Attualmente, In Italia, la distribuzione di prodotti fitosanitari per via aerea (compresi i droni) è vietata dall'articolo 13 comma 1 del Decreto n. 150/2012 del Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) il quale ha recepito la Direttiva europea 2009/128/CE che proibisce questa pratica salvo circostanze specifiche e solo con apposite deroghe

 

È bene specificare che, in ogni caso, è già possibile distribuire per via aerea tutti quei prodotti non registrati come fitosanitari senza il bisogno di deroghe, come ad esempio: sostanze di base, concimi, polveri, insetti utili, ecc.


In questo complesso contesto normativo si destreggia Scaligera Drone Solutions, un'azienda veronese che si occupa dell'erogazione di servizi di distribuzione aerea e della vendita di droni per l'irrorazione di sostanze in agricoltura. 

 

Scaligera Drone Solutions: distribuzione aerea di insetti utili per il biocontrollo su diverse colture

 

L'azienda offre un servizio di irrorazione di prodotti per l'agricoltura, liquidi o granulari (a spaglio), anche a rateo variabile grazie all'utilizzo di mappe di prescrizione e propone la vendita di modelli specifici per questi impieghi. Nel 2023 sono stati oltre 3.500 gli ettari trattati tramite il lancio di insetti utili.

 

Fitosanitari per via aerea: sì ma solo con deroghe

In Svizzera - così come in molti Paesi extra europei quali Cina, Giappone e Stati Uniti - non vige nessun divieto per la distribuzione aerea con drone. Anzi, è prevista e normata con uno Scenario Standard nazionale che racchiude una serie di regole atte a garantire la sicurezza dell'operazione.

 

Come già detto, anche in Europa, in alcune situazioni, è consentito l'uso di droni per l'irrorazione aerea di agrofarmaci. In Germania e Francia, ad esempio, grazie a deroghe permanenti - previste dalla Direttiva europea - concesse in specifici territori o contesti, quali appezzamenti in forte pendenza (>30%), si utilizzano regolarmente droni per il trattamenti con fitofarmaci.

 

In svizzera l'uso di droni per la distribuzione di fitosanitari è normata da un Scenario Standard per l'irrorazione aerea

In svizzera l'uso di droni per la distribuzione di fitosanitari è normata da un Scenario Standard per l'irrorazione aerea
(Fonte foto: FOCA / UFAC Svizzera)

 

Cosa fare per chiedere una deroga in Italia?

Anche in Italia, secondo quanto previsto dal PAN, l'irrorazione aerea può essere autorizzata in deroga (non permanente) dalle Regioni - previo parere favorevole del Ministero della salute e sentiti il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - quando presenti evidenti vantaggi in termini di salute umana e ambientale.

 

La richiesta può essere inoltrata dalla singola azienda o in forma associata (ad esempio più realtà di viticultura eroica) tenendo conto di una tempistica burocratica di circa 120 giorni.

 

Il permesso in deroga per la difesa ordinaria o per contrastare un'emergenza fitosanitaria, può essere concesso solo nei casi in cui non siano praticabili modalità di applicazioni alternative, oppure quando l'irrorazione aerea presenti evidenti vantaggi in termini di salute umana e ambientale.

 

All'interno del PAN (capitolo A.4) sono descritte tutte le fasi da seguire per ottenere l'autorizzazione e le prescrizioni da rispettare durante i trattamenti, con particolare riferimento alla riduzione degli effetti deriva.

 

Impiego di droni in deroga: i risultati in Lombardia

Alcune regioni hanno avviato e condotto sperimentazioni per dimostrare l'efficacia e i vantaggi dell'uso dei droni in campo agricolo, passaggio chiave per dimostrare il ridotto impatto e i minor rischi dei trattamenti aerei con drone.

 

In particolare, il Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia ha pubblicato un documento sulle attività sperimentali svolte (in deroga) con drone per valutarne l'efficacia nella protezione delle colture di olivo, vite e riso. Le conclusioni del report sono favorevoli all'impiego di tali mezzi.

 

Nel Documento si legge: "L'utilizzo del drone rappresenta senza dubbio uno strumento che potrebbe inserirsi in una strategia integrata di protezione delle piante per la capacità operativa e la flessibilità di impiego. [...] Gli interventi fitoiatrici eseguiti con il drone, permettono di tutelare maggiormente l'incolumità degli operatori [...] Anche dal punto di vista della qualità del trattamento i risultati sono pienamente soddisfacenti: i prodotti fitosanitari vengono ben distribuiti e la deriva è trascurabile".

 

In particolare, nella gestione della peronospora in vigneto, l'uso di droni, rispetto ai trattamenti fatti con lancia a mano, mostra:

  • riduzione dei volumi d'acqua impiegati (120 litri ettaro contro i 1.500 litri ettaro);
  • tempi d'intervento 5 volte inferiori;
  • minor quantità dei residui sui prodotti finali;
  • nessun contatto diretto per l'operatore con la miscela distribuita; 
  • distribuzione più precisa, omogenea e priva di deriva (con le giuste condizioni meteorologiche);

L'esposizione degli operatori è fino a 700 volte più alta nei trattamenti manuali con lancia rispetto a quelli con il drone

L'esposizione degli operatori è fino a 700 volte più alta nei trattamenti manuali con lancia rispetto a quelli con il drone

(Fonte foto: Regione Lombardia)

 

Questi risultati mostrano come i droni, confrontati con mezzi tradizionali manuali, tutelino maggiormente uomo e ambiente oltre e portino concreti miglioramenti nell'esecuzione delle pratiche agronomiche, rientrando a pieno nelle condizioni previste dal PAN per il rilascio della deroga

 

Droni in agricoltura: in futuro sempre più presenti?

A livello normativo, il drone è un aeromobile al pari di un elicottero e una legge fatta in passato allo scopo di scongiurare l'uso di elicotteri e altri mezzi aerei per i trattamenti (con effetti di deriva fuori controllo), ne sta limitando fortemente l'utilizzo per la distribuzione di prodotti fitosanitari, nonostante la potenziale riduzione dei rischi associati e ai vantaggi di cui l'agricoltura potrebbe beneficiare.

 

Se l'iter burocratico per richiedere una deroga (specialmente a causa delle tempistiche) non permette alle realtà agricole di intervenire secondo le necessità dettate dal momento, occorre incentivare le aziende - soprattutto quelle con terreni pendenti e di difficile accesso - a richiedere una deroga in modo preventivo senza attendere l'insorgere dei problema.

 

Per questo, Scaligera Drone Solutions è disponibile, oltre che per la distribuzione di prodotti non fitosanitari o a supportare quanti volessero acquistare droni e formarsi sul corretto utilizzo, anche per chi volesse richiedere deroghe per la distribuzione di fitosanitari e per avviare sperimentazioni per la stesura di linee tecniche in collaborazione con i Servizi Fitosanitari Regionali e gli Enti pubblici di ricerca.

 

Il traguardo da raggiungere per l'Italia nel prossimo futuro, sarà un progressivo allineamento con quanto già fatto da altri paesi europei nella direzione di deroghe permanenti che permettano stabilmente l'utilizzo di droni per la distribuzione di fitosanitari e una migliore gestione operativa degli stessi, a tutto vantaggio di ambiente e colture in campo.

 

Scaligera sarà presente con Microgeo a Macfrut dall'8 al 10 maggio a Rimini e ad Enovitis in campo, in programma a Castel San Pietro Terme (Bo) il 12 e 13 giugno, dove saranno in esposizione i modelli da 10 e 30 litri attualmente in vendita. Sarà possibile assistere a dimostrazioni di volo e distribuzione