Italia ancora caratterizzata da flussi d'aria instabile soprattutto in quota e anche gli ultimi aggiornamenti confermano una seconda parte della settimana piuttosto animata con frequenti fenomeni temporaleschi, principalmente ad evoluzione diurna. Nubi e fenomeni che ci terranno quindi compagnia per ancora qualche giorno, quando finalmente ritornerà sulla scena mediterranea l'anticiclone africano; niente paura però, perché anche se la variabilità sarà la protagonista le precipitazioni non rovineranno l'intera giornata, regalando comunque fasi soleggiate.
Seconda parte della settimana con vivace instabilità diurna
Piogge e temporali che non sembrano voler abbandonare la nostra penisola in questa capricciosa stagione primaverile, questo grazie al particolare assetto barico sul continente europeo. Sul Nord Atlantico è difatti in evoluzione una vasta depressione la quale sospinge costantemente impulsi perturbati verso il bacino del Mediterraneo, in grado di portare fenomeni talvolta anche molto intensi anche sull'Italia.
Secondo gli ultimi aggiornamenti l'ingresso di ulteriori infiltrazioni fredde ed instabili nel corso delle prossime ore destabilizzerà nuovamente l'atmosfera con temporali soprattutto pomeridiani sulle Alpi ed in Emilia Romagna. Alcune celle temporalesche potrebbero prendere vita anche al Centro e in parte del Sud, specie lungo la dorsale appenninica e sulle zone interne di Marche, Abruzzo, Lazio, Molise, nonché sulla Basilicata. Qualche rovescio non escluso anche sui settori tirrenici, con locali eventi sulla Campania.
Seguirà a ruota un secondo fronte temporalesco il quale colpirà gran parte della fascia prealpina di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli; considerata la tanta energia in gioco non escludiamo la formazione di imponenti celle accompagnate localmente da nubifragi e grandine.
Venerdì 25 aprile: rischio temporali elevato
Poche novità per la Festa della Liberazione, quando ulteriori spifferi instabili produrranno ancora fenomeni sparsi, inizialmente sulle regioni nordorientali, quindi Friuli, Veneto ed Emilia Romagna, in successivo trasferimento con il passare delle ore anche al Centro, specie sulle zone interne dell'Appennino, in parziale sconfinamento verso pianure e coste del versante adriatico. Potrebbero generarsi contrasti termici importanti, non escludendo quindi anche possibili eventi grandinigeni accompagnati da forti colpi di vento.
Entro la serata e nella successiva notte migliorerà sulle regioni settentrionali, quando il fronte instabile avrà ormai raggiunto il Molise, Campania, Puglia e Basilicata.
Valori barici in aumento nel weekend
Nel fine settimana si assisterà a un primo parziale ritorno dell'alta pressione, che tenterà di riconquistare terreno dopo il lungo flusso perturbato atlantico. Sabato 26 aprile ci attende una giornata con sole prevalente su gran parte del Paese con un quadro meteorologico quindi più stabile soprattutto sulle regioni del Centro Nord. Qualche residuo disturbo continuerà ad interessare il Sud, dove l'instabilità condizionerà ancora le ore pomeridiane dando origine a piogge sparse.
Sulla falsa riga, anche la giornata di domenica 27 aprile vedrà un'Italia divisa a metà dal punto di vista atmosferico: da un lato domineranno ampi spazi sereni, dall'altro continuerà a sussistere ancora il rischio di nuovi temporali. Non avremo però giornate totalmente rovinate dal maltempo, tant'è che come spesso accade in questo periodo dell'anno, dopo una mattinata nel complesso soleggiata avremo un aumento delle nubi associate a possibili rovesci pomeridiani, soprattutto sulle Alpi e lungo i settori tirrenici.
Anche se alcuni fenomeni potrebbero risultare localmente intensi, si tratterà in genere di eventi brevi con una evoluzione limitata a poche ore. Tuttavia, per un miglioramento più strutturato e duraturo bisognerà probabilmente attendere la prossima settimana.
Nuova settimana: torna l'anticiclone africano
Gli ultimi effetti della perturbazione continueranno a farsi sentire nella giornata di lunedì 28 aprile, quando non saranno improbabili ancora dei temporali ad evoluzione diurna soprattutto al Centro e al Sud. Un generale miglioramento anche su queste ultime aree caratterizzerà le giornate a partire da martedì 29 aprile, merito del ritrovato anticiclone africano, il quale si espanderà con maggiore decisione sul Mediterraneo portando condizioni più stabili e miti su gran parte dell'Italia.
Dopo settimane profondamente segnate dall'instabilità, con frequenti perturbazioni e temperature spesso sotto le medie del periodo, l'alta pressione tornerà quindi protagonista lungo la penisola. Il bel tempo dovrebbe accompagnarci almeno fino al ponte del Primo Maggio, con giornate prevalentemente soleggiate in un contesto quasi totalmente asciutto, perché l'unica eccezione potrebbe essere rappresentata dai classici temporali pomeridiani in formazione sulle Alpi e lungo le aree adriatiche.
Anche grazie all'abbondante soleggiamento, le temperature guadagneranno diversi gradi, con valori massimi che potranno raggiungere i 24-25°C in diverse zone del Paese. Resta da capire se questa fase più stabile riuscirà a prolungarsi anche nei primi giorni di maggio, oppure se l'instabilità primaverile tornerà presto a farsi sentire.