La presenza di un igrometro che misurare l'umidità del terreno, determina la quota idrica a disposizione delle piante, una fotocamera immortala l'evoluzione della coltura su base quotidiana e attraverso algoritmi di riconoscimento delle immagini é in grado di individuare il principio di sviluppo di alcune malattie.
Una centralina meteo registra i classici parametri atmosferici, come temperatura dell'aria, vento, bagnatura fogliare e così via, mentre un sensore multispettrale raccoglie i dati utili allo sviluppo di indici di vigore vegetativo (una metrica fondamentale per conoscere lo stato di salute delle colture).
Un occhio in campo e uno dal cielo
Se il sistema Field Sensor ha a disposizione i dati raccolti dalla centralina meteo al suolo e puó interfacciarsi con le immagini satellitari scattate dalla rete di satelliti Sentinel, messe a disposizione liberamente dall'Esa. Tutte le informazioni vengono poi trasmesse ad un server tramite reti Gsm, Sigfox e LoRa, a seconda delle dimensioni dei file.Diversi sensori sono concentrati nel sistema Bosch Field Sensor
(Fonte foto: ©Bosch - www.bosch.com)
Analisi delle immagini e previsioni sul raccolto
La startup francese Hi-Phen, specializzata nel monitoraggio delle colture tramite sensori multispettrali, si occupa dell'analisi delle immagini registrate in campo e caricate in cloud. Alle informazioni di campo possono essere aggiunte quelle fornite da satelliti, droni o da altri sensori montati sui mezzi dell'azienda agricola.L'insieme dei dati, grazie all'utilizzo di algoritmi di analisi, è in grado di fornire raccomandazioni in termini di protezione, fertilizzazione, irrigazione e gestione delle colture, arrivando a prevedere la qualità e la quantità del raccolto. L'agricoltore, che ha accesso ai risultati ottenuti in tempo reale tramite il suo smartphone, riceve infatti consigli giornalieri per la gestione ottimale delle sue attività di campo.