La viticoltura richiede una combinazione di competenze e tecnologie all'avanguardia per ottenere produzioni elevate e di qualità.
A Enovitis in campo 2023 - 7 e 8 giugno presso l'azienda agricola Erian, Cantina Bottenago, a Polpenazze del Garda (Bs) - AgroNotizie® è andata alla ricerca delle principali novità nel campo delle attrezzature da vigneto.
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Da quelle per la lavorazione del terreno fino a soluzioni per la cura delle viti. Il fil rouge è sempre lo stesso: ridurre l'impatto ambientale e il numero di passaggi tra i filari aumentando, contemporaneamente, l'efficienza delle singole operazioni.
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Attrezzature per la gestione dei filari
Tra i filari di Enovitis 2023 si possono trovare un gran numero di attrezzature destinate alla lavorazione dell'interfila o alla gestione del sottofila. Queste operazioni sono spesso onerose in termini di tempo, costi e consumi. Molte aziende costruttrici per questo, si stanno muovendo per diminuire il numero di passaggi o di attrezzature da impiegare e di conseguenza ridurre il compattamento del suolo.
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Con Maschio Gaspardo la semina è su sodo
La gestione dell'interfila inerbita spesso richiede la semina di apposite varietà utili non solo per coprire il suolo nudo ma - una volta terminate - anche per fornire nutrimento alle viti. È il caso delle cover crops o delle colture azotofissatrici.
Maschio Gaspardo propone Diretta V, seminatrice da sodo dall'ingombro ridotto ideale per operare anche su filari stretti o in terreni collinari. La seminatrice utilizza un sistema di distribuzione con rulli dosatori volumetrici ad azionamento elettrico e trasporto pneumatico. In versione Isotronic, tramite protocollo Isobus, permette di variare la dose direttamente dal trattore.
La seminatrice da sodo Diretta V di Maschio Gaspardo in azione a Enovitis in campo 2023
Un solido telaio portato ospita 6 elementi di semina che assicurano una pressione al suolo fino a 160 chilogrammi con profondità di semina regolabile fino a 5 centimetri. In questo modo non è necessario ricorrere a ulteriori lavorazioni del terreno prima di effettuare la semina. Ne consegue un positivo risparmio di tempo e una riduzione dei costi complessivi.
Gli elementi di semina della Diretta V di Maschio Gaspardo sono disposti sfalsati su due file
(Fonte foto: AgroNotizie)
Rullatura delle cover crops con Battini Agri e Clemens
Soffermandoci sulle colture di copertura nell'interfilare, a Enovitis 2023 ID David - importata in Italia da Battini Agri - e Clemens propongono due nuove soluzioni per la pacciamatura delle cover crops. Questi speciali rulli sono dotati di piccole lamelle che oltre a piagare e schiacciare gli steli della coltura sul terreno, stimolano lo sviluppo della rizosfera favorendo così la fissazione dell’azoto.
Il rullo Eco-Roll di Clemens richiede un contenuto dispendio di energia ed è disponibile in diverse versioni: a larghezza fissa, da 1 fino a 2 metri, ad allargamento idraulico con 2 rulli da 1 metro, oppure sempre a telaio fisso ma specifico per trattori scavallanti.
Rullo Eco-Roll di Clemens a larghezza fissa (2 metri) montato in posizione anteriore
(Fonte foto: AgroNotizie)
Runder di IDDavid è disponibile in 2 varianti: Standard e HD, rispettivamente a telaio fisso o idraulico e con larghezze dai 1,5 fino ai 3,15 metri. In entrambi i casi il telaio è dotato di un pistone idraulico per regolare l'assetto orizzontale del rullo.
I telai dell'Eco-Roll e di Runder sono compatibili con l'attacco a 3 punti posteriore ma possono essere montati anche anteriormente al trattore. Così facendo è possibile abbinare altre attrezzature per eseguire, ad esempio, lavorazioni sottofila.
Per una rapida manutenzione le file di lamelle del rullo Runder di IDDavid sono facilmente intercambiabili
(Fonte foto: AgroNotizie)
Trinciatura 4 in 1 con Nobili
Nobili presenta a Enovitis 2023, una soluzione per ridurre il numero di passaggi lungo i filari: la nuova testata DM 5010 per il diserbo meccanico abbinata alla trinciatrice da vigneto Triturator BV160. La testata è compatibile con tutte le macchine Triturator BV serie 100 e, grazie al carter realizzato con un resistente materiale plastico, può essere utilizzata anche in presenze di sassi.
