Agosto, tempo di ferie, vacanze e relax. Ma soprattutto, un mese di particolare impegno per chi è in campo per raccogliere i frutti del proprio lavoro, dal pomodoro alle frutticole, dall'uva - quest'anno in grande anticipo - alla barbabietola.

 

È poi per molti il mese dei viaggi per eccellenza, delle feste all'aperto e forse per alcuni anche il mese per fare tutte quelle cose che si rimandano durante l'anno per mancanza di tempo. Il momento giusto anche per ascoltare (o riascoltare!) "Coltiviamo innovazione", il podcast di CAP4AgroInnovation, il progetto promosso da Image Line® con il sostegno dell'Unione Europea (Programma IMCAP) che, dopo ParteciPAC e ParteciPAC22, vuole continuare ad informare i cittadini sulla Politica Agricola Comune (Pac).

 

Ogni episodio, condotto e curato per la parte editoriale dalla giornalista Barbara Righini insieme al team di Image Line®, permette di scoprire o conoscere più nel dettaglio tutte quelle innovazioni che stanno cambiando il panorama agricolo. Protagonisti sono stati giovani (ma non solo) imprenditrici e imprenditori agricoli, tecnici e professioniste del settore, ricercatrici e ricercatori, tutti concordi sulla necessità di condividere esperienze e conoscenze per creare un nuovo ecosistema agricolo mettendo in campo le più moderne tecnologie e innovazioni ed essendo allo stesso tempo sostenibili.

 

Dunque, per chi è sul trattore o sulla vendemmiatrice, al mare sotto l'ombrellone, per chi ama passeggiare in montagna o per chi invece si sta godendo un po' di meritato riposo nella propria città, è tempo di prendere le cuffie, alzare il volume e ascoltare i dodici episodi.

 

Sapete cos'è l'Akis? Ve lo spieghiamo noi!

Il nostro viaggio nell'agricoltura più innovativa è partito da una domanda: cos'è l'Akis? Il Sistema della Conoscenza e dell'Innovazione in Agricoltura è uno degli strumenti messi in  campo per raggiungere i dieci obiettivi strategici della Pac.

 

Secondo l'Ocse è "un insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l'obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l'innovazione in agricoltura".

 

Il mondo della ricerca e della consulenza, la scuola e la formazione professionale giocano quindi un ruolo fondamentale a tal proposito.

 

Ma tutto ciò come si traduce nella pratica? Per comprendere meglio l'Akis abbiamo incontrato Simona Cristiano, ricercatrice del Crea Politiche e Bioeconomia che da più di dieci anni si occupa di stimolare la conoscenza e l'innovazione.

 

Akis? Il misterioso acronimo

 

La rivoluzione digitale che ci piace

Si sa, il digitale ormai è entrato nelle nostre vite e ci accompagna quotidianamente nel lavoro, nelle scelte che facciamo e nelle decisioni che prendiamo. L'agricoltura non è da meno: il settore primario è nel pieno della rivoluzione digitale e sempre più aziende agricole nei prossimi anni adotteranno tecnologie innovative per ottimizzare la gestione dei campi e delle stalle.

 

Ma come portare innovazione e digitalizzazione dentro le imprese agricole? Ne abbiamo parlato con Alex Giordano, responsabile della task force Rural Hack del Societing LAB dell'Università degli Studi Federico II di Napoli.

 

Perché l'agricoltura possa diventare più competitiva è necessaria un'alleanza fra tecnologia, ricerca e aree rurali e Giordano ci ha raccontato come si riescono a coinvolgere gli imprenditori agricoli nel processo di innovazione, ascoltando le loro esigenze.

 

Digitale e agricoltura, tutt'altro che un ossimoro

 

L'enorme potenziale della tecnologia

Nel terzo episodio di "Coltiviamo innovazione" abbiamo invece parlato del progetto FruitGuard, portato avanti da Agrifrutta Società Cooperativa Agricola e cofinanziato con i fondi Pac.

 

La Cooperativa ha partecipato a un Gruppo Operativo assieme ad altre aziende agricole e al Politecnico di Torino per migliorare la tracciabilità dei piccoli frutti, sfruttando al massimo ciò che la tecnologia già mette a disposizione.

 

Con Davide Veglia, responsabile di Agrifrutta Società Cooperativa Agricola, e Danilo Demarchi del Politecnico di Torino, Dipartimento Elettronica e Telecomunicazioni, abbiamo approfondito il progetto e toccato con mano i risultati.

 

Tracciabilità, con agritech e collaborazione è tutto più facile

 

Scommettere sulle aree rurali

La Pac 2023-2027 ha a cuore le aree rurali e marginali e la stessa Commissione Europea, rilanciando il Patto Rurale all'interno delle comunità, vuole provare a trasformare questi territori da aree svantaggiate a zone ricche di opportunità.

 

Servono idee, sforzi comuni e azioni concrete per ridurre il divario con le città: migliorare le reti infrastrutturali, la connessione a internet e garantire redditività.

