Permettere alla coltura di opporsi più efficacemente agli stress termici e idrici è quindi un prezioso viatico per ottenere anche produzioni più sane oltre che più abbondanti.
Per migliorare lo stato di salute e la performance del mais è senz’altro utile adottare le più corrette densità di semina, le quali devono essere funzionali alle specifiche genetiche degli ibridi, come pure le più idonee fertilizzazioni e irrigazioni. Ma contro il caldo nulla vi è da fare e talvolta anche le pratiche di irrigazione non sono possibili. Ciò non implica però che il maiscoltore si debba mettere il cuore in pace e affidarsi alla Divina Provvidenza. Al contrario, può fare molto per le proprie colture. Per esempio può applicare prodotti capaci di stimolare alcuni processi fisiologici delle piante, aiutandole a superare meglio i momenti di massimo stress cui sono sottoposte.
Specialmente la fase di fioritura è nel mais delicatissima. La coltura necessita infatti in quella fase del massimo delle attenzioni, perché molta della produzione dipenderà da come avverrà la fioritura e la fecondazione. Non è quindi per caso che Syngenta ha messo a punto una strategia di intervento atta a conferire al mais il massimo della salute possibile proprio nelle fasi più delicate.
Un trattamento che fa la differenza
Quilt® Xcel è la nuova proposta di Syngenta per il mais. Consta di due sostanze attive fra loro complementari come azoxystrobin e propiconazolo e oltre a proteggere il mais dalle patologie fungine più comuni per la coltura sono in grado di conferire alla medesima una più elevata soglia di tolleranza verso le carenze idriche e gli eccessi termici. In altre parole, a parità di condizioni stressanti, le piante trattate con Quilt® Xcel riescono comunque a produrre di più, sia quantitativamente, sia qualitativamente.
Gli effetti benefici più marcati si misurano in una maggiore attività fotosintetica grazie alla superiore presenza di clorofilla, la quale porta visivamente un forte effetto rinverdente. Contemporaneamente, vengono anche ottimizzati i processi di respirazione cellulare e di apertura/chiusura degli stomi. Ciò minimizza le perdite di sostanza secca dovute ai consumi metabolici della pianta, la quale può quindi accumulare una quota maggiore delle sostanze fotosintetizzate. Anche l’efficienza nello sfruttare la risorsa idrica risulta innalzata, permettendo alle piante di mantenere alto il proprio metabolismo anche a fronte di minori quantità di acqua disponibili.
Alla raccolta ciò si tradurrà in marcati incrementi produttivi, i quali spiccheranno non solo per i quintali ad ettaro prodotti, ma anche per la loro miglior qualità e stato sanitario.
Tecnicamente, il posizionamento ideale di Quilt® Xcel è fra la fase delle 9-10 foglie e l’inizio fioritura. Applicato in questa finestra temporale il prodotto conferisce alla coltura gli strumenti metabolici necessari all’espletamento delle proprie funzioni proprio nel momento più delicato.
Correttamente applicato, Quilt® Xcel può innalzare le produzioni di circa 10 quintali di granella per ettaro (dati medi sperimentali). Se si considera che l’investimento necessario al trattamento, da effettuarsi con gli appositi irroratori utilizzati dai terzisti per la piralide, rappresenta una valore pari a circa la metà, ovvero più o meno 5 quintali, la convenienza finale netta per l’agricoltore risulta evidente.
Il corretto posizionamento di Quilt Xcel è fra la fase di 9-10 foglie e inizio fioritura
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Fonte: Syngenta Italia