La soluzione per il diserbo meccanico DM 5010 di Nobili in azione a Enovitis in campo 2023
L'attrezzatura così composta svolge più operazioni con un solo passaggio. Le operazioni diventano ben 4: la trinciatrice è in grado di contenere le infestanti e di triturare eventuali residui di potatura nel filare, mentre la testata si occupa del diserbo sottofila ed anche della spollonatura delle viti, se adeguatamente regolata.
Grazie al nuovo design con profilo arrotondato e alla trasmissione ribassata, la lavorazione si avvicina il più possibile alle piante, senza danneggiarne i fusti. DM 5010 è dotata di un rotore con fili di nylon e le operazioni di allungamento e ricarica sono facilitate grazie al sistema di bloccaggio rapido e al rotore aperto.
La combinazione di trincia più testata per il diserbo di Nobili riduce il numero di operazioni da eseguire lungo i filari
(Fonte foto: AgroNotizie)
Inerbimento o diserbo? Con Sicma scegli tu
L'inerbimento dell'interfila è una tecnica agronomica sempre più apprezzata dai viticoltori. Evoluzione di questa pratica è l'inerbimento parziale (a filari alterni), ideale per i vigneti caratterizzati da terreni poco fertili e con poca acqua disponibile dove possono verificarsi fenomeni di competizione per le risorse.
Il coltivatore Vignamatic double - vincitore del premio New Technology a Enovitis in campo 2023 - prodotto da Sicma, rappresenta una soluzione efficiente per la gestione dei filari alternati. In assenza di inerbimento, la macchina consente di lavorare il terreno tra i filari tramite gli organi lavoranti centrali (5 o 9 a seconda del modello) e la zona interceppo con gli utensili laterali intercambiabili.
Quando si passa in un'areea con copertura erbacea, i pistoni idraulici sulle ancore del coltivatore permettono di escluderne facilmente i vomeri. Vignamatic resta così in posizione, conservando il baricentro basso e la medesima altezza di lavoro - assicurata dal rullo posteriore sempre a contatto con il terreno - e prosegue con le sole operazioni sottofila.
Il coltivatore Vignamatic di Sicma è ideale per i viticoltori che adottano la tecnica dell'inerbimento parziale
(Fonte foto: AgroNotizie)
Attrezzature per la cura delle viti
Le operazioni che coinvolgono direttamente la gestione delle piante lungo i filari sono molte e vanno dalla pre potatura, fino alla spollonatura, passando per la cimatura. Ognuna di queste operazioni necessita di attrezzature ad hoc che nella maggior parte dei casi richiedono collegamenti specifici al trattore di tipo meccanico (Pto), idraulico o entrambi.
Orizzonti: un braccio, mille funzioni
Per limitare il numero di attrezzature diverse da collegare al trattore - e quindi semplificarne la gestione per il viticoltore - Orizzonti propone il suo nuovo telaio porta attrezzi PMD Vario, ideale anche in impianti con interfile ridotte (minori di 2 metri).
L'attrezzo è composto da un braccio mobile su 3 assi e autolivellante e da un distributore elettro idraulico posto nella parte bassa della macchina per garantire la massima visibilità all’operatore. PMD Vario richiede un distributore a doppio effetto dal trattore con una portata idraulica di almeno 30-40 litri minuto, mentre tutte le funzioni idrauliche sono gestibili tramite Joystick dalla cabina.
Il telaio porta attrezzi PMD Vario di Orizzonti offre una nuova colonna mobile autolivellante
(Fonte foto: AgroNotizie)
Il telaio porta attrezzi ha un nuovo sistema di aggancio rapido per l’intercambiabilità delle varie testate di lavoro: pre potatrice a dischi, cimatrice bilama monolaterale o in versione a tunnel, cimatrice a coltelli monolaterale o a tunnel e spollonatrice a tunnel.
La cimatura diventa elettrica con BFM
Il processo di elettrificazione prosegue anche per le attrezzature da vigneto. Eliminare la gestione idraulica dei movimenti e dell'azionamento di lame o organi lavoranti, si traduce in maggiore efficienza e minor rischio di guasti e perdite di olio per surriscaldamento.
La cimatrice CM-SNE di BFM - vincitrice del Technology Innovation Award a Enovitis 2023 - elimina la dipendenza dall'impianto idraulico del trattore. La macchina è disponibile in due versioni: una 100% elettrica (non ancora in commercio) e una ibrida in cui il movimento del braccio è gestito tramite impianto idraulico. Le barre di taglio sono elettrificate.
