Nutrienti dei suoli a rischio a causa di cambiamento climatico e pratiche agricole non sostenibili. Tutelarli vuol dire tutelare la buona agricoltura. In un evento organizzato al Parlamento Europeo e sostenuto da Yara, tra le principali aziende nel campo nella nutrizione delle colture, si indica l'agricoltura di precisione e l'utilizzo consapevole di fertilizzanti nitrici come migliori soluzioni.

 

I nutrienti sotto i nostri piedi

"I nutrienti sotto i nostri piedi - Come fare in modo che ogni nutriente conti per terreni sani?" è il titolo dell'evento organizzato a Bruxelles dall'Intergruppo del Parlamento Europeo sul Cambiamento Climatico, la Biodiversità e lo Sviluppo Sostenibile (Ebcd) e sostenuto da Yara. L'obiettivo? Sensibilizzare sull'importanza dei nutrienti per il benessere del terreno.

 

Cosa sono i nutrienti

I nutrienti sono tutti quegli elementi nutritivi necessari alla vitalità e alla fertilità dei suoli. Alcuni sono forniti naturalmente dall'aria, dall'acqua e dal suolo, altri necessitano dell'integrazione di fertilizzanti per una crescita ottimale delle colture.

 

Il problema è che se le condizioni meteorologiche non vengono prese in considerazione quando vengono applicati i nutrienti alle colture, se il contenuto di nutrienti del letame non è ben noto agli agricoltori o se i nutrienti vengono applicati quando le colture non ne hanno bisogno, la fertilizzazione può portare a un eccesso di nutrienti che possono essere rilasciati nell'ambiente più ampio con impatti negativi.

Allo stesso tempo, quando i nutrienti vengono sottratti e non sostituiti, i suoli si degradano perdendo fertilità. Ecco perché l'aumento delle migliori pratiche di gestione dei nutrienti a livello di azienda agricola è di fondamentale importanza.

 

Perdita dei nutrienti, l'agricoltura di precisione viene in soccorso

"Circa la metà dei nutrienti che viene immessa nel sistema viene persa" ha spiegato la vicepresidente per le Relazioni Governative Europee e le Comunicazioni Esterne di Yara Tiffanie Stephani. "L'agricoltura di precisione può essere una strada per aiutare gli agricoltori a essere ancora più sostenibili nel modo in cui gestiscono i nutrienti".

 

Infatti, gli strumenti di precisione, ovvero strumenti di controllo, di previsione, di decisione e prescrizione e i sistemi di attuazione e per la tracciabilità, sono in grado di raccogliere "un'enorme quantità di dati, impensabile per il cervello umano, e combinarla con le specifiche di un appezzamento di terreno: se gli agricoltori scelgono questa via, l'efficienza dei nutrienti utilizzati migliora del 10%", ha concluso Tiffanie Stephani.

 

Ma come funziona esattamente?

"Una delle piattaforme digitali che abbiamo messo a disposizione in Europa, gratuitamente per gli agricoltori, fornisce l'ubicazione dei campi e attraverso la presenza della biomassa può dire esattamente dove è necessario il monitoraggio, anche considerando le esigenze che le diverse stagioni implicano per il lavoro degli agricoltori, come può essere ad esempio la mancanza di acqua", ha raccontato Tiffanie Stephani.

 

Una gestione più sostenibile dei nutrienti e una riduzione delle perdite sono quindi possibili grazie alle informazioni aggiornate frequentemente dagli strumenti agricoli digitali di precisione.

 

Fertilizzanti nitrici, una pratica di gestione sostenibile del terreno

Se una delle strade è quella dell'agricoltura di precisione, un altro modo per aggirare il problema della perdita dei nutrienti è considerare il tipo di fertilizzante utilizzato dall'agricoltore.

 

Tra i fertilizzanti minerali ci sono quelli a base di azoto, che a loro volta comprendono l'urea e il nitrato. "Questo ultimo si contraddistingue dall'urea per essere più efficiente e per avere meno impatti negativi in termini di perdite di nutrienti" ha raccontato Tiffanie Stephani. "Quindi se durante la pianificazione nutrizionale delle colture si passasse dai fertilizzanti a base di urea a quelli a base di nitrati, si potrebbero ridurre del 63% le emissioni di ammoniaca dai fertilizzanti".

 

Cosa dice l'Unione Europea?

La riduzione della perdita dei nutrienti è un tema destinato a ripresentarsi. Infatti, già nel maggio 2020 la Commissione Europea aveva proposto la strategia Farm to Fork, un piano decennale che mira a rendere i sistemi alimentarli equi, sani e rispettosi dell'ambiente, e aveva riconosciuto il problema fissando l'obiettivo di ridurre almeno del 50% le perdite di nutrienti entro il 2030.

 

Inoltre, nella nuova Pac ci saranno alcune specifiche condizioni per gli agricoltori legate alla salute del suolo e che saranno quindi importanti per la gestione dei nutrienti: dalla riduzione del rischio di erosione, alla cementificazione delle fasce tampone lungo i corsi d'acqua, fino a un servizio di consulenza che tutti gli Stati membri saranno obbligati a garantire agli agricoltori. Una misura che sarà applicabile dal 2024 e che dovrà comprendere l'obbligo specifico di fornire uno strumento di sostenibilità agricola per i nutrienti.