La viticoltura sta all'agricoltura come la Formula 1 sta alle corse automobilistiche. Un paragone insolito ma che fa ben capire il ruolo del settore nel panorama agricolo italiano. Il valore elevato delle produzioni, la maggiore disponibilità economica delle aziende vitivinicole e la vulnerabilità delle viti al cambiamento climatico fanno sì che l'offerta di soluzioni per il vigneto sia tra le più avanzate per tecnologie e dotazioni.
Non stupisce allora che, durante l'edizione appena conclusa di Enovitis in campo, il livello tecnologico fosse davvero elevato: tra un trattore gommato e uno cingolato non era così insolito vedere un robot lavorare lungo i filari. AgroNotizie® vi racconta alcune delle macchine più innovative presenti in fiera.
Leggi anche Enovitis in campo, bilancio dell'edizione 2024
Guarda la fotogallery con tutte le foto delle macchine presenti nell'articolo
Trattori specializzati: cuore del vigneto
I trattori specializzati sono i protagonisti indiscussi della viticoltura. Precisi ed efficienti tra i filari, a Enovitis in campo 2024 hanno trovato "pane per le loro ruote o cingoli": le pendenze delle colline bolognesi hanno permesso di dimostrare le loro reali capacità.
Le evolute soluzioni a bordo, oltre a migliorare la potenza e la trazione, aumentano la produttività, riducono l'impatto ambientale e offrono un comfort superiore. Esempi di mezzi all'avanguardia sono il Landini Rex4.120 GT Dynamic, predisposto per la guida automatica lungo i filari, e il Fendt 211V Vario, dotato di sistema Isobus completamente integrato.
Antonio Carraro, un'offerta ancora più completa
Novità tra i filari è la linea di specializzati a ruote differenziate che completa l'offerta di Antonio Carraro. Stiamo parlando della nuova Serie A, prodotta nello stabilimento del Gruppo Carraro a Rovigo. La Serie comprende le gamme AS, AV e AF, configurabili differentemente per un totale di 20 modelli.
La gamma AS è composta da 2 modelli compatti dotati di motore Deutz TCD 2.2 da 75 cavalli, mentre le gamme AV e AF comprendono modelli provvisti del 4 cilindri FPT F28 con potenze di 75, 92 o 103 cavalli.
Da sinistra, nuovi trattori specializzati Antonio Carraro AS 7.775 LB e AV 2.105 L
(Fonte foto: AgroNotizie)
All'opera con la rotofresa interceppo Rinieri Turbo PRT, il modello piattaformato AS 7.775, in versione larga e ribassata (LB), ha un passo di 1.900 millimetri, una larghezza minima di 1.360 millimetri e un'altezza massima al cofano di 1.270 millimetri. Da segnalare l’impianto idraulico da 50 + 30 litri minuto con 3 distributori e il sollevatore posteriore da 1.800 chili.
Al suo fianco, il modello AV 2.105 L (vigneto largo), cabinato ed equipaggiato con un atomizzatore Cima, offre passo di 2.178 millimetri e larghezza minima di 1.436 millimetri. Si differenzia dal precedente AS anche per la portata idraulica fino a 60 + 27 litri minuto con un massimo di 4 distributori meccanici o elettroidraulici e la capacità di sollevamento di 2.600 chili.
Da BCS ergonomia ai massimi livelli
Il Volcan 85 AR Model Year 2024 di BCS ha catturato lo sguardo dei visitatori di Enovitis per le novità introdotte, ma soprattutto per la speciale edizione. Vista in anteprima a Fieragricola 2024, l'ultima versione presenta una livrea inedita che riprende i colori dello storico logo del Gruppo BCS.
Leggi anche BCS rinnova la Serie Volcan 85: isodiametrici a spasso per i filari
Il Model Year 2024 vanta un posto guida più ergonomico e un maggiore spazio abitativo grazie alla cabina completamente rivista per aumentare il comfort. L'isodiametrico di BCS è abbinato a un coltivatore interceppo Orizzonti, che ha un impianto idraulico aggiornato con un nuovo circuito di raffreddamento dell'olio, un filtro spin-on in pressione e un secondo scarico libero.
Da sinistra, BCS Volcan 85 AR Model Year 2024 e Fighter K90 RS con cabina Compact Pro
(Fonte foto: AgroNotizie)
Presente tra i filari anche il BCS Fighter K90 RS con la cabina Compact Pro. L'abitacolo è spazioso ed ergonomico con un'altezza complessiva, da terra all'apice, di soli 176 centimetri.
Il telaio monoscocca della cabina, completamente indipendente, è montato su silent block, mentre il profilo super ribassato è ideale per i lavori sottochioma in vigneti a pergola o a tendone o anche nei filari stretti posti su forti pendenze.
Massey Ferguson: la Serie MF 3 non ha rivali in collina
In rappresentanza dell'offerta Massey Ferguson a Enovitis 3 trattori specializzati della Serie MF 3, introdotta nel 2022. Reduce da una serie di appuntamenti con l'MF eXperience Tour 2024, il Brand di AGCO prosegue il suo percorso per portare direttamente sul campo i propri macchinari.