La cimatrice CM-SNE di BFM ad azionamento elettrico riduce i problemi legati ai malfunzionamenti dell'impianto idraulico
(Fonte foto: AgroNotizie)
La CM-SNE, grazie al sistema a pantografo sincronizzato a 4 movimenti del braccio, è ideale anche per l'uso in spazi ridotti. Le lame con effetto aspirante consentono la potatura dei germogli più giovani così come quella di una vegetazione più folta. La barra di taglio verticale a 5 lame è abbinata ad una orizzontale a 2 lame, entrambe controllate da un diverso motore elettrico.
Da Eima 2022 arriva la defogliatrice elettrica Tecnovit
Presente per la prima volta in campo dopo aver ottenuto il premio Novità Tecnica a Eima 2022, la defogliatrice elettrica 111E di Spezia Tecnovit è un altro esempio del processo di elettrificazione in vigneto.
La macchina funziona a 48 volt e il suo assorbimento di potenza è cinque volte inferiore al suo corrispettivo idraulico, pur offrendo una velocità di spostamento (avvicinamento e allontanamento dalla chioma) del 50% più alta e 3 nuovi programmi di funzionamento pre impostati.
La defogliatrice di Spezia Tecnovit rientra in un progetto più ampio (MArcEL) per l'elettrificazione delle attrezzature
(Fonte foto: AgroNotizie)
Nello sviluppo sono state mantenute e migliorate alcune caratteristiche principali come l'accostamento automatico alla chioma con controllo in tempo reale della distanza dai grappoli, il controllo dell'intensità di sfogliatura e la funzione di inversione della rotazione dei rulli per espellere detriti.
Attrezzature per la difesa fitosanitaria
In un panorama sempre più attento alla sostenibilità ambientale, la riduzione dell'uso di prodotti chimici anche in vigneto, il processo non è più rimandabile. Direttive europee sempre più stringenti, spingono i costruttori a fornire soluzioni innovative per migliorare l'efficienza dei trattamenti.
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Con Cima i trattamenti sono a dose variabile
Ridurre l'uso di fitosanitari vuol dire distribuire il prodotto dove necessario e con le giuste dosi. Cima presenta un importante upgrade per il suo sistema EPA 2.0 che, di base, mantiene costante la dose di miscela erogata al variare della velocità della trattrice.
Il Kit VRT di Cima permette di suddividere i vigneti in fino a 5 aree omogenee ciascuna con una dose distribuita differente
(Fonte foto: AgroNotizie)
Il nuovo Kit VRT (Variable rate technology) consente di variare la dose erogata in base a mappe di prescrizione pre caricate sull'atomizzatore. Queste mappe possono essere create tramite uno dei numerosi servizi di web maps disponibili gratuitamente (Google Earth Pro) e caricate dall'operatore sul terminale dell'attrezzatura a bordo del trattore tramite Usb.
L'atomizzatore dotato di sistema di localizzazione Gps, ottiene la sua posizione rispetto alla mappa pre caricata e varia autonomamente l'erogazione di miscela in funzione delle zone omogenee (fino a 5) indicate dall'utente all'interno del vigneto. A Enovitis in campo 2023, il sistema VRT era implementato sull'atomizzatore portato New Plus 50 a nebulizzazione pneumatica.
Nebulizzatore Cima New Plus 50 con sistema EPA 2.0 e Kit VRT per l'irrorazione a rateo variabile
Stop alla deriva con il sistema elettrostatico di Caffini
La deriva - dispersione fuori target dei prodotti fitosanitari - è un fenomeno che incide non poco sull'utilizzo di input chimici in vigneto. La sua riduzione può essere un passo importante per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Tra i filari di Enovitis Caffini presenta Rafal Smart, atomizzatore trainato scavallante per il trattamento di 2 filari completi con sistema a carica elettrostatica. Opzionale per la maggior parte delle attrezzature Caffini, il sistema elettrostatico migliora la penetrazione e l'adesione del prodotto nella massa fogliare.
Una centralina installata nella parte posteriore dell'atomizzatore, controlla il campo elettrico generato in prossimità dei punti di erogazione. Qui l'aria emessa e la miscela in essa nebulizzata, vengono caricate elettrostaticamente. In questo modo, le gocce vengono attratte dalla vegetazione riducendo le perdite, anche in presenza di vento.
Rafal Smart di Caffini può essere dotata di sistema per il trattamento elettrostatico
(Fonte foto: AgroNotizie)
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