La Direzione Generale Agricoltura della Commissione Europea ha in avanzata fase di elaborazione un nuovo pacchetto di semplificazioni per la Politica Agricola Comune, che punta ad alleggerire la burocrazia e ridurre gli oneri amministrativi per gli agricoltori europei. La seconda tranche di semplificazioni della Pac 2023-2027, già annunciata dal commissario all'Agricoltura Christophe Hansen nelle ultime settimane e ribadita nella sua visita a Roma, sarà presentata ufficialmente il 14 maggio 2025, subito dopo il Global Food Forum di Farm Europe e pochi giorni prima del prossimo Consiglio Agrifish.

 

In una nota di Confagricoltura del 17 aprile 2025 - che anticipa alcuni contenuti delle nuove modifiche della Pac - è scritto "Il pacchetto - ancora in fase di elaborazione - include una serie di misure pensate per rendere più snella e flessibile l'applicazione della Pac, con un'attenzione particolare alle esigenze delle piccole e medie imprese agricole".

 

Del resto, durante un recente confronto con gli eurodeputati, il commissario europeo all'Agricoltura Hansen ha sottolineato che l'obiettivo è quello di offrire "semplificazioni concrete in azienda", capaci di migliorare sia la competitività che la resilienza del settore agricolo.

 

Il pacchetto sarà pubblicato nelle prossime settimane, ma fino alla presentazione ufficiale potrebbero esserci ancora aggiustamenti. Ma la volontà politica sembra chiara: rendere la Pac più vicina alle esigenze reali degli agricoltori, in un momento in cui il settore è sotto pressione per affrontare sfide economiche, climatiche e sociali sempre più complesse.

 

Ecco alcune delle novità più importanti che potrebbero essere introdotte, per andare poi in vigore verosimilmente dalla campagna 2026.

 

Tra i punti salienti della proposta figura l'intenzione di ridurre il numero di controlli in azienda, con la possibilità di limitarli a uno solo all'anno per gli interventi della Pac. Si lavora anche per potenziare l'uso delle tecnologie digitali, come il monitoraggio satellitare e l'intelligenza artificiale, per semplificare la raccolta e la verifica dei dati, diminuendo la necessità di ispezioni fisiche.

 

Un altro elemento centrale riguarda l'agricoltura biologica: gli agricoltori bio potrebbero essere esentati da alcune norme comprese tra le "Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali", con meno controlli e requisiti più snelli. Allo stesso tempo, si prevede di rafforzare il sostegno per gli allevatori, introducendo pagamenti specifici per capo di bestiame o alveari, in linea con gli obiettivi climatici della Pac.

 

Ancora, è prevista anche una maggiore flessibilità per gli Stati membri nella gestione dei propri piani strategici e la possibilità di attivare, in caso di emergenze come calamità naturali, un Fondo di Crisi pari al 2% del Piano Nazionale.

 

Infine, non mancano anche aspetti più delicati. Tra le modifiche in discussione - e sulle quali non c'è ancora un accordo - c'è la possibile eliminazione di due articoli del regolamento relativi all'ambiente e al clima. Una scelta che, pur non avendo impatti pratici diretti, è considerata politicamente sensibile perché potrebbe dare l'idea di un indebolimento del legame tra Pac e obiettivi ambientali. Su tanto, secondo Confagricoltura "I tecnici della Commissione raccomandano prudenza".

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