"L'approvazione di tutti i 28 Piani Strategici (uno per ogni Paese dell'Ue e due per il Belgio) segna l'inizio della nuova Politica Agricola Comune, prevista per il primo gennaio 2023".
Così la Commissione Ue informa del via libera a tutti i Piani Strategici Nazionali. 264 miliardi di euro di finanziamenti Ue - prosegue il comunicato dell'organo europeo - sosterranno gli agricoltori europei nella transizione verso un settore agricolo sostenibile e resiliente, contribuendo a preservare la vitalità e la diversità delle aree rurali. Il cofinanziamento e i finanziamenti nazionali complementari porteranno il bilancio pubblico totale dedicato agli agricoltori e alle comunità rurali a 307 miliardi di euro per il periodo 2023-2027.
La nuova Pac in pillole
"Tutti i Piani Strategici sostengono un reddito agricolo sostenibile e la resilienza del settore agricolo come obiettivo chiave. Tra gli esempi del sostegno fornito ci sono i pagamenti diretti della Pac che rimangono una rete di sicurezza per gli agricoltori. Circa 20 miliardi di euro di sostegno al reddito di base saranno distribuiti ogni anno agli agricoltori ammissibili". Inoltre la nuova Politica Agricola Comune "indirizzerà un livello più elevato di sostegno pubblico a chi ne ha più bisogno. Le piccole e medie aziende agricole di 25 Paesi dell'Ue riceveranno un maggiore sostegno al reddito grazie a un pagamento ridistributivo pari al 10,6% di tutti i pagamenti diretti. L'importo sarà di 4 miliardi di euro all'anno".
"Per aiutare gli agricoltori a far fronte alle crisi - continua la Commissione Europea - il 15% delle aziende agricole dell'Ue riceverà un sostegno per sottoscrivere premi assicurativi, partecipare a fondi comuni o ad altri strumenti di gestione del rischio".
Una Pac a misura di ambiente
E non è finita qui perché la nuova Pac sarà anche più verde: tre su dieci degli obiettivi specifici riguardano infatti direttamente l'ambiente e il clima. Grazie alla clausola "no backsliding" gli Stati membri sono tenuti a dimostrare nei loro Piani Pac ambizioni più elevate rispetto alla situazione attuale. Questo si traduce nella Pac più ambiziosa di sempre dal punto di vista ambientale e climatico.
Leggi anche La Pac si tinge di verde
"Nei Piani Strategici della Pac - prosegue la Commissione - quasi 98 miliardi di euro, pari al 32% del finanziamento totale della Pac (Ue e cofinanziamento), saranno destinati a produrre benefici per il clima, l'acqua, il suolo, l'aria, la biodiversità e il benessere degli animali e a incoraggiare pratiche che vadano oltre la condizionalità obbligatoria. Se consideriamo la ripartizione di questo importo tra strumenti e fondi, il 24% dei pagamenti diretti è dedicato agli ecosistemi e il 48% della spesa per lo sviluppo rurale di tutti i Piani sosterrà pienamente gli obiettivi ambientali e climatici".
"I Piani - spiega la Commissione Ue - incentiveranno i gestori dei terreni a immagazzinare il carbonio nel suolo e nella biomassa, a ridurre le emissioni di gas serra e a contribuire all'adattamento nel 35% della superficie agricola dell'Ue attraverso pratiche di gestione appropriate, come la gestione estensiva dei pascoli, la coltivazione di leguminose e colture intercalari, la fertilizzazione organica o l'agroforestazione. Sulla base dei nuovi obblighi per gli agricoltori, la rotazione delle colture è prevista per circa l'85% dei terreni coltivabili dell'Ue finanziati dalla Pac. Ciò contribuirà a interrompere i cicli di parassiti e malattie, riducendo così l'uso e il rischio degli agrofarmaci. Per andare oltre, oltre il 26% dei terreni agricoli dell'Ue - aggiunge la Commissione - riceverà un sostegno per adottare, tra le altre cose, la gestione integrata dei parassiti e l'uso di metodi non chimici per il loro controllo o l'agricoltura di precisione".
Infine, "gli investimenti previsti per la produzione di energia rinnovabile nelle aziende agricole aggiungeranno 1.556 MW alla capacità di produzione energetica dell'Ue".
Giovani, donne e aree rurali al centro
La nuova Politica Agricola Comune avrà anche una connotazione più sociale, investendo nel tessuto sociale ed economico delle zone rurali dell'Unione Europea. In particolare, "il sostegno specifico ai giovani agricoltori occupa un posto di rilievo in ogni Piano approvato e i Paesi dell'Ue sono andati oltre il requisito minimo di destinare il 3% dei pagamenti diretti al rinnovo generazionale. Nel periodo 2023-2027 si prevede che un totale di 377mila nuovi giovani agricoltori si insedieranno come agricoltori a pieno titolo. Alcuni Stati membri prevedono ulteriori sforzi per incoraggiare la successione nelle aziende agricole, migliorare la parità di genere nelle aree rurali e rafforzare la posizione delle donne nell'agricoltura".
"Per la prima volta - rimarca la Commissione Ue - i pagamenti della Pac saranno legati al rispetto di determinati standard sociali e lavorativi dell'Ue e i beneficiari saranno incentivati a migliorare le condizioni di lavoro nelle aziende agricole" e "i Piani sosterranno gli investimenti per rendere più attraente vivere e lavorare nelle aree rurali, con l'obiettivo di creare almeno 400mila posti di lavoro".
A conclusione nel comunicato viene spiegato che "alla luce dell'impennata dei prezzi delle materie prime e dell'energia in seguito all'aggressione russa all'Ucraina, la Commissione Ue ha invitato gli Stati membri a prendere in considerazione la revisione dei loro Piani Strategici della Pac per rafforzare la resilienza del settore, aumentare la produzione di energia rinnovabile e ridurre la dipendenza dai fertilizzanti sintetici con metodi di produzione più sostenibili, in linea con le comunicazioni sulla sicurezza alimentare e sui fertilizzanti".
Per tutti gli obiettivi e le sfide elencati, se necessario, durante il periodo di attuazione i Piani saranno attentamente monitorati e modificati.
Leggi anche Piani Strategici Nazionali, verso la valutazione e il monitoraggio
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Agrapress