 

Tra i tanti esempi di recupero di terreni abbandonati c'è quello di Federico Lepri, allevatore della Società Agricola San Severo di Federico Lepri e I. Zelli in Toscana. Nel 2009 Federico si è messo in testa di recuperare dei terreni abbandonati nel comune di Arezzo e oggi, a quindici anni di distanza, la sfida è stata vinta in quanto alleva bovini di razza maremmana in purezza, presidio Slow Food, capre, ha due stalle e un punto vendita per la vendita diretta della carne.

 

Marginali a chi? La forza dell'agricoltura

 

Intelligenza artificiale e agricoltura, si può fare

E ora veniamo a lei, l'intelligenza artificiale, uno dei temi più caldi di questo periodo, anche in agricoltura. Sì, perché anche nel settore primario ha le potenzialità di modificare il modo in cui gli agricoltori lavorano in campo.

 

L'intelligenza artificiale e anche la robotica (non dimentichiamolo) potrebbero essere la chiave di volta per un futuro agricolo più sostenibile, più efficiente e più redditizio per chi produce.

 

A che punto siamo però? Ne abbiamo parlato con Raffaele Giaffreda, ricercatore della Fondazione Bruno Kessler e coordinatore di un progetto internazionale da 60 milioni di euro, AgrifoodTEF, per validare soluzioni digitali per l'agricoltura.

 

Intelligenza artificiale e robotica, speranza per l'agricoltura

 

A come agricoltura, D come donne

In occasione della Festa della donna abbiamo dedicato la puntata di marzo proprio alle donne, in compagnia di due imprenditrici del settore ortofrutticolo: Carola Gullino, presidente dell'Associazione Nazionale Le Donne dell'Ortofrutta, e Laura Damiani, contitolare dell’Azienda ortofrutticola Orsini & Damiani.

 

Innovatrici, imprenditrici guida della multifunzionalità in agricoltura e promotrici particolarmente attente della sostenibilità e della tutela del made in Italy, le donne hanno contributo e contribuiscono tuttora alla crescita del settore primario e del mondo produttivo in generale.

 

Anche se nella Politica Agricola Comune non ci sono misure specifiche per l'imprenditoria femminile, le imprenditrici e le lavoratrici impegnate nel comparto hanno comunque saputo cogliere con lungimiranza le direttrici da intraprendere per avere un supporto agli investimenti, all'avvio delle attività e all'implementazione di progetti di innovazione.

 

Agricoltura, sostantivo femminile!

 

Vertical farming: innovazione e sostenibilità

Siamo stati poi a NovelFarm 2024, la mostra convegno internazionale sulle innovazioni in agritech, fuorisuolo e vertical farming e con Giuseppina Pennisi, ricercatrice dell'Università di Bologna, abbiamo posto l'attenzione alla vertical farm sperimentale che l'Università ha messo a punto grazie al progetto europeo FoodE.

 

Produrre in modo innovativo e sostenibile è essenziale per garantire un futuro al settore e al nostro pianeta e la Pac spinge proprio nella direzione dell'innovazione in nome della sostenibilità in agricoltura.

 

Sempre più in alto! Se si coltiva in verticale

 

Ritorno a… scuola!

Per l'ottavo episodio siamo tornati tra i banchi di scuola per una chiacchierata con le future nuove leve dell'agricoltura. Alessandro Setti, Matteo Pizzi e Mirko Messori, studenti dell'Istituto di Istruzione Superiore Lazzaro Spallanzani di Castelfranco Emilia (Modena), ci hanno guidato in un viaggio alla scoperta di sogni, speranze, paure e aspirazioni degli imprenditori agricoli del domani.

 

La scuola tra l'altro ha dato un grande contributo alla mostra interattiva, ideata grazie alla collaborazione del Muse - Museo delle Scienze di Trento con Image Line® e ospitata proprio al Muse, collaborando nella realizzazione delle immagini e nella predisposizione dei contenuti.

 

A tu per tu con le nuove leve dell'agricoltura

 

L'importanza della ricerca

B-Wine e BIOSTIMOLA sono stati invece i progetti protagonisti dell'episodio dedicato alla ricerca. Gli obiettivi di sostenibilità ambientale fissati dall'Unione Europea sono molto sfidanti per gli agricoltori, ma la ricerca va avanti e gli alleati su cui possono contare sono sempre di più. Fra questi ci sono il biochar e i biostimolanti.

 

Il primo, detto anche carbone vegetale, è un prodotto a base carboniosa che usato come ammendante migliora la fertilità chimica, fisica e biologica, migliora la ritenzione e l'infiltrazione idrica e permette l'accumulo di carbonio negli strati più profondi del terreno. Inoltre, rimane stabile nel suolo per periodi molto lunghi apportando continui benefici al sistema suolo-pianta.

