Con l'introduzione nell’ultimo decennio di nuove tecnologie, l'agricoltura ha fatto un grande salto in avanti in termini di prestazioni ed efficienza in campo. Le macchine agricole più moderne però da sole non assicurano vantaggi assoluti, il vero segreto è comprenderne le potenzialità e utilizzarle correttamente.
Anche la tecnologia più avanzata se fine a se stessa diventa una complicazione di ciò che prima era molto più "semplice". Come recita un famoso claim: la potenza è nulla senza controllo.
Per capire se stiamo operando correttamente con il nostro trattore, sono numerosi i fattori da considerare. Alcuni sono molto complessi, altri sono di più immediata comprensione. Ci concentriamo sui più semplici per offrire una strategia applicabile dalla più ampia platea di operatori.
Gestire il trattore, non solo una questione di precisione
L'utilizzo corretto di un trattore non porta solo vantaggi operativi diretti come la possibilità di operare con maggior precisione ed efficienza in campo, ma ha risvolti secondari anche su numerose tematiche sempre più attuali tra cui incentivi, manodopera e sostenibilità.
Con il Credito 5.0 - ultimo arrivato tra gli incentivi anche per il mondo agricolo - assumono grande importanza il risparmio energetico e l'ottimizzazione dei consumi. Anche l'uso più preciso e consapevole del parco macchine, interviene nel processo di raggiungimento degli obiettivi necessari all'ottenimento di incentivi, sgravi e contributi economici più che mai essenziali nell’economia attuale.
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La carenza di manodopera, ormai endemica nel mondo agricolo, richiede ai pochi operatori disponibili competenze polivalenti per utilizzare diverse tipologie di macchine ma impone anche l'ottimizzazione dei processi produttivi e delle operazioni in campo. Entrambi i traguardi sono raggiungibili con una gestione dei mezzi operativi ottimizzata grazie all'uso delle nuove tecnologie.
Il numero di operai agricoli dipendenti decresce dal 2018 fino a scendere sotto il milione nel 2023
(Fonte foto: Inps)
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Valutare un trattore in campo: i fattori chiave
Possiamo valutare l'operatività di un trattore con un approccio più analitico o con uno più qualitativo. Proviamo qui a utilizzare come fattori di valutazione d'uso del trattore o di una generica macchina operatrice semovente, i tempi di lavoro e i consumi.
1. I tempi di lavoro
Per valutare l'efficienza di una macchina operatrice, come prima cosa andiamo a determinare quella che tecnicamente viene definita capacità di lavoro e che esprime gli ettari lavorati nell'unità di tempo tenendo conto di una serie di sotto parametri utili, nel nostro caso, ad individuare dove, come e se il mezzo ha mostrato delle inefficienze.
I tempi di lavoro, a seconda delle attività svolte in campo, possono essere più o meno particolareggiati e possiamo definirli attraverso:
- Il tempo effettivo, ovvero il reale intervallo in cui il trattore svolge la sua funzione principale in campo (o nel luogo di lavoro designato);
- i tempi accessori che rappresentano la somma dei tempi per svolte e manovre, per rifornimenti e scarichi, e per le regolazioni in campo;
- i tempi morti, una grande parentesi che comprende tutti i ritardi in campo e in fase di trasporto, eventuali malfunzionamenti e i tempi necessari per il ripristino del mezzo;
- il tempo di preparazione necessario alla preparazione della macchina presso il centro aziendale e in campo;
- il tempo di trasferimento utile allo spostamento tra azienda e area di lavoro.
Tempi di lavoro (durate indicative e non in scala) di una generica operazione meccanizzata agricola
(Fonte foto: AgroNotizie)
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Con l'eccezione del tempo effettivo che in proporzione deve essere sempre il più elevato possibile, i restanti tempi incidono sull'operatività in modo incontrollabile o invariabile ma è comunque utile valutarli in quanto un valore anomalo può far emergere una problematica potenzialmente ottimizzabile.
