Si moltiplicano gli interventi in favore dell'agricoltura pugliese, gravemente colpita dalla siccità: da Roma si punta a consentire l'intervento compensativo del Fondo di Solidarietà Nazionale anche nei confronti degli agricoltori non assicurati, a Bari viene abolito l'obbligo di coltivazione in biologico per chi richiede il rinnovo o la nuova concessione per lo sfruttamento di pozzi ad uso irriguo.

 

Fondo di Solidarietà in deroga

In particolare, Confagricoltura Puglia esprime il proprio apprezzamento per l'emendamento presentato dal parlamentare Giandonato La Salandra (Fdi) nell'ambito della conversione del Decreto Legge 208/2024, volto a garantire un concreto sostegno alle imprese agricole pugliesi, duramente colpite dalla siccità eccezionale verificatasi nei primi otto mesi del 2024.

 

L'emendamento prevede, in deroga alla normativa vigente, la possibilità per le aziende agricole di accedere agli interventi del Fondo di Solidarietà Nazionale anche se non hanno sottoscritto le polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi.

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"Tale misura risulta fondamentale per tutelare la continuità produttiva di migliaia di imprese che, a causa della prolungata assenza di precipitazioni, hanno subìto ingenti perdite e necessitano ora di strumenti adeguati per la ripresa" è scritto in una nota di Confagricoltura Puglia.

 

"La gravità della situazione impone risposte immediate ed efficaci. L'emendamento dell'onorevole La Salandra rappresenta un segnale importante di attenzione verso il settore agricolo pugliese, da sempre motore dell'economia regionale e nazionale", evidenzia ancora Confagricoltura Puglia. "Auspichiamo una rapida approvazione di questa proposta e un impegno congiunto delle istituzioni per affrontare, con strumenti adeguati, le sfide poste dai cambiamenti climatici".

 

Liberalizzate le concessioni per i pozzi

Scongiurato in Puglia l'obbligo di riconvertire le colture ad attività di agricoltura biologica per il rinnovo o il rilascio di nuove concessioni per i pozzi, ossia per l'estrazione di acque sotterranee ad uso irriguo per l'irrigazione. Le modifiche proposte, che sono state approvate e inserite nella Legge Regionale della Puglia n 42/2024, rendono a questo punto possibile oltre alla conversione in biologico anche l'adesione al Sqnpi, Sistema di Qualità nazionale di Produzione Integrata, secondo i piani della gestione dell'irrigazione conformi al Dpi, Disciplinare di Produzione Integrata, approvato annualmente dalla Regione.

 

La questione era stata sollevata da Coldiretti Puglia, che in una lettera all'assessore regionale all'Agricoltura Donato Pentassuglia aveva chiesto un intervento urgente e autorevole per la modifica della normativa regionale, introducendo la previsione che il rilascio di nuove concessioni all'estrazione di acque sotterranee ad uso irriguo o il rinnovo di quelle in essere potesse essere concesso non solo in favore delle aziende che operano in regime di agricoltura biologica, ma anche alle aziende che operano in regime di agricoltura integrata o che adottano la registrazione dei dati sull'utilizzo dei concimi conformi alla legge nel Quaderno di Campagna dell'Agricoltore.

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"L'intera Puglia sta vivendo una fase storica nella quale la perdurante siccità ha determinato una drammatica conseguente scarsità della risorsa idrica - sottolinea Coldiretti Puglia - con pesanti ricadute nel settore agricolo, agroalimentare e zootecnico, per la quale la stessa Regione Puglia ha prodotto richiesta al Ministero dell'Agricoltura per la declaratoria di l'avversità climatica, al fine di fornire supporto economico agli agricoltori che hanno subìto perdite significative a causa dell'ondata di siccità".