La Conferenza Stato Regioni nella seduta di ieri, 19 ottobre 2023, ha sancito intesa sullo schema di Decreto Ministeriale con il quale si ripartiscono 181,6 milioni di euro agli agricoltori colpiti dall'alluvione del maggio 2023 nelle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche e dalla siccità del 2022 e dei primi mesi del 2023. Il Decreto è stato proposto dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. Lo ha reso noto nel pomeriggio una nota diramata alla stampa dal Masaf. Dagli atti si evince che il provvedimento - ritenuto di somma urgenza - è stato condotto in Conferenza come "fuori sacco", in quanto inizialmente non previsto dall'ordine del giorno.

 

Fondi da spendere subito

I fondi disponibili sono stati messi a disposizione dalla Commissione Europea, attraverso il Regolamento (Ue) 2023/1465 relativo all'attivazione della riserva di crisi sul conto del Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (Feaga), nella misura di 60,5 milioni di euro e dallo Stato che ha assicurato un cofinanziamento di 121,1 milioni di euro, in quanto la riserva di crisi consente allo Stato membro di aggiungere una somma pari al 200% dell'importo erogato dalle casse unionali. C'è un vincolo: il Feaga è un fondo gestito per sola cassa: pertanto la spesa dovrà essere rendicontata a Bruxelles entro e non oltre il 31 gennaio 2024, pena - in caso contrario - il disimpegno automatico.

 

Il Decreto Ministeriale, in particolare, assegna 100 milioni di euro in favore delle aziende agricole delle Regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche colpite dall'alluvione del maggio 2023 e gli altri 81,6 milioni di euro alle imprese agricole pesantemente danneggiate dalla siccità del 2022, che in molte regioni si è allungata sui primi mesi del 2023.

 

Alluvione, danni rilevati con il contributo di Agea

Per l'alluvione è stato necessario effettuare una puntuale rilevazione dei danni, particolarmente complessa soprattutto nelle aree collinari e montane interessate da migliaia di frane. Un monitoraggio reso possibile grazie al lavoro di Agea che è intervenuta ricostruendo puntualmente lo stato di fatto antecedente all'evento calamitoso mediante ortofoto e con il confronto dei rilievi post evento.

 

La quantificazione del contributo medio per ettaro è stata così graduata:

  • 130 euro per i pascoli;
  • 380 euro per i seminativi;
  • 1.500 euro per le colture arboree.

 

Siccità, rilievi già effettuati dalle regioni

Più semplice il compito della quantificazione dell'indennizzo dei danni da siccità: i contributi sono stati calcolati sulla base delle istruttorie regionali. I sostegni sulla siccità saranno invece riconosciuti rispetto ai parametri di danni accertati dalle regioni coinvolte e ad integrazione dell'aiuto già concesso dalle regioni stesse, che sono: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Lazio. Le imprese che hanno avuto danni sia per la siccità sia per l'alluvione saranno indennizzate per una delle due tipologie di danno, quella di maggiore entità.

 

Sarà Agea, l'organismo pagatore nazionale a procedere con l'istruttoria dei provvedimenti per poi avviare gli indennizzi. Per la verifica del procedimento si insedierà un comitato di monitoraggio.

 

Il commento del ministro

"Si tratta di un provvedimento particolarmente atteso, soprattutto dalle imprese dei territori colpiti dall'alluvione del maggio scorso, che interesserà una superficie complessiva superiore a 180mila ettari, distribuita su circa 25mila aziende, in gran parte localizzate nella Regione Emilia Romagna", ha commentato il ministro Lollobrigida.

 

Emilia Romagna, i danni ammontano ad un miliardo

In Emilia Romagna - dove i danni in ambito agricolo sono stati stimati in un miliardo di euro - quelle previste dal Decreto Ministeriale approvato ieri sono le prime risorse disponibili, unitamente ai 50 milioni messi a disposizione dalla Legge 100/2023 per i danni alla zootecnia ed ai 15 milioni resi disponibili dalla Regione Emilia Romagna per il ripristino dei siti produttivi tramite fondi del Programma di Sviluppo Rurale.

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"A sei mesi dall'alluvione, le aziende si preparano a ricevere i primi indennizzi grazie all'impegno della Commissione Europea che ha riconosciuto risorse straordinarie dal fondo di crisi, cofinanziate dallo Stato italiano: è un primo passo importante".  Così l'assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna, Alessio Mammi ha commentato l'approvazione da parte della Conferenza Stato Regioni del Decreto del Ministero dell'Agricoltura sullo stanziamento dei primi 100 milioni per i danni produttivi alle imprese agricole causati dall'alluvione.

 

Il provvedimento ministeriale fornisce le modalità di attuazione del Regolamento della Commissione europea (del 14 luglio 2023) che prevede un sostegno finanziario di emergenza per i settori agricoli colpiti da calamità che incidono sulla redditività economica.

 

un buon inizio - prosegue Mammi -, per sostenere aziende agricole fortemente danneggiate. C'è ancora molta strada da fare, soprattutto per quanto riguarda il ripristino delle infrastrutture viarie, delle frane e di situazioni di grande fragilità che investono i territori dell'appennino, dove è più complesso fare impresa e dove le aziende rivestono anche un'importante funzione di presidio sociale e del territorio".

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