Facciamo alcuni esempi (riportati anche nell'immagine sotto):
- un elevato valore dei tempi morti in campo dovuto al malfunzionamento del mezzo, potrebbe essere indice di una manutenzione non sufficiente;
- elevati tempi accessori potrebbero significare una guida non regolare (pianificazione dei tracciati non ottimizzata) o un dimensionamento del cantiere di lavoro non corretto;
- valori alti dei tempi accessori utili al settaggio del trattore in campo, potrebbero indicare un uso non ottimale delle tecnologie di bordo;
- l'eccessiva riduzione dei tempi di preparazione presso il centro aziendale, potrebbe influire negativamente sul tempo effettivo di lavoro aumentando i tempi di preparazione in campo.
I tempi di lavoro di un'operazione ottimizzata a confronto con 4 esempi non efficienti (con motivazioni)
(Fonte foto: AgroNotizie)
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2. I consumi
Legati ai tempi di lavoro ci sono i consumi di carburante che generalmente troviamo espressi in litri di gasolio per unità di tempo o per area lavorata. il consumo medio è un ottimo indice sintetico per evidenziare se un'operazione è stata condotta sufficientemente bene.
Il consumo di gasolio di un trattore non è lineare. Ad attività diverse, caratterizzate da richieste di potenza specifiche, corrispondono consumi diversi. Poter associare un valore ad ogni "tempo di lavoro" permette di valutarne i costi e, di conseguenza, l'impatto economico delle scelte operative.
I consumi di un trattore però variano anche durante il tempo effettivo non essendo le condizioni del terreno o le richieste di potenza delle attrezzature costanti. Ottimizzare le condizioni di guida del mezzo minimizzando i consumi, sfruttando al meglio le marce disponibili e i giri motore anche attraverso le tecnologie di bordo è fondamentale ma risulta indispensabile un corretto dimensionamento del trattore.
In linea di massima, conoscendo la richiesta di potenza dell'attrezzatura la scelta dovrebbe essere semplice. Nella realtà, spesso vengono impiegati i mezzi disponibili in azienda che non sempre rappresentano la scelta ideale. Anche in questi casi però orientarsi verso il miglior abbinamento disponibile tra trattore e attrezzatura, permette di realizzare un cantiere di lavoro efficiente con minori perdite di potenza e di conseguenza con consumi ottimizzati.
Ad esempio, come visibile nell'immagine successiva, un aratro con 8 vomeri abbinato a un trattore da 100 cavalli richiederebbe di lavorare ad un regime motore eccessivo con un consumo medio elevatissimo (punto rosso). Allo stesso modo, un erpice da 2,5 metri abbinato ad un trattore da oltre 300 cavalli, farebbe lavorare il mezzo ad un regime inferiore a quello ottimale per i consumi (punto blu). Un dimensionamento corretto invece, consente al trattore di collocarsi nell'intorno del punto di minor consumo (stella verde).
Curve caratteristiche del trattore con i punti di minor consumo (verde) e dei 2 esempi precedenti (rosso e blu)
(Fonte foto: AgroNotizie)
Non da ultimo meritano almeno un accenno i consumi secondari di parti, pneumatici, oli e lubrificanti. La valutazione dell'usura di queste componenti non solo permette di determinare l'impatto economico delle diverse operazioni ma anche di verificare se le operazioni sono condotte in modo corretto.
Ad esempio, un eccessivo consumo dei pneumatici può significare non solo un allestimento non idoneo alle attività svolte, ma anche una pressione di gonfiaggio non ottimale o un carico eccessivo sugli assali del mezzo. La rottura di parti della macchina non dovute a eventi improvvisi o accidentali, può essere invece indice di scarsa manutenzione.
I vantaggi della digitalizzazione
Se un tempo rilevare i fattori di utilizzo era poco pratico (per i tempi di lavoro si usava un cronometro a bordo campo), oggi la tecnologia viene in aiuto degli agricoltori che vogliono monitorare le proprie attività.
