Dopo un agosto senza impegni ufficiali ma tutt'altro che improduttivo (l'Efsa è stata indaffaratissima in questo mese), a settembre si terranno due riunioni delle autorità dei Paesi membri preposte all'autorizzazione dei prodotti fitosanitari: una sessione straordinaria dello Scopaff (sezione Phytopharmaceutical – legislation) dove si discuterà del rinnovo dell'approvazione europea del glifosate e la riunione programmata della sezione Phytopharmaceutical – residues dello stesso comitato, dove è prevista la votazione di 11 regolamenti.
15 settembre: sessione straordinaria per discutere di glifosate
La Commissione Ue ha già preparato il cosiddetto "Renewal Report", un documento riassuntivo dove sono sintetizzati i risultati della valutazione della documentazione presentata dai notificanti operata dagli stati relatori (Francia, Ungheria, Olanda e Svezia), commentata dagli altri Stati membri e da un numero imprecisato di stakeholders e dall'Efsa, che ha "valutato a sua volta la valutazione" (scusate il gioco di parole ma è così) e ha preparato l'ormai celeberrima Efsa conclusion.
C'era bisogno di un altro documento per confondere i non addetti ai lavori (anche molti addetti ai lavori si confondono con gli acronimi)? Sì, perché il Renewal Report è il documento preparato dal Risk manager (in questo caso la Commissione Ue) che sulla base del lavoro dei Risk assessors (quindi l'Efsa e i valutatori degli Stati relatori) trae le conclusioni proponendo di rinnovare o meno la sostanza attiva, per quanto tempo, con quali restrizioni e quali approfondimenti dovranno richiedere gli stati membri nella valutazione dei dossier dei formulati. In sostanza il Renewal report contiene le motivazioni della sentenza, e la sentenza è la proposta di regolamento che gli stati membri dovranno votare.
Abbiamo avuto occasione di visionare una bozza del Renewal report, un pdf di 21 pagine, e la nostra impressione che il rinnovo non sia assolutamente a rischio. I punti critici segnati dall'Efsa sono stati risolti in maniera positiva (uno per tutti l'impurezza potenzialmente clastogena) anche se rimangono diversi punti aperti che dovranno, come sempre, essere risolti a livello nazionale al rinnovo della registrazione dei formulati.
Gli Stati membri hanno sicuramente ricevuto il Renewal report, e probabilmente anche la bozza di regolamento con la decisione proposta. Ci sarà un giro di tavolo per saggiare l'orientamento degli Stati e avere un'idea di come potrà andare la votazione che, se tutto andrà bene, si terrà nella prossima sessione, quella programmata il 12-13 ottobre.
Non ci sbilanciamo in nessun pronostico e ci limitiamo a incrociare le dita, ricordando che nel 2017 la maggioranza qualificata si raggiunse solo alla quinta proposta.
18-19 settembre: sessione "tradizionale" della sezione "Phytopharmaceutical - Residues" dello Scopaff
Questo impegno istituzionale si preannuncia molto più tranquillo rispetto al precedente: è in agenda la votazione di 11 proposte di nuovi limiti massimi di residuo o l'iscrizione nell'allegato IV per i microrganismi e alcune linee guida. Vediamo i principi attivi interessati.
Otto proposte riguardano sostanze attive non più approvate (oxamyl, desmedipham, etridiazole, flurtamone, profoxydim, difenacoum, permanganato di potassio, indoxacarb, fipronil, diethofencarb, fenoxycarb, flutriafol, pencycuron, haloxyfop, thiacloprid, (Z)-13-hexadecen-11-yn-1-yl acetate, (Z,Z,Z,Z)-7,13,16,19-docosatetraen-1-yl isobutyrate, acrinathrin, azimsulfuron, famoxadone, prochloraz e sodio ipoclorito) e probabilmente proporranno l'abbassamento dei limiti massimi di residuo al limite inferiore di determinazione analitica, eccetto per quei casi in cui ci siano delle tolleranze all'importazione in vigore oppure dei limiti Codex presenti.
Due proposte riguardano modifiche nei limiti di sostanze attive approvate (cyflumetofen, oxathiapiprolin, pyraclostrobin e mandipropamid) in seguito alla revisione dei limiti o a richieste di variazione proposte dal titolare.
L'ultima proposta riguarda l'inserimento dei microrganismi Pythium oligandrum strain M1,
Trichoderma atroviride strain AGR2 e Trichoderma atroviride strain AT10 nell'allegato IV del regolamento 396/2005 che contiene le sostanze per le quali non si prevedono limiti massimi di residuo.
Infine si prevede l'approvazione di tre linee guida:
- Principi da seguire nella preparazione delle posizioni da tenere nelle riunioni del Codex Committee on Pesticide Residues (Ccpr)
- Valutazione del rischio dell'esposizione cumulativa ai residui
- Gestione del rischio dei cancerogeni genotossici
Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
- Sito della commissione Ue sulle riunioni dei comitati
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Fonte: AgroNotizie