Radici Felici, Tecnhophylla, Unitec Group, Consorzio Italbiotec, Università degli Studi di Udine, Lualtek, Crea, Adacta International, Barilla, Amadori, Comsol, Enea, Orobix Life, Crpa, Unibo, Wiseside, Martini, UniMi, UniPd, Kinsect, Cargill, Clust-Er Spring, Tropical Food Machinery, UniTus, Digimark, UniTe, Clust-Er Agroalimentare, Crossing srl, GS1, Altesia, Coldsense Technologies, Fondazione Itl, Trevisan & Cuonzo, Tuidi, Bio4SusPack, Lic Packaging, Bi-Rex, Novonesis, Heallo, Kamut Enterprises of Europe, MyCia, Otan.
L'evento ha ricevuto il patrocinio del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Otan, Clust-Er Agrifood, Federchimica Assobiotec, Federchimica Aispec e ha visto la partecipazione di diversi mediapartner, tra i quali AgroNotizie®.
AgroNotizie® è un marchio registrato da Image Line® Srl Unipersonale