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Strumenti in campo
La tecnologia offre diversi strumenti per ridurre i tempi accessori o morti e ottimizzare i consumi del trattore. Si va dai sistemi più diffusi come la guida satellitare, fino alle soluzioni più avanzate come l'utilizzo di mappe di resa e prescrizione per variare l'intensità di lavorazione o di distribuzione in funzione delle caratteristiche pedologiche e della fertilità del terreno.
I sistemi di supporto alla guida, se correttamente settati, migliorano l'operatività semplificando la conduzione del trattore e riducendo i possibili errori. Non solo, strumenti sempre più diffusi per la definizione automatica dei tracciati di lavoro - a partire dalla definizione della forma del campo e degli ostacoli presenti - minimizzano le svolte e le manovre a bordo campo
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La possibilità di salvare profili utente e settaggi specifici per ciascun attrezzo offerta dai trattori più moderni, rappresenta un risparmio tempo nelle operazioni ripetitive o nel caso di condivisione del mezzo tra più operatori. La creazione di interfacce personalizzate riduce drasticamente i tempi di preparazione in azienda e in campo.
Produttori come Valtra offrono un pacchetto completo di funzioni 4.0 per ottimizzare l'utilizzo del trattore in campo
L'implementazione di mappe di prescrizione o di sistemi semi automatici di guida - un esempio tra tutti è la tecnologia Isobus TIM -, ottimizza il lavoro e i consumi. Il trattore, infatti, sceglie in autonomia o tramite input esterni provenienti da sensori, attrezzature (TIM) o mappe, se e come variare il suo comportamento (e quindi i consumi).
Strumenti da remoto
L'avvento dell'agricoltura 4.0 ha sdoganato il monitoraggio da remoto delle attività di campo che, tra l’altro, consente di raccogliere anche i dati legati ai tempi di lavoro e ai consumi dei trattori utilizzati qualora correttamente interconnessi con il centro aziendale.
Questa mole di dati, se analizzata con apposite piattaforme spesso messe a disposizione dagli stessi produttori di macchine e attrezzature, consente di valutare in tempo reale il funzionamento di un mezzo attraverso un'attività di supervisione remota ma anche di redigere report relativamente agli intervalli di tempo o alle operazioni d'interesse, lungo tutta la stagione colturale.
Landini Fleet Management è lo strumento di ArgoTractors per valutare e ottimizzare la flotta aziendale di trattori
La reportistica prodotta presso il centro aziendale, se ben sfruttata, è utilissima per valutare e confrontare tutti i parametri di ottimizzazione dell'impiego del trattore e individuare possibili punti di miglioramento. I report dettagliati per ogni operazione e per ogni terreno, offrono all'agricoltore una visione puntuale utile definire le proprie strategie future.
I report annuali sono la chiave per effettuare scelte strategiche relative alla stagione successiva e ottimizzare i tempi di lavoro e i consumi così da sfruttare al meglio i propri mezzi. L'integrazione di sistemi di intelligenza artificiale, renderà i sistemi digitalizzati sempre più centrali nell'indicazione delle impostazioni ottimali e nella trasmissione di istruzioni direttamente ai mezzi in campo.
Non da ultimo, la conoscenza in tempo reale delle condizioni del mezzo in uso, permette di intervenire prontamente in caso di malfunzionamenti. Sempre più produttori includono soluzioni di manutenzione predittiva nei loro pacchetti di assistenza da remoto in modo da mettere in diretto contatto agricoltore, dealer e centro tecnico e intervenire prima ancora che si verifichi un guasto.
Il sistema Control Room del concessionario New Holland Terrepadane per la manutenzione predittiva dei trattori
Ciò che solo una decina di anni fa richiedeva ingenti investimenti di tempo e personale operativo, oggi è diventato più facilmente realizzabile grazie alla tecnologia e alla digitalizzazione, fondamentali per valutare il corretto utilizzo del mezzo ma anche per sfruttarne tutte le potenzialità.