 

Ed è proprio questo il focus di "B-Wine: il biochar per aumentare la sostenibilità e la resilienza della viticoltura", un progetto finanziato dal Psr della Regione Toscana che vede come capofila Fèlsina Spa e altre due aziende agricole: Tenuta Badia a Coltibuono e Fattoria Corzano e Paterno. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), con gli istituti Ibe, l'Istituto per la BioEconomia di Firenze, e Igg, l'Istituto di Geoscienze e Georisorse di Pisa, si occupa invece di tutta la parte scientifica. Partner di divulgazione è il Biodistretto del Chianti; mentre per la valutazione ambientale dell'applicazione del biochar in vigneto in termini di mitigazione dell'impatto carbonico e idrico il progetto conta sul supporto di Enerion Global. Del trasferimento digitale dei dati si occupa invece Image Line®.

 

I biostimolanti sono invece dei prodotti che anche se non apportano direttamente alle colture elementi nutritivi, sono in grado di migliorare le produzioni, aiutando le piante a resistere agli stress abiotici e a gestire al meglio i fattori produttivi, come acqua e nutrienti.

Per indagare le loro potenzialità nell'agricoltura lombarda è nato BIOSTIMOLA, il progetto finanziato dal Psr della Regione Lombardia di cui è responsabile l'Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia e che vede la collaborazione del Centro di saggio e di ricerca Agricola 2000.

 

Abbiamo approfondito i due progetti con Giacomo Cocetta, professore dell'Università degli Studi di Milano, e Ellis Topini, direttore generale Fattoria di Fèlsina.

 

Agricoltura e ricerca, alleati per la sostenibilità

 

Sicuri di conoscere la bioeconomia?

Se avete dei dubbi sul significato della parola bioeconomia il consiglio è quello di ascoltare la nostra chiacchierata con Patrizia Borsotto, ricercatrice del Crea Politiche e Bioeconomia.

 

È qualcosa di centrale per raggiungere gli obiettivi europei di neutralità climatica e anche la Politica Agricola Comune conta proprio sulla bieconomia per mitigare il cambiamento climatico.

 

Gli ultimi dati del rapporto "La bioeconomia in Europa", realizzato dal Research Department di Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Cluster Spring e Assobiotec Federchimica, ci dicono che in Italia nel 2023 l'insieme delle attività connesse alla bioeconomia ha generato un valore della produzione pari a 437,5 miliardi di euro, 9,3 miliardi in più rispetto al 2022, occupando circa 2 milioni di persone.

 

Potenza della bioeconomia

 

Agricoltura, social e influencer

Con Martina Broggio, alias @the.grapevine.girl, agronoma laureata in viticoltura ed enologia all'Università degli Studi di Udine, abbiamo parlato di influencer. Martina ha una sua impresa, la Soil Evolution, fa consulenza per la viticoltura sostenibile ed è anche influencer (quasi 23mila follower su Instagram al momento della pubblicazione di questo articolo).

 

L'abbiamo intervistata per confrontarci su come trasferire, raccontare, condividere e comunicare l'innovazione in agricoltura, anche attraverso i social.

 

I social stanno infatti entrando a grandi passi nel settore primario e oggi non solo il mondo della moda o quello dello sport hanno i loro influencer seguiti da migliaia di follower, anche l'agricoltura ha i suoi, i cosiddetti agri influencer. E se è vero che il mondo della comunicazione cambia e si innova, anche la trasmissione di conoscenza in agricoltura deve tenere il passo.

 

Forse l'obiettivo perseguito dalla Commissione Europea con la Pac 2023-2027 di diffondere al mondo agricolo innovazione e conoscenza, perseguito grazie anche all'Akis, come abbiamo visto nel primo episodio, può passare anche dalla comunità dei cosiddetti "seguaci virtuali".

 

Influencer agricoli? La conoscenza passa anche da lì

 

Podcast agricoli, filo diretto con la conoscenza

Se fossero proprio i podcast il mezzo di comunicazione innovativo per raggiungere i campi?

 

Il nostro viaggio dedicato all'innovazione in agricoltura termina con una bella chiacchierata con Andrea Scapin, podcaster, ideatore, conduttore e autore di "Agrifake" per parlare proprio di podcast agricoli e di come portare innovazione e conoscenza fino alle aziende agricole.

 

Infine qualche consiglio: se siete alla ricerca di altri podcast dedicati alle tecnologie innovative è possibile consultare (anche) questa lista.

 

A tutto (agri)podcast!

 

CAP4AgroInnovation è anche...

Per saperne di più su CAP4AgroInnovation è possibile leggere anche i circa trenta articoli e approfondimenti pubblicati, guardare i tre webinar dedicati agli studenti e i video con le storie di sei agricoltori innovativi.

Leggi anche Mettetevi comodi, la Pac si guarda


Il logo del progetto CAP4AgroInnovation

 

CAP4AgroInnovation è il nuovo progetto di Image Line®, cofinanziato dall'Unione Europea, dedicato all'innovazione in agricoltura e alle opportunità offerte dalla Pac.

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito

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