Presente il modello 3WF.115, il più grande degli MF 3 con una larghezza da 1,7 metri, un baricentro basso e un assale anteriore più ampio. Tutte caratteristiche che nei vigneti dell'azienda Agrivar - caratterizzati da un'alternanza di dolci declivi e impegnative pendenze - lo rendono la scelta perfetta per operare sui pendii in totale sicurezza.
Da sinistra, i MF 3WF.115, MF 3FR.115 e MF 3SP.105 di Massey Ferguson
(Fonte foto: AgroNotizie)
Modello più piccolo per dimensioni è l'MF 3FR.115 con telaio portaattrezzi anteriore Dondi per la lavorazione sottofila. La versione FR con una larghezza di 1,45 metri è pensata per lavorare in frutteti o vigneti con filari tra 2,5 e 3 metri. Le dimensioni compatte conferiscono un'elevata manovrabilità al trattore che comunque presenta un ampio assale anteriore e una cabina spaziosa.
Leggi anche Massey Ferguson, tra i filari arriva il nuovo trattore MF 3 FR
Infine, l'MF 3SP.105, equipaggiato con i pneumatici ibridi Pneutrac di Trelleborg, offre un telaio leggermente più largo e una cabina più ampia rispetto all'MF 3VI. Tuttavia, con una larghezza di soli 1,25 metri, può operare nei vigneti più larghi senza danneggiare le viti. Giusto compromesso tra dimensioni e prestazioni, il modello SP è indicato per le aziende con vitigni pregiati e ad alto rendimento.
Attrezzature, parola d'ordine sostenibilità
Se i trattori specializzati sono i primi attori in vigneto, le attrezzature ricoprono il ruolo di co protagoniste: dalla lavorazione del terreno alla difesa fitosanitaria, le macchine proposte alla 18esima Enovitis coprono l'intero range di operazioni viticole, strizzando l'occhio alla sostenibilità, non solo ambientale.
Maschio Gaspardo, un restyling non solo estetico
Allo stand di Maschio Gaspardo salta subito all'occhio una macroscopica novità: l'intera offerta di atomizzatori con serbatoi in grigio. Questi in precedenza erano bianchi e del tutto simili alle tramogge delle seminatrici, per ora invariate come visibile nella Diretta V Isotronic, anch'essa presente in Fiera. Oltre alla nuova estetica, gli implement presentano sistemi interni di distribuzione ottimizzati che ne migliorano l'efficienza operativa riducendo sprechi e tempi morti.
In mostra tra i filari il modello di punta, l’atomizzatore trainato Turbo Teuton FXF Isotronic abbinato a un trattore Same, e poco più in là l'atomizzatore centrifugo trainato Futura TGZ Isotronic, agganciato all'isodiametrico Fighter K90 RS di BCS.
Da sinistra, Maschio Gaspardo Turbo Teuton FXF Isotronic e Futura TGZ Isotronic
(Fonte foto: AgroNotizie)
Grazie al protocollo di comunicazione Isobus, la gestione di entrambi gli atomizzatori Maschio Gaspardo è più semplice, intelligente e permette un maggior controllo dei parametri funzionali in campo, in linea con l'agricoltura di precisione.
Attrezzature BFM 100% meccaniche
In un mondo dove l'idraulica la fa da padrona, BFM va controtendenza adottando solo componenti meccaniche per la trasmissione del moto agli organi lavoranti dei suoi attrezzi. A queste componenti si affiancano elementi idraulici solo per la regolazione della posizione e per il rientro automatico degli implement interceppo. Nei modelli di BFM l'azionamento delle parti lavoranti è derivato direttamente dalla presa di potenza del trattore, mentre lo spostamento è assicurato dall'impianto idraulico.
Tali attrezzature presentano una ridotta richiesta complessiva di potenza consentendo di operare con trattori poco potenti (anche da 25 cavalli). L'assenza di complessi sistemi idraulici riduce il peso delle macchine e ne facilita la manutenzione. In ultimo, una maggior semplicità corrisponde a minori costi d'acquisto.
AgroNotizie® ha ammirato l'intera serie BFM con trasmissione meccanica del moto: la fresa interceppo B1, lo scalzatore a disco DB11 e il tagliaerba interceppo DB12, nonché il rasaerba con testata interfilare a fili RF-130-40. Presente anche la cimatrice elettrica CM-SNE premiata a Enovitis in campo 2023.
Da sinistra, rasaerba con testata interfilare a fili RF-130-40 e tagliaerba interceppo DB12 di BFM
(Fonte foto: AgroNotizie)
Dragone: attrezzi elettrici per la robotica
La 18esima Enovitis ha mostrato - come vedremo più avanti - che i robot da vigneto non sono più una presenza marginale. Dunque, spinte dal progredire della robotica, alcune aziende stanno sviluppando attrezzature elettriche da abbinare ai mezzi autonomi.
È il caso di Dragone che - oltre a partecipare allo sviluppo dei robot Black Shire - realizza implement ad hoc per i nuovi modelli autonomi, convertendo gli attrezzi dotati di elementi azionati da Pto (assente sui robot Black Shire) da meccanici a elettrici.
Da segnalare la trincia Argo-E, lanciata a Fieragricola 2024 e per la prima volta in campo a Enovitis. Priva di albero cardanico, Argo-E dispone di un motore elettrico integrato da 780 volt sufficiente per la triturazione della vegetazione e dei residui di potatura. L'alimentazione deriva dalla presa di tensione della macchina trattrice, sia essa un robot o un trattore elettrico.
Trinciatrice elettrica Dragone Argo-E abbinata al robot Black Shire RC 3075
(Fonte foto: AgroNotizie)
Automazione, futuro prossimo in vigna
Il numero di espositori di soluzioni robotiche e nuove tecnologie aumenta di anno in anno a Enovitis in campo, che in Italia è la vetrina perfetta per vedere i robot da vigneto all'opera.
Tra i modelli già visti a Enovitis in campo 2023, ci sono il trasportatore cingolato autonomo e 100% elettrico Cingo M600A-e di Merlo, il robot scavallante full electric Bakus di VitiBot (parte del Gruppo SDF) e il portaattrezzi autonomo a propulsione elettrica Slopehelper di Pek automotive (distribuito in Italia da Arvatec).
Black Shire, un robot per mille attrezzi
Nato nel 2020 dalle menti del produttore di vini Roberto Conterno e dell'ingegnere Federico Bona, il robot RC 3075 è stato progettato, ed è ora realizzato, interamente in Italia. Si tratta di un portaattrezzi autonomo disponibile sul mercato da circa un anno, prodotto e commercializzato da Black Shire.
Robot diesel porta attrezzi RC 3075 dell'azienda italiana Black Shire
(Fonte foto: AgroNotizie)
Su RC 3075 un motore diesel Kubota da 75 cavalli genera corrente elettrica e potenza idraulica, mentre due motori elettrici alimentano i cingoli. Due sollevatori, diversi distributori idraulici e due prese elettriche permettono l'aggancio e l'alimentazione di diverse attrezzature anteriori e posteriori.
Nei vigneti di Agrivar, ben 4 robot RC 3075 erano in azione tra i filari insieme a:
- trincia Argo-E anteriore e spollonatrice Dragone posteriore;
- atomizzatore Bertoni Arcobaleno con pannelli di recupero;
- atomizzatore Dragone con torretta anteriore e cisterna posteriore;
- attrezzo portato anteriore di UVBoosting per il trattamento con raggi UV.
Da sinistra, spollonatrice elettrica Dragone, atomizzatore Arcobaleno Bertoni e attrezzo UVBoosting abbinati ai robot RC 3075 di Black Shire
(Fonte foto: AgroNotizie)
Novità da Field Robotics
A Enovitis il robot modulare FR-01 - sviluppato dall'italiana Field Robotics - ha lavorato indisturbato con una trinciatrice Nobili. In esposizione al fianco del mezzo al lavoro le attrezzature intercambiabili per il trattamento fitosanitario e per la lavorazione interceppo, ma anche la nuova versione del robot.
L'ultima versione mantiene il design della precedente, ma vanta nuovi componenti (forniti dal costruttore Bonfiglioli): una Pto posteriore elettrica da 10 chilowatt e due motori da 5 chilowatt per l'azionamento dei cingoli laterali.
Nuova versione del robot autonomo e modulare FR-01 di Field Robotics
(Fonte foto: AgroNotizie)
In aggiunta, ora l'accesso al vano batterie del robot FR-01 è più rapido: sollevando il Lidar frontale, si accede facilmente tramite uno sportello allo scomparto che ospita la batteria intercambiabile.
Droni: irrorazione in vigneto possibile?
Infine, i visitatori di Enovitis in campo 2024 hanno assistito per la prima volta al volo di alcuni droni (visti fino a oggi solo in forma statica) per la distribuzione aerea di prodotti liquidi o granulari come fitosanitari, concimi o insetti utili.
Frenato ancora da qualche incertezza normativa - qui un articolo più dettagliato - l'uso dei droni per i trattamenti fitosanitari in vigna sembra destare grande interesse nel settore. Soprattutto là dove trattare con mezzi terrestri è difficile o impossibile a causa delle particolari conformazioni degli appezzamenti.
Drone in volo durante Enovitis in campo 2024
(Fonte foto: AgroNotizie)
L'accordo siglato tra Microgeo e Scaligera Drone Solutions ha permesso di vedere in volo sui filari i droni agricoli L10 e L30, modelli con carico utile rispettivamente di 10 e 30 chilogrammi prodotti dall'ungherese ABZ Innovation. Consorzi Agrari d'Italia ha, invece, messo in funzione 2 modelli della divisione Agricolture di DJI: l'Agras T25 e l'Agras T50, rispettivamente da 25 e 50 chilogrammi